76.Vostro Onore!

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《Obiezione!》mi alzo di scatto, indignata dalle supposizioni che l'avvocato della controparte sta facendo. Come può pensare che un uomo voglia ridursi in una sedia a rotelle per ottenere i soldi dell'assicurazione?《Vostro Onore!》richiamo il giudice, abbastanza spazientita mentre il mio cliente mi lancia sguardi supplichevoli.
In tre anni di studi ho imparato a mantenere abbastanza la calma, ma in certe situazioni vorrei solo prendere a schiaffi la gente.
Charlie dice che sono troppo emotiva e che devo imparare a farmi coinvolgere di meno. Peccato che anche lui faccia esattamente come me quando svolge il suo mestiere.
Siamo appassionati ai nostri lavori, c'è poco da fare.
《Obiezione accolta. Avvocato, tenga le sue supposizioni per sé.》torno a sedermi, passandomi nervosamente le mani sulla gonna. Questo tubino nero non ha una sola piega eppure io continuo a torturarlo così da inizio processo《La giuria non tenga conto delle affermazioni dell'avvocato difensore.》
《Il mio è solo un ragionevole dubbio.》l'avvocato della controparte, un uomo di circa quarant'anni e con molta piùesperienza di me, mi lancia un'occhiata《Non ho altre domande.》torna a sedersi e tocca a me interrogare il mio cliente.
《Signor Hanson, lei è stato un impiegato della ditta Polar Water per più di quindici anni.》
《Sì avvocato. Lavoro per loro da ben diciassette anni.》spiega il cliente《Ho lavorato come camionista, trasportando la loro acqua in tutti gli Stati Uniti.》mentre parla lo guardo negli occhi per infondergli coraggio.
《E poi cos'è successo? Ha avuto un grave incidente sul lavoro?》domando, per poi muovermi leggermente verso il banco della giuria. Tutti sono attenti, ma è ancora presto per dire se sono dalla mia parte o no.
La settimana scorsa sembravano sfavorevoli alla mia causa, ma ora ho tutte le carte per far cambiare loro idea.
《Sì, un anno fa sono stato coinvolto in un un'incidente. Ero in Minnesota, stavo trasportando un camion pieno di merce e stava nevicando abbondantemente.》fa un lungo respiro《Ovviamente ho rallentato, ma non è bastato. Una sottile patina di ghiaccio si era formata sull'asfalto e ho perso il controllo del tir. La porzione ghiacciata era minima. Se i freni avessero funzionato avrei potuto evitare l'incidente.》la voce gli muore in gola.
《Le era già capitato di trovarsi in una situazione del genere prima di allora?》
《Sì avvocato, tantissime volte. Le altre volte però i freni funzionavano alla perfezione.》
《Obiezione! L'avvocato Decker sta facendo perdere tempo ponendo le stesse domande della volta precedente. Non hanno prove che non funzionassero a dovere.》l'avvocato della controparte salta in piedi come scottato ed io gli lancio una veloce occhiata.
Pensava per caso che non riuscissi ad ottenere il resoconto dell'indagine? È stato inutile corrompere i poliziotti.
《Avvocato Decker è vero?》il giudice mi guarda.
《Invece le prove le abbiamo. Sottopongo alla Corte il rapporto della polizia di Rogers in Minnesota come prova trentotto.》porgo il plico alla guardia giudiziaria che lo passa al giudice《Nel rapporto è chiaro come i freni fossero difettosi, nonostante il veicolo fosse stato sottoposto a revisione solo una settimana prima dell'incidente.》dico guardando la giuria che inizia a mormorare.
《Obiezione respinta.》il giudice alza lo sguardo dai fogli《E aggiungerei un aggravante, ma va confermato da esperti lo sa. Vada avanti avvocato.》
E non è il solo aggravante. Tra non molto arriverà il bello.
《Grazie Vostro Onore.》torno a concentrarmi sul mio cliente《I freni dunque non funzionavano e lei ora si trova a dover pagare le conseguenze di un errore non suo.》l'uomo annuisce lentamente《Cosa le hanno detto i medici all'ospedale?》
《Hanno detto che ho un danno permanente ad entrambi gli arti inferiori e un danno minore agli arti superiori. Comunque non potrò più lavorare né come autista né come altro.》
《E lei l'ha fatto presente alla ditta assicuratrice e al suo datore di lavoro?》mi volto verso la giuria.
