17.Gli amici non si baciano

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Per il resto del weekend me ne sono stata praticamente sempre zitta, con gli auricolari nelle orecchie e con innumerevoli domande per la testa a cui molte volte ho preferito non dare una risposta.
E tutto è stato aggravato dal fatto che Charlie non mi abbia scritto per niente, tranne per rispondere ai miei buongiorno con dei buongiorno muniti di punto.
Dobbiamo assolutamente parlare. Dopo venerdì sera le cose sono cambiate ancora e non so che cosa stia capitando esattamente.
E ora sono seduta sul sedile dell'Audi, con la cintura allacciata e due occhi azzurri puntati su di me.
《Hai sonno?》mette in moto dopo che ci siamo scambiati un saluto.
《Non particolarmente. È solo che non ho voglia.》faccio spallucce mostrandomi indifferente.
《Ti verrà voglia quando vedrai la tua amica.》tiene lo sguardo puntato sulla strada mentre lo osservo. È vestito con una felpa nera con la zip ora aperta, una maglietta bianca della Nike ed un paio di jeans《Perché mi guardi? Ho qualcosa che non va? O sono semplicemente meraviglioso?》si pavoneggia facendomi sorridere e la mia maschera di freddezza si rompe dimostrandomi che a lui ci tengo.
Solo quando tengo particolarmente a qualcuno non riesco ad avere la faccia da poker.
《Hai i capelli che stanno alla cavolo.》rido. È vero, il suo ciuffo corvino è in disordine ma è perfetto così. Lui è troppo perfetto così com'è.
《Non ti piacciono così ribelli?》si passa una mano tra i capelli. Vorrei passarci io le dita tra i suoi capelli...
《Ti lascio con il beneficio del dubbio.》
《Sei cattiva!》si imbroncia e la sua espressione è maledettamente tenera e tutto ciò mi addolcisce completamente.
《Non mettere il broncio...》mi stringo al suo braccio sorridendo.
《Solo se mi dici cos'hai.》mi lancia uno sguardo veloce《So che non è solo la poca voglia.》mi allontano da lui.
《Tormenti interiori, ma ci vorrebbe un secolo solo per elencarli.》spiego. Non riesco a togliermi dalla testa le parole di mia madre, il suo dolore che si è aggiunto al mio cuore. Sapevo la pensava così, ma sentirselo dire in faccia fa molto più male《Ho discusso con mia madre.》decido di aprirmi un po'.
《Ha scoperto della serata?》
《No. Mi ha solo detto quello che pensava e ho paura che sia vero, che tutti mi vedano così.》noto che l'auto è ferma nel parcheggio della scuola《Ma va bene. So come finirà la mia storia ed è inutile mostrarmi per quello che non sono solo per sperare di cambiare il finale.》sorrido《Scusa se ti ho rotto con questi discorsi filosofici.》lo guardo. I suoi occhi blu si sono scuriti, delle leggere rughe d'espressione si sono formate sulla fronte e sembra assorto in qualche tipo di pensiero.
《No, non scusarti.》si riprende《Mi piace ascoltarti. Dici un casino di cose intelligenti.》
《E pallose.》
《Per niente.》sorride e io lo imito《Buona giornata Jessy.》mi bacia la fronte.
《Buona giornata Charlie.》appoggio le mie labbra alla sua guancia.
《Questo pomeriggio sono impegnato all'università. Non riesco a passare a prenderti.》mi informa prima che possa scendere dalla sua auto.
《Nessun problema.》vorrei dirgli che dovremmo parlare ma forse non è il momento. Devo prima capire cosa ho provato io.
《Dovremmo parlare.》mi blocco ancora. Mi ha letto nel pensiero《Di quello che è successo venerdì sera.》aggiunge per essere più chiaro.
Sospiro《L'alcol ci ha dato alla testa. Bere troppo velocemente a quanto pare fa male.》faccio una piccola pausa《Siamo amici, giusto? O semplici conoscenti?》
《Amici. Siamo amici.》
《Bene.》sorrido e lui mi imita.
《Gli amici non si baciano.》
《Giusto. Perciò resettiamo tutto e ripartiamo da zero?》propongo mentre qualcosa nel mio cuore si modifica. Come se fosse appena apparsa una piccola crepa in un muro.
《Sì, è la cosa migliore.》annuisce《Amici?》mi porge la mano.
《Amici.》gliela stringo《Ora vado. Ciao.》scendo dalla sua auto e vado verso Olivia e Jackson.
《Jess, tutto ok?》Olivia viene verso di me.
《Certo!》dico con troppo entusiasmo《Ciao Jack.》
《Ciao Jessica. Olivia non agitarti. Sta bene.》
《Se lei sta bene...》mormora la mia amica per poi interrompersi《Facciamo finta di niente.》mi abbraccia.
《Mi stai facendo un favore.》ammetto.
《Charlie o Peter?》domanda solo.
《È più complicato.》ci stacchiamo《Andiamo a lezione piuttosto.》
《Jessica, posso chiederti una cosa?》domanda Jackson ed io annuisco《Sabato stavi male o lo hai rifiutato?》
《Stare male? Rifiutare? Chi?》Olivia si allarma mentre saliamo le scale.
《No, non stavo male. Ho rifiutato Rivera.》rispondo《Perché?》
《Ha detto che stavi poco bene e che non te la sentivi di uscire.》spiega il ragazzo《Gli avevo detto di non provarci.》
《Perciò fai sul serio!》Olivia mi osserva felice.
