Notte.

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La notte va bevuta in un solo sorso

C'è il rischio che possa rivelarsi una lenta, incandescente corsa a perdifiato

Una tortura che non offre vie d'uscita

La notte,
madre delle stelle,
il buio come unica fonte di luce,
l'anima che si offre volutamente

La notte,
Umori indistinti e sconosciuti

Contrastanti bivi, dita protendenti verso il silenzioso nulla

Scivola la lingua contro il fuoco delle stelle

Crateri di enigmi distorti
La lentezza dissoluta delle cose

Sei solo tu che puoi uccidermi, farmi a pezzi

Notte

Che ignori il mio sguardo e scendi su di me, coprendomi col tuo corpo sinuoso ed eterno

Che allunghi le mani verso le mie più atroci apatie
Incongruenze fallimentari
E disinibite

Notte,
Tendo l'orecchio al tuo canto primordiale
Privo di una statica illusione

Vedo in te la soluzione alle mie false preghiere

Ti distruggerei se fossi stata diversa da quello che sei
Ecco tu sei fatta apposta per me
Perfetta anche quando ridi sprezzante

Lasci il mio letto troppo presto, troppo tardi

Lasci il mio letto scappando via come una ladra

Lasci il mio letto, Notte, sommerso di sogni.

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