Piove sul tuo volto
Fatali salici piangenti
Salubri firmamenti di pece
Sei in ogni fibra del manto costellato, il cielo parla di Te
Che mareggi contro il dardo della Vita
Che danzi, sibilando il mio nome
Non è mai stato facile celare l'ebano dei tuoi occhi al mondo ardito
Né ciondolare come un viandante in cerca di un'efelide che possa ricucire i tuoi anfratti languori
Recessi di un tellurico spasmo
Cammini a piedi nudi nella miasma, per arrivare alle mie dita
Pericolanti da un cataclisma quotidiano
Hai raso al suolo ogni mia remora, hai infranto la solitudine.