Non lasciarmi andare
Tu sei un barlume, un pretesto per non lasciarmi assiderare in questo freddo che non precede
Un desolato mattino, i tuoi occhi
Un deserto le tue mani quando non tendono alle mie
Scivolo dalle lacrime
Tenera è anche la morte, dolce è il dolore
Guizzi via, perdo l'equilibrio
La mia ombra è un filo sottile che vibra sotto i tuoi polpastrelli
Melodia ancestrale e cadenzata
Il tuo passo svelto
Non ho mai visto la vita se non riflessa nei tuoi occhi
Che ti distendi accanto alle mie apatie, creando effetti paralleli
Perché non ho neanche una lacrima da spandere
Perché non trovo un sentiero che desti le mie manie,
Le mie intraprendenti ossessioni
Che giacciono sul fondo di un altro giorno
Di un altro tempo?
Il passato contrae i miei sforzi,
L'immaginazione accudisce queste virgole decadenti
Non potrà funzionare a lungo questo intorpidimento,
Ogni cosa è vana se grida in ogni angolo sconfinato di questo silenzio.