《Sì. Ho portato loro tutti i moduli che mi hanno dato dall'ospedale e dalla polizia e ho chiesto che l'assicurazione mi risarcisse.》
《Eppure nessuno vuole risarcirvi.》sospiro《Il rapporto della polizia, prova trentotto, e il referto medico, prova quindici, dimostrano che lei non aveva colpa dell'incidente e che è gravemente ferito.》
《Obiezione! Non sta ponendo domande.》
《Rettifico.》mi giro verso l'avvocato e sorrido《La Polar Water o la Berry Assicurazioni vi hanno risarcito il danno?》
《No avvocato, sennò non sarei in aula.》
《Momentaneamente non ho altre domande.》torno a sedermi.
《Bene. Direi che possiamo andare in pausa pranzo.》dice il giudice《Riprenderemo tra un'ora e mezza. Questa corte si aggiorna.》batte il martelletto e le porte dell'aula vengono spalancate.
《È andato benissimo signor Hanson.》lo aiuto con la carrozzina e lui mi sorride gentilmente.
《Ti ringrazio, ma è tutto merito tuo Jessica.》
《Faccio solo il mio lavoro.》inizio a sistemare tutti i documenti nella mia ventiquattrore nera mentre la moglie del mio cliente si avvicina per parlare con il marito.
《Avvocato, lei è proprio agguerrita.》due mani mi si posano delicatamente sulle spalle.
《Lo richiede il mestiere, dottore.》mi giro verso Charlie e gli sorrido《Grazie per essere qui.》
《Come potevo mancare al tuo ultimo processo come studentessa di legge?》prende la mia valigetta e mi accompagna fuori dall'aula《Tre anni di studio per gridare indignata vostro onore!》ridacchia ed io alzo gli occhi al cielo《So che è molto più di questo, ma mi diverto quando perdi la pazienza in aula.》scendiamo la scalinata del tribunale.
《Ti rendi conto? Questo è il mio primo processo in una vera aula di tribunale.》mi giro verso il maestoso edificio bianco e sorrido《Andiamo a mangiare qualcosa. Qui vicino c'è un ristorante davvero ottimo.》
《Sono orgoglioso di te.》mi bacia sulle labbra con molta attenzione per non rovinarmi il rossetto《Tra poco professerai finalmente a Seattle.》
《Sì, torno a casa.》riprendiamo a camminare《Domani ci sarai alla presentazione della tesi di Olivia?》
《Non lo so. Dipende se avranno bisogno di me a Seattle.》mi accarezza il dorso della mano mentre attraversiamo la strada《Già è stata dura convincere il primario di chirurgia a lasciarmi venire oggi.》sbuffa.
《Lo sai che per me non sarebbe stato un problema se non ci fossi stato. In fondo ho alle spalle altri processi a cui non sei stato presente. Non mi offendevo.》entriamo nel ristorante e chiediamo un tavolo.
《Sono stato al tuo primo processo. Volevo esserci anche adesso.》mi aiuta a sedermi a tavola《È bello vedere quanto sei diventata sicura, in aula e nella vita.》si siede difronte a me e sorride dolcemente.
《Nella vita è merito tuo, in aula di quella stronza della Dupont.》quella donna è stata il mio incubo alla Harvard. Sembra odiarmi più di quanto disprezzi qualsiasi altro studente di legge. Eppure ho sempre studiato.
《In tanto ai suoi esami hai sempre preso il massimo.》mi fa notare il mio fidanzato, sfogliando il menù《E ti ripeto, io non ho fatto nulla.》i suoi occhi celesti finiscono nei miei ed io mi ritrovo a tremare leggermente. Eppure fa abbastanza caldo.
Charlie, nonostante sia ormai invecchiato di tre anni, continua a rimanere un ragazzo bellissimo. I suoi tratti sono diventati più sicuri, il suo corpo è sempre atletico e ben allenato ed il suo sorriso fa sciogliere ancora il cuore di tutte.