《Questo non significa che con Charlie stia funzionando.》finite le scale camminiamo verso gli armadietti.
《Almeno Peter ha abbassato la cresta.》Jackson sembra soddisfatto.
《Decker!》parli del diavolo...
《Rivera.》lo guardo.
《Hai mancato l'occasione,》i suoi occhi scuri mi scorrono addosso《per quel tipo assolutamente losco.》
《Non l'ho mancata per lui.》apro il mio armadietto《E poi perché lo consideri uno losco?》domanda curiosa.
《È uno Scott. Tu hai idea di chi siano i suoi?!》
《Se è uno degli Scott che possiede la panetteria all'angolo con la ventesima allora è uno davvero losco!》dico sarcastica. L'America è piena di persone che fanno di cognome Scott《Non mi importa chi sia e a te non deve importare che io lo senta. Io e te siamo conoscenti Peter, chiaro? Te ne sei fregato fino ad adesso e per me puoi continuare. O è partito il complesso "gelosia" perché parlo con qualcuno?》abbassa lo sguardo.
《Te l'ho detto di lasciarla in pace amico.》Jack parla.
《Byron, tu stai muto! Io e te non siamo più amici.》ringhia Peter《E per quanto riguarda te Jessica, sappi che se io voglio..》
《Tu ottieni? Non sono un oggetto, ti entri bene in quella zucca.》chiudo l'armadietto《Non sono un tuo giocattolo.》
《Se voglio, ottengo.》
《Fino ad ora hai ottenuto perché qui la porta era aperta, anzi, spalancata.》indico il mio petto, il mio cuore《Ma ora la porta è ben chiusa e rinforzata e non si aprirà, non per te, non più.》
Il ragazzo non parla ma si allontana semplicemente da noi, da me.
《Andiamo a lezione Jess.》Olivia mi prende per mano ed io smetto di guardare Rivera.
《Andiamo.》le regalo un piccolo sorriso.
《Ci vediamo dopo?》ci chiede Jackson.
《Sì. A dopo Jack e grazie.》gli sorrido sinceramente.
《Non ho fatto nulla.》si allontana verso la sua classe.
Alla prima ora io e Olivia scopriamo di avere supplenza per la mancanza del professore e la mia amica ne approfitta per riempirmi di domande.
《Parliamo sempre di me. Dimmi come vanno le cose con Jackson.》cerco di distrarla dalla sua lista quasi infinita di domande.
《No Jess, non ci provare. Com'è andata venerdì sera? Ah, ringrazia Charlie per averci fatto entrare senza farci fare la coda.》
《Ringrazierò il mio amico, tranquilla.》e alla parola "amico", come mi aspettavo, tutti gli allarmi di Olivia saltano.
《Come amico?》si acciglia《Ma venerdì vi ho visti ballare praticamente tutta la sera...e c'erano delle scintille nell'aria che...boom!》con le dita imita i fuochi d'artificio.
《Ci siamo baciati, ma oggi siamo giunti alla conclusione che siamo solo amici e che gli amici non si baciano. Perciò abbiamo deciso di comune accordo che dovevamo ricominciare da zero.》le spiego mentre il supplente batte la mano sulla cattedra per zittire tutta la classe《Ora racconta di te e Jack.》le impedisco di commentare la notizia che le ho appena dato.
《Non so esattamente cosa siamo, ma ci comportiamo come se fossimo fidanzati. Non lo abbiamo messo in chiaro quello che siamo ma qualsiasi cosa sia sta andando bene.》un sorriso enorme le si dipinge sul viso《È assolutamente pazzesco quello che provo stando con lui! E poi quando mi bacia...》sospira sognante.
《È come se volassi? Come se tutto sparisse e ci foste solo tu e lui?》domando piano.
《Esatto.》mi guarda negli occhi《Lo hai provato con Charlie?》annuisco semplicemente《Cosa credi che possa significare?》
《Sei tu quella con più esperienza qui.》sorrido mentre gioco con una biro.
《Sarà anche vero, ma con gli altri non ho mai provato nulla del genere.》
《Beh, tu con Jackson hai ancora una possibilità. Invece io...》
《Secondo me la vostra amicizia durerà poco. Siamo realisti: vi siete baciati due volte nell'arco di due giorni. La prima volta avete dato la colpa a cosa?》
《Istinto.》scarabocchio l'angolo del quaderno.
《E la seconda volta all'alcol immagino. Ma la verità è che lo volevate.》
《Non lo so se lo volevamo così tanto.》guardo la mia migliore amica《Ok, venerdì sera io l'ho voluto e penso anche lui, ma non ne sono sicura.》
《Vediamo quanto questa vostra amicizia andrà avanti. Secondo me non reggete una settimana.》si passa una mano tra i capelli scuri《Vi ho visti al Havana: pendeva completamente dalle tue labbra.》
《Non è vero. Al massimo è il contrario.》
《Perciò Charlie ti piace solo come persona o è cambiato qualcosa?》sorride nel domandarmelo.
《Mi piace come persona,》riconfermo《ma mi piace tanto anche come ragazzo.》
Mi ci sto affezionando troppo velocemente e so che in modo altrettanto rapido cadrò dalle nuvole e mi schianterò. Più lo faccio addentrare nel mio cuore, più la caduta sarà dolorosa e di conseguenza sarà sempre più difficile rialzarsi.
《E questo è un bel casino.》mormoro più a me stessa che a Olivia.

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