Giogo.

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In questa stanza spoglia ti rivedrò fluttuare assieme al vento

I tuoi occhi come castelli di carta

Al primo soffio, cedono
Al secondo, ti ritrovo coi piedi incollati alla terra dove ti sei accasciata

Accogli nel tuo ventre tutto il male del mondo e cammini a passo svelto verso l'ignoto

Un pensiero ti sfiora, un cipiglio ti logora

Ti sbrana dentro

L'essere è disumano
Non ti ascolta e sgusci via
Senza fare rumore

Rinasci
Tu che non riesci nemmeno a sfiorarti col pensiero

Rinasci
Dentro l'abisso
Senza nemmeno fare uno sforzo per uscirne vivo

Lo inghiotti e lo fai tuo

Ricrei ogni angolo del tuo corpo
Inventandoti indefinite sfumature

Ma il vuoto ridesta sempre i tuoi intenti

Ti pieghi al giogo
Non spezzi le catene
Le fai tue

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