Dopo la sua laurea, quando ha cominciato a lavorare in ospedale, io morivo di gelosia. All'università tutte sapevano che era fidanzato con me, ma in ospedale no. Tutte le infermiere e le assistenti più giovani cercavano di attirare la sua attenzione per portarselo a casa.
Eppure lui è qui che continua ad amarmi e sostenermi, non facendomi mancare nulla.
《Amore, cosa vuoi ordinare?》Charlie mi risveglia ed io noto che il cameriere sta aspettando anche la mia ordinazione.
《Del petto di pollo con contorno di fagiolini e un'acqua naturale.》l'uomo annuisce per poi allontanarsi dal nostro tavolo.
《A cosa pensavi?》mi prende la mano sopra il tavolo e me la stringe.
《A come tu sia ancora qui.》osservo le nostre mani《Dopo tutto questo tempo, tutte quelle belle ragazze che ti circondano al lavoro e la distanza geografica...》le parole mi muoiono in gola.
《Te l'ho sempre detto che sono pazzo di te, Decker.》prende la mia mano e comincia a baciarmi ogni nocca, facendomi arrossire《Lo ero quando ci siamo conosciuti, lo sono adesso e lo sarò anche d'ora in poi.》
《Stai cercando di sedurmi?》sorrido divertita.
《Amo sedurre la mia fidanzata. È un problema avvocato?》
《Non le sembra uno spreco di energie dottore? In fondo la sua fidanzata l'ha sedotta quattro anni fa e l'incantesimo non si è ancora spezzato.》mi mordo il labbro inferiore stando al suo gioco.
《Non è uno spreco, soprattutto quando la ragazza in questione è la più bella, simpatica e intelligente del mondo.》mi elogia ed io sbuffo《Perché sbuffa avvocato? Non è d'accordo con me?》
《Credo che lei sia un adulatore, dottore.》lo guardo negli occhi.
《Perché non conosce la mia fidanzata. Se la vedesse nel suo tubino nero, la camicetta bianca leggermente tirata sul seno e quelle scarpe nere lucide con il tacco basso e largo, mi direbbe che non la apprezzo abbastanza.》abbasso lo sguardo, leggermente imbarazzata. Non sono ancora abituata ai suoi complimenti. A dir la verità, non mi sono ancora abituata al suo modo di trattarmi e ci litighiamo abbastanza di frequente sopra.
《Sono contenta che ti piaccia. Avrei preferito mettere un paio di pantaloni, ma quelli che volevo erano in lavatrice.》da quando sono entrata a legge e vivo con Olivia, ho imparato a curare molto il mio abbigliamento ed il mio aspetto. Incredibilmente ho anche imparato a truccarmi e questo grazie al regalo per i diciannove anni di Jackson e Olivia《Mamma e papà stanno bene? Con questo caso non li ho più chiamati spesso.》
《Sì, stanno bene. Non farti problemi per non averli chiamati. Sanno che sei impegnata in questo periodo.》mi tranquillizza《Nel weekend sono andato con tuo padre ad una partita di baseball. Se me l'avessero detto quando noi due avevamo appena cominciato a frequentarci sarei scoppiato a ridere.》
《I miei ti adorano.》sorrido《Mamma è pazza di te e papà ti vuole un mondo di bene. E poi ti sono tanto riconoscenti per tutto quello che hai fatto e fai per me.》
《Ti ho dato quello che ti serviva. Non ho fatto nient'altro.》viene interrotto dal cameriere che ci porta i piatti in tavola《E non ti ho dato poi molto: l'auto è un regalo e l'appartamento vi serviva.》faccio una smorfia senza commentare mentre comincio a tagliare il pollo《Dio, pensavo ti fosse passata. Sono tre anni che discutiamo.》
《Il caso non è ancora caduto in prescrizione.》sorrido e lui scoppia a ridere.
《Va bene avvocato. Ora posso pranzare con la mia Jessica?》
《Solo se io posso pranzare con il mio Charlie.》ci sorridiamo prima di riprendere a mangiare e a raccontare tutto ciò che è successo negli ultimi mesi.
Tre anni fa Charlie aveva il timore che i cinquemila chilometri che si sarebbero messi tra noi avrebbero fatto morire la nostra relazione, ma ciò non è successo. I continui messaggi, le videochiamate nei weekend, gli incontri, le vacanze passate assieme e la più totale fiducia che abbiamo riposto nell'altro ci hanno portati fino a qui.
Io a studi quasi conclusi, lui un chirurgo affermato nello stato di Washington e in tutta l'America e noi ancora follemente innamorati.
《Jess.》Charlie posa le posate e mi guarda dritto negli occhi. Il suo azzurro è più scuro del solito, segno che ha qualcosa di serio da dirmi che o gli fa paura o gli fa male o lo fa arrabbiare.
Ho fatto qualcosa per infastidirlo?
《Sì? Ho fatto qualcosa di sbagliato?》domando velocemente《Non ho nessun ragazzo che mi ronza attorno e pensavo che la questione "Fabian" l'avessimo risolta due anni e mezzo fa.》
Fabian è un mio compagno di legge. Ci siamo conosciuti il primo giorno di università e abbiamo legato praticamente subito. Ci siamo aiutati molto durante questi tre anni e spesso ci trovavamo per studiare assieme.
Ovviamente a detta di Charlie il ragazzo ci provava palesemente con me e non voleva altro che entrarmi nelle mutande.
Charlie però non sapeva che il ragazzo era, ed è tutt'ora, fidanzato con una ragazza che studiava odontoiatria sempre ad Harvard.
Per convincerlo pienamente che Fabian era innamorato della sua ragazza e che mai ci avrebbe provato con me, abbiamo dovuto sudare per più di un mese. Quando finalmente lo ha capito, tutti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.
《Non hai fatto nulla e non ho nulla contro quel ragazzo. Non più ormai.》mi rassicura《L'ho capito che non ti voleva nel suo letto.》dice tranquillo《Mi chiedevo quali fossero i tuoi piani dopo il diploma. Ne abbiamo parlato poco.》
《Tornare a casa, trovare lavoro o nel pubblico o nel privato e...》e passare il resto del tempo con te《e poi si vedrà.》abbasso lo sguardo sul piatto ormai vuoto poi guardo l'orologio al mio polso《Dobbiamo tornare in aula. Tra dieci minuti riprende l'udienza.》
《Ok. Pago e andiamo.》richiama l'attenzione del cameriere mentre io mi rimetto la giacca sartoriale rigorosamente nera.
Quando rientriamo in aula la controparte ci sta già aspettando e l'avvocato mi studia attentamente.
Dopo i convenevoli il processo ricomincia ed io chiamo al banco dei testimoni uno dei poliziotti che ha studiato il caso, uno dei tre che mi ha aiutata ad ottenere il rapporto.
《Agente Lee lei ha documentato il caso del mio cliente, il signor Hanson?》
《Sì, assieme ad altri miei due colleghi.》
《Può dire alla corte i loro nomi?》lo guardo negli occhi.
《L'agente Tom Adkins e l'agente Nelson Cook.》risponde.
《Sono qui in aula, agente Lee?》domando.
《Sì.》mi volto verso il pubblico《Adkins e Cook.》quando vengono indicati, i due agenti si alzano in piedi.
《Sa dirmi qual è stata la causa dell'incidente?》domando.
《Sono numerose le cause: la scarsa visibilità, il terreno sdrucciolevole ed i freni malfunzionanti. Il rapporto che avete sottoposto al giudice è più accurato e porta dati più precisi, ma le cause sono queste.》
《Il mio cliente, secondo le vostre analisi, ha rispettato la velocità consigliata per quelle determinate condizioni meteorologiche?》
《Sì, l'andatura del veicolo era moderata e le analisi mediche hanno mostrato che il conducente era in buono stato di salute e non aveva consumato né alcol né sostanze stupefacenti.》mentre l'agente Lee parla, io lancio uno sguardo verso la giuria.
《Un'ultima domanda, agente.》mi avvicino al banco dei testimoni e appoggio le mani sul legno freddo《Per quale motivo la mia richiesta di ricevere una copia del rapporto è stata respinta ben tre volte dalla polizia di Rogers? Ho quasi chiamato in giudizio l'organo di polizia per intralcio alle indagini.》
《Obiezione! Le sue, avvocato, sono aberrazioni!》la voce del mio collega esce piena di rabbia.
《Respinta. Lasciamo che il testimone ci risponda.》decide il giudice《Agente Lee, dica pure alla corte cos'è successo.》faccio qualche passo indietro, lasciando alla giuria la possibilità di vedere bene in viso il testimone.
《Certo Vostro Onore.》il mio testimone annuisce《Quando la richiesta dell'avvocato Decker è giunta sulla nostra scrivania ci è stato ordinato di respingerla.》
《Obiezione!》quasi urla l'avvocato della controparte.
《Respinta!》ribatte infastidito il giudice《Ha detto ordinato, signor Lee?》domanda interessato.
《Sì Vostro Onore. Ci è stato ordinato dal nostro superiore, lo sceriffo Miller.》risponde《Ci ha detto che quel rapporto non sarebbe mai dovuto arrivare nelle mani dell'avvocato Decker, che se avessimo disobbedito ne avremmo pagato le conseguenze.》
《Obiezione Vostro Onore! Il testimone lancia accuse contro cui lo sceriffo non può difendersi e poi non c'entra nulla con i miei clienti.》
《Obiezione accolta.》
《Vostro Onore, lasciatemi provare che lo sceriffo ha cercato di intralciare il caso e che tutto c'entra con i clienti dell'avvocato difensore.》ribatto《Oltre alle testimonianze dei due colleghi del signor Lee, sottopongo alla Corte un documento confidenziale rilasciato dalla polizia di stato del Minnesota.》lo afferro, porgendolo alla guardia giudiziaria《Presenta il resoconto dell'indagine disciplinare che ho richiesto con massima urgenza alla polizia di stato.》
《Catalogatelo come prova trentanove.》dice il giudice.
《Agente Lee, può leggere la parte evidenziata del documento?》domando.
《Il dipartimento disciplinare, in seguito alla richiesta urgente dell'avvocato Decker Jessica, ha constatato un comportamento inadeguato dello sceriffo di Rogers, appartenente alla contea di Hennepin, Miller Gerald. Infatti Miller ha ricevuto una tangente del valore di diecimila dollari dal signor Wilson Abel.》finisce di leggere e tutta la giuria mormora concitata.
《Non ho altre domande.》torno a sedermi dopo aver ringraziato l'agente Lee.
Le testimonianze degli altri due poliziotti confermano le mie accuse e quando l'avvocato della controparte chiama al banco dei testimoni il signor Abel Wilson, tutto è a mio favore.
Il mio collega gli fa le domande giuste per non farlo sprofondare, ma quando tocca a me vedo il testimone sbiancare.
《Signor Wilson, conferma di essere il capo della Polar Water?》domando.
《Sì.》annuisce.
《Conferma di aver fatto revisione il tir del mio cliente una settimana prima dell'incidente?》questo davvero non mi torna. Se la revisione è stata fatta perché nessuno si è accorto dei freni? O l'uomo ha corrotto qualcun altro?
《Sì.》
《Le è stato comunicato il problema all'impianto frenante?》
《Sì.》risponde ed io resto spiazzata per qualche secondo, esattamente come tutti i presenti in aula.
《Allora perché non ha fatto riparare la vettura in questione, facendo guidare al mio cliente un altro tir?》incrocio le braccia sotto il seno.
《Il tempo è denaro e ho considerato che il danno fosse minimo.》
《Lei signor Wilson è un meccanico?》domando con un mezzo sorriso.
《No.》
《Allora come ha fatto a considerare che il danno fosse minimo? E soprattutto perché sui documenti ufficiali non risultava alcun problema all'impianto frenante?》resta in silenzio《Avanti, risponda sinceramente. Le ricordo che è sotto giuramento.》appoggio le mani al legno del banco del testimoni e lo guardo negli occhi.
Ora o si appella al quinto emendamento o si incrimina da solo, ammettendo la sua colpevolezza in ogni caso.
《Il denaro può cancellare questi piccoli problemi burocratici, avvocato.》ghigna.
《Sia più chiaro.》
《Mazzette sia per i meccanici che per l'impresa assicurativa.》
《Non ho altre domande.》torno a sedermi.
Il giudice dà il tempo alla giuria di consultarsi e poi fa la fatidica domanda sul verdetto della giuria che dichiara la Polar Water e la Berry Assicurazioni colpevoli e con l'obbligo per la Polar di risarcire quattro milioni al signor Hanson e per l'assicurazione di garantire un vitalizio di centomila dollari all'anno.
《Avvocato Decker, signori Hanson!》l'avvocato della controparte ci insegue per i corridoi del tribunale《Possiamo parlare?》
《Non vogliamo alcun patteggiamento.》rispondo. L'ho già chiesto ai miei clienti e hanno detto che non sono disposti a scendere a patti.
《Ma l'offerta del mio cliente è allettante. Si offre di pagare il college a vostro figlio e...》
《Non voglio patteggiare.》ripete il mio cliente《Discorso chiuso.》
《Ha sentito?》domando《Se ne vada.》dico duramente.
Charlie, rimasto in disparte, sorride passandosi una mano tra i capelli corvini e pensando chissà cosa.
《Arrivederci.》se ne va ed i miei clienti mi ringraziano ancora.
《È il mio lavoro.》sorrido loro, prima di salutarli e lasciarli andare a casa《Possiamo andare. Ho bisogno di una doccia, un po' di schifezze e televisione.》prendo la mano di Charlie.
《Sicura di non preferire altro alla televisione?》ammicca facendomi ridere.
《Olivia ti uccide.》rispondo prima che una voce troppo familiare richiami la mia attenzione《Professoressa Dupont!》
《Ho assistito al processo Jessica.》spalanco gli occhi non perché abbia assistito al processo, ma perché mi ha appena chiamata per nome. Non lo aveva mai fatto prima d'ora《Hai tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori avvocati dello stato di Washington. Questo processo ne è la dimostrazione.》mi sorride《Sei una delle migliori alunne che io abbia mai avuto in trent'anni di carriera.》se non fossi aggrappata a Charlie sarei già svenuta sul pavimento《Ho messo una buona parola in tutti gli studi legali di Seattle. Quando vuoi passa nel mio ufficio a prendere le mie referenze.》
《La ringrazio molto professoressa Dupont.》sorrido riconoscente, non credendo ancora alle mie orecchie.
《Ci vediamo giovedì per la discussione della tesi. Arrivederci signorina Decker.》e si allontana lungo il corridoio, lasciandomi sola con Charlie.
《Complimenti avvocato.》sussurra prima di lasciare un delicato bacio sulle mie labbra.
《Andiamo a casa. Ho bisogno di riposo.》lo bacio ancora una volta prima di riprendere a camminare.
《Ci fermiamo al Drive In prima?》annuisco《Io voglio delle alette di pollo piccanti e un hamburger dimensione maxi con patatine!》
《Per entrambi?》
《No, per me. Tu ti prendi quello che vuoi.》
《Obeso.》lo prendo in giro, afferrando le chiavi della mia Audi A1 dalla ventiquattrore.
《Ti faccio vedere l'obeso questa notte, piccola mia.》sale in auto e io lo seguo.
《Olivia ti uccide.》gli ricordo ancora.
《Mi perdonerà visto che non faccio l'amore con te da ben due mesi.》si allaccia la cintura mentre parto《Ma se non vuoi, io mi adeguo.》mormora abbattuto.
《Non ho mai detto che non voglio.》sorrido immettendomi in strada.
《La mia piccola avvocatessa.》mi prende la mano destra e me la bacia.
Il mio cuore batte tranquillo, i nostri respiri riempiono l'abitacolo e i miei occhi restano fissi sulla strada mentre lo sguardo di Charlie mi brucia addosso fino a sciogliere tutto di me: corpo e anima.
Sono una ventiduenne davvero fortunata: ho concluso gli studi con successo, sono fidanzata con un ragazzo a dir poco meraviglioso, ho una famiglia fantastica, amo, sono amata e, soprattutto, non cammino più da sola.

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