Ciao a tutti! Come state? Tutto bene? Mi auguro di sì.
Volevo ringraziarvi per ogni singolo voto che mi dà un sostegno incredibile. Grazie mille!
Ora non vi trattengo più e vi lascio alla lettura del capitolo!
Non so quando aggiornerò nuovamente ma spero prestissimo!😘
********************Il professore di filosofia continua a parlare, camminando lentamente per l'aula, scrivendo diversi schemi alla lavagna e io mi segno tutto mentre la testa vaga da tutt'altra parte.
Non riesco a smettere di pensare al cambio repentino di umore di Charlie ma anche alla mezza scenata di Peter subito dopo.
Non riesco a capire né il primo né il secondo.
Entrambi sembravano gelosi, ma di cosa e perché?
《Hegel non è un argomento semplice perciò se avete dei dubbi potete scrivermi una mail al solito indirizzo o cercarmi a scuola, d'accordo?》il professore prende il libro in mano cominciando a sfogliarlo《Ora vi dirò le pagine spiegate fino ad ora così potrete cominciare a dare un'occhiata all'argomento.》prende un pezzo di gesso ed inizia a segnare le pagine alla lavagna mentre la campanella di fine lezione suona.
《Arrivederci.》mormoro uscendo dall'aula.
《Jessica!》una voce mi richiama《Decker!》mi fermo nel bel mezzo del corridoio.
《Scarlett.》dico sorpresa osservando la ragazza dai capelli biondi, le punte rosa, gli occhi castani e le labbra sottili.
《Ho visto te e Peter parlare stamattina.》
《Non hai di che preoccuparti. Sai che non mi interessa.》
《Lo so, lo capisco da come lo tratti ma lui sembra disturbato.》
《Magari non è colpa mia.》camminiamo per i corridoi.
《Che cosa vuoi insinuare Decker?!》
《Nulla Richards, nulla.》sospiro《Perché chiedi a me del tuo ragazzo?》
《Perché ho chiesto a tutti e nessuno sa darmi una risposta!》è frustrata. Vorrebbe aiutare il suo ragazzo ma lui la caccia senza darle spiegazioni.
《Mi dispiace.》
《Non è colpa tua. È solo sua!》sbuffa la ragazza《Grazie dell'aiuto Decker.》si allontana da me.
È sempre un piacere Richards.••••
《Non viene a prenderti?》Olivia esamina tutte le auto in cortile.
《A quanto pare no, ma meglio così.》il mio tono è freddo mentre nel petto sento un altro peso aggiungersi agli altri.
《Perché dici questo?》
《È una presa in giro, lo abbiamo capito tutti. Lui sembra..》
《Troppo perfetto per essere reale. Lo hai ripetuto migliaia di volte.》anche Olivia sembra rassegnarsi alla verità.
《Di cosa parlare ragazze?》Jackson circonda le spalle ad entrambe, mettendosi tra noi.
《Di Charlie. Si sta dimostrando troppo un bravo ragazzo.》spiega la mia migliore amica.
《Magari è davvero interessato a te e non sa come approcciarsi.》prova a suggerire il ragazzo ed io scoppio a ridere《Ok, non ci credi.》
《Mettiti un istante nei miei panni e poi dimmi se tu ci crederesti.》
《Dai, vi accompagno a casa.》Jackson prende le chiavi della sua auto abbandonando il discorso.
《Grazie Jack, ma preferisco prendere il pullman. Ci vediamo domani.》
《Come vuoi Jessica. A domani!》
《Jess...sicura che vada tutto bene?》domanda Olivia ed io annuisco.
《Certo Olivia. Ciao.》cammino verso la fermata e salgo sul mezzo di trasporto, arrivando in pochissimo tempo a casa.
Va tutto bene. In fondo non ci ho sperato neppure un istante che lui potesse essere interessato a me.
Meglio così. È durato niente perciò non soffrirò perché non ha neppure sfiorato la mia corazza.
《Era ovvio.》sussurro mettendo gli auricolari nelle orecchie e facendo partire la musica.
Era ovvio che tutto fosse troppo perfetto per essere reale, era ovvio che per lui fosse tutto un gioco, era ovvio che sarebbe finita subito.
Almeno ha avuto il buon senso di non continuare la farsa e per questo lo devo ringraziare. In fondo mi ha risparmiato una probabile futura sofferenza che sicuramente mi avrebbe fatto perdere anche l'ultimo briciolo di speranza che mi resta.Mi massaggio il petto sentendo un macigno soffocarmi sotto il suo peso. Non capisco che mi prende. Mi sento male e non ne capisco il motivo. Ci sto stranamente male perché forse una parte di me ci sperasse.
Scendo dall'autobus e cammino verso casa che è a pochi metri dalla fermata.
《Sì, una parte di me ci sperava.》mormoro una volta salita in ascensore.
Primo passo per superare i problemi: non negare la loro esistenza.
Secondo passo: affrontarli per quello che sono.
Il primo passo è fatto perché ho ammesso di averci sperato un pochino ma ora come affronto il problema? Ma esattamente qual è il vero problema? Averci sperato?
Forse, ma non lo so. Vorrei che fosse tutto più semplice, che Charlie sia davvero così gentile e premuroso come si mostra. Vorrei che almeno una volta nella vita qualcosa fosse semplice e lineare, ma è chiedere troppo.
《Devo concentrarmi sulla scuola.》apro il frigorifero per prendere il cibo da scaldare《Charlie, Peter, uscite e tutto il resto lasciamoli stare.》accendo il fornello《Questo è un anno come un altro. Le mie priorità devono restare le stesse.》guardo la fiamma del fornello e sospiro. Devo guardare soltanto il mio obbiettivo, devo arrivare a studiare legge ad Harvard con una borsa di studio. È questo il mio sogno ed io devo tenerlo bene a mente. Devo restare nel mio schema prestabilito per farