14.A l'una devi essere a casa

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La porta di casa si apre e dei passi si fanno sentire.
《Siamo a casa!》dice mio padre.
《Devo andare Olivia.》
《Li convincerai.》mi rassicura《Ciao Jess.》la linea si interrompe ed io abbandono il telefono sul letto per andare dai miei genitori.
《Ciao papà, ciao mamma.》lascio un bacio sulla guancia di ognuno.
《Com'è andata a scuola?》domanda mia madre mentre tutti e due si dirigono in camera, lei per indossare la sua vestaglia da casa e papà per prendere il cambio così da farsi una doccia.
《Bene. Hanno spiegato e hanno fissato un paio di prove.》
《Io vado a farmi una doccia.》annuncia mio padre uscendo dalla stanza. Quando sento l'acqua scrosciare mi rivolgo a mia madre.
《Avrei bisogno di parlarti.》la seguo in cucina.
《Sono tutta orecchie tesoro.》comincia a cucinare mentre io mi siedo al tavolo.
《Stasera c'è una festa al Havana, una discoteca sul lungomare.》mi torturo le mani《Ci sarà anche Olivia ed io vorrei andarci.》la mia voce si abbassa sempre di più《So che l'idea non vi entusiasma, ma potrei andarci?》mia madre punta il suo sguardo su di me.
《Io sono d'accordo, ma dobbiamo prima chiedere a tuo padre.》risponde ed è questo il mio più grosso problema.
Mio padre non è quasi mai d'accordo nel farmi uscire di sera e poi per andare in discoteca ancora meno.
《Lo so.》sospiro sconfitta. I minuti passano lenti ed io mi sto rendendo conto che ho sempre meno tempo per prepararmi nel caso in cui mio padre accetterà《Papà.》mi alzo di scatto dalla sedia《Ho bisogno di parlarti.》
《Di cos'hai bisogno figliola?》
《Ecco...stasera si tiene una festa al Havana, un locale nella zona turistica del porto, e vorrei andarci. Posso?》parlo velocemente.
《È fuori discussione.》risponde subito.
《Ma ci sarà anche Olivia.》provo a persuaderlo.
《Non puoi fare tutto ciò che fa la tua amica. Il mio è un no Jessica.》
《Ma..》provo a ribattere ma vengo zittita subito.
《Quando dico no è no! Chiaro?!》alza il volume.
《Chiaro.》mormoro abbassando lo sguardo mentre il silenzio si fa spazio nella casa.
《Jess, mi vai a cercare su internet la ricetta della marmellata di albicocche che non ricordo le quantità?》domanda gentilmente mia madre.
《Certo mamma.》vado in camera mia e accendo il portatile andando a cercare la ricetta per la confettura. So che in parte è una scusa per restare sola con papà e farlo ragionare, ma ne ha anche bisogno.
《È rischioso!》la voce di mio padre sovrasta il suono della televisione in salotto.
《È prudente, lo sai. Sa badare a se stessa.》risponde mia madre《Se non va a divertirsi adesso quando ci andrà? A trent'anni?》
Io in tanto ho trovato una ricetta e mi segno quantità e tempi di cottura.
《Non si perde niente.》ribatte mio padre.
《Forse mi perdo tutto.》mormoro spegnendo il computer e prendendo il telefono. Dovrei scrivere a Charlie che non verrò. E pensare che avevo anche scelto una gonna per questa sera...《Sarà per un'altra volta.》mi asciugo una lacrima che è scesa senza il mio permesso《Ecco la ricetta.》appendo il pezzo di carta al frigo con un magnete colorato.
《Vuoi davvero andarci in quel locale?》domanda mio padre.
《Sì, ma se non volete va bene lo stesso.》la risposta è sempre la stessa, la delusione ogni volta più grande.
Ormai ho rinunciato a combattere per queste cose. I costi sono troppo alti ed io rischio di perdere è elevatissimo. Non merita.
《Bene allora.》dalla voce dell'uomo si capisce che è felice.
《Brandon.》mia madre lo riprende.
《Che c'è Martha?》si guardano, mio padre sospira《A l'una devi essere a casa. Prima arrivi meglio è.》dice mio padre dopo dei lunghissimi attimi di silenzio.
《Grazie! Grazie! Grazie!》abbraccio l'uomo lasciando un sonoro bacio sulla guancia《Sei la migliore mamma.》sussurro all'orecchio della donna mentre la abbraccio《Vado a prepararmi!》mi chiudo in camera mia.

A Charlie
Stasera ci sono

Scrivo velocemente con un sorriso stampato in faccia.

Da Charlie
Alle nove sono da te Jessy ;)

Ok, perciò ho ben un'ora per potermi preparare. Ottimo.
Inizio facendomi un doccia e lavando anche i capelli. Uscita dalla doccia mi asciugo i capelli per poi iniziare a vestirmi.
Dopo aver messo addosso l'intimo riguardo gli abiti che pensavo di indossare: una gonna a tubino nera che mi arriva poco sopra il ginocchio ed una maglietta bianca con le maniche a tre quarti.
Certo, l'abbinamento non è molto fantasioso e originale ma io non sono una modaiola.
Poi ai piedi le mie amate Adidas bianche ed il gioco è fatto.
E se non andasse bene? Forse è meglio rimanere su jeans e maglietta ma...
《Al diavolo, mi vesto così.》mi decido.
Dopo essermi vestita mi pettino, fermo qualche ciocca di capelli dietro la nuca con una molletta nera molto carina per impedire che mi coprano sempre la vista, metto un po' di lucidalabbra e del profumo e sono pronta.

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