《Ti sei divertita?》domanda mamma riferendosi a ieri pomeriggio.
《Sì, tanto.》confesso sincera sedendomi sul divano accanto a lei.
《È bello vederti così felice e spensierata. Sei proprio la mia Jessica, quella piccola principessa dai lineamenti dolci e delicati che ho visto in incubatrice qualche ora dopo averti data alla luce.》mi accarezza una guancia ed io chiudo gli occhi《Non sei imbronciata e con un'espressione sofferente sul viso. Sei tornata ad essere ciò che eri all'inizio.》
《Non durerà molto.》cerco di riportarla con i piedi per terra. Non voglio che si faccia troppe illusioni, non voglio che alimenti le mie《Siamo ancora due adolescenti. Queste cose non durano quasi mai.》
Charlie si stancherà presto di me, mi abbandonerà nel preciso istante in cui si accorgerà che provo qualcosa per lui o in quello in cui si stuferà di dover pensare sempre a me. Mi troverò presto a camminare da sola, di nuovo.
《Non devi pensarla così. Vivila e basta. E poi, non tutti i ragazzi sono disposti a bussare alla porta dei genitori della ragazza che piace loro per chiedere il permesso per uscire.》mi ricorda.
《Non cambia molto le cose.》mormoro.
Lo so che ha rischiato la vita per uscire insieme, ma forse lo ha fatto perché pensava che io mi aspettassi questo. O forse voleva davvero uscire con me e non ci ha neanche pensato due volte prima di farlo....
《Tuo padre non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo, da giovane.》confessa mia madre《Si è presentato davanti ai miei solo nel momento in cui i miei avevano cominciato a capire che uscissi con un ragazzo e, ammettiamolo, ci hanno messo parecchio.》sorride.
《A papà non piace comunque troppo.》le ricordo. Charlie stesso mi ha detto i segnali che mio padre gli ha mandato.
《Questo non te lo saprei dire.》
《Io sì. Ci ha aspettati nel parcheggio.》
《E voi non siete riusciti a salutarvi per colpa sua, vero? Oh, cosa mi combini Brandon?》si passa una mano sul viso.
Beh, ecco...noi ci siamo salutati abbastanza bene se consideriamo in cosa si è trasformato il bacio. Ma questi sono dettagli.
《Ci siamo salutati.》taglio corto.
《Con un ciao e non come si deve.》
《È già qualcosa.》
《E cosa avete fatto di bello?》
Guardo con maggiore attenzione mia madre: gli occhi brillano, le labbra riescono a stento a trattenere un enorme sorriso, si tortura le mani mentre aspetta che io le racconti quello che è successo.
《Mi ha portata all'acquario, poi in una caffetteria a prendere un caffè e qualcosa di dolce, poi siamo andati al parco divertimenti.》sintetizzo senza dire che siamo sempre sul punto di litigare a causa dei nostri caratteri.
《Ora mi è venuto in mente che hai interrotto le sedute con la psicologa. Come mai? È successo qualcosa?》
《No mamma. Te l'avevo detto sin da subito che avrei fatto poche sedute.》ed è vero, non c'è nessun altro motivo che mi abbia spinta a rinunciare. Sto meglio e poi non sto camminando da sola. Ho Charlie al mio fianco e mi sto abituando a fare piccoli passi con lui.••••
Le sue labbra si appoggiano alle mie mentre mi toglie lo zaino dalle spalle.
《Com'è andata oggi?》domanda prima di mettere la mia roba nel bagagliaio.
《Bene. Ho fatto la prova di fisica ed è andata abbastanza bene. Tu invece?》
《Andrebbe tutto una meraviglia se quel ragazzino la smettesse di tenerti gli occhi addosso.》osserva un punto alle mie spalle.
《È quasi un mese che ne discutiamo. Chi se ne frega se mi guarda? Sai che mi piaci tu.》lo supero per salire in macchina.
Sono passate tre settimane dal nostro appuntamento al parco divertimenti e solo pochi giorni dopo abbiamo ripreso a discutere sulla questione "Peter Rivera", senza mai arrivare ad una soluzione.
《Lo sai che odio gli sguardi che i ragazzi ti lanciano.》dopo essersi allacciato la cintura di sicurezza, mette in moto la sua Audi《So che tu li ignori, ma...》lascia la frase in sospeso.
《Ma?》i miei occhi sono fissi sulla sua figura perfetta.
Non smetterò mai di dire quanto adori il suo profilo, i suoi capelli corvini, i suoi occhi celesti...
《Non sono degno di te e quando te ne accorgerai smetterai di ignorarli e noi diventeremo sconosciuti.》
《Charlie...》
《Cambiando argomento,》non mi lascia parlare《ho parlato con il mio allenatore e mi ha dato il permesso di farti assistere ad un mio allenamento.》si rallegra nel parlare del nuoto《Perciò quando hai voglia e tempo puoi venire ad assistere.》mi lancia un veloce sguardo.
《Ok, ma perché?》mi sorge spontanea la domanda. Perché dovrei assistere ad un suo allenamento? Quale differenza farebbe la mia presenza?
《Il nuoto è tutto ciò che ho, è la cosa che amo di più al mondo.》l'auto rallenta a causa di un intoppo stradale.
《Capisco.》sussurro《Ma io non posso ricambiare il favore.》
《Tu mi fai camminare al tuo fianco Jessy, sono io che non ti ripagherò mai.》la sua mano cerca la mia《Questo è l'unico modo che ho per farti capire che ci tengo.》
《Prima volta?》osservo le nostre mani, il suo pollice che mi accarezza il dorso della mano.
《Sì, ma mi va bene viverla con te. Voglio viverla con te.》alzo lo sguardo: mi sta guardando con una strana luce negli occhi, la stessa che gli ho visto anche altre volte e penso di starlo guardando allo stesso modo, ma non ne ho certezza. L'auto mi sembra improvvisamente piccola ed eccessivamente calda, piena di una strana energia che tra non molto si metterà in moto, portando alla rottura di questo momentaneo stato di equilibrio.
《Charlie...》sussurro chiudendo gli occhi mentre mi sfiora una guancia con le dita. Intensi brividi percorrono
《Perché mi fai questo? Jess, perché?》il suo fiato fresco sfiora le mie labbra socchiuse mentre io riapro le palpebre per guardare quel cielo che ha al posto degli occhi《È tutto così sbagliato, ma al contempo così...》abbassa lo sguardo sorridendo timidamente.
《Dici che è sbagliato perché non lo vuoi?》mi rimetto composta sul sedile mentre il traffico riprende lentamente a muoversi.
《È sbagliato perché lo voglio nonostante io sappia che tu meriti di meglio di uno come me.》il suo sguardo è puntato sulla strada《È sbagliato perché nonostante io sappia che dovrei lasciarti andare, ti tengo a me per delle ragioni a me sconosciute.》
《Non è sbagliato fino a quando è ciò che desideriamo entrambi.》mormoro. Quando lo capirà che è degno di chiunque?
《Ti sbagli, piccola.》
《Cocciuto.》sospiro appoggiandomi alla sua spalla.
《Ragazzina.》ribatte divertito dal mio atteggiamento《Stasera usciamo?》
《Con questo tempo o andiamo al Havana o al cinema, e sinceramente non ho molta voglia.》osservo le nubi cupe che annunciano pioggia.
《Potremmo andare a mangiare una pizza se vuoi e poi andare in qualche sala giochi o fare altro.》propone mentre siamo a pochi metri da casa mia.
《L'idea della pizza mi piace.》sorrido《Peccato che non esistano posti in cui danno serie TV. Non guardo serie da un bel po'.》l'ultima volta che ho guardato una serie TV è stata questa estate.
《Ora che mi ci fai pensare, neppure io.》l'Audi entra nel parcheggio di casa《Ti va di venire a casa mia? Ordiniamo la pizza e mettiamo una serie TV. Che dici?》mi guarda.
《E ricomincio a mentire ai miei?》stavo cominciano a dire la verità ai miei, senza mentire loro sui miei appuntamenti con Charlie. La cosa mi piaceva.
《Solo per una volta.》ci guardiamo《O dici loro la verità.》
《Vogliamo andare contro morte certa?》gesticolo.
《No, certo che no.》prende le mie mani tra le sue《Perciò ti tocca mentire o venire con un'altra proposta.》
《O non uscire.》
《Anche.》scende dall'auto ed io sospiro pesantemente.
《Charlie, dai, non fare così!》lo seguo.
《Basta dirlo che non hai voglia. Mi trovo altro da fare.》apre il bagagliaio e prende la mia roba.
《Bene, allora divertiti.》mi riprendo lo zaino e mi incammino velocemente verso l'ascensore.
《Mi divertirò eccome!》mi grida dietro. La sua voce rimbomba per l'intero parcheggio mentre io chiamo l'ascensore. Mi aspetto di sentire la portiera sbattere, il motore accendersi e l'auto andarsene ma non capita《Se cambiassi idea, puoi sempre chiamarmi.》è vicino, troppo vicino.
《Ho tanto da fare.》non mi volto perché so che se lo facessi sarei io a chiedergli perdono. Per cosa poi?
《Va bene. Ciao Jessica.》lascia un bacio tra i miei capelli e i suoi passi si allontanano mentre l'ascensore apre le sue porte.
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Walk With Me
Fiksi RemajaJessica Decker è la figlia perfetta: brava a scuola, ubbidiente, con grandi piani per la testa e che segue gli schemi. Insomma, la figlia che ogni genitore vorrebbe avere. Ma dentro di lei Jessica vorrebbe essere diversa e avere un'altra vita. La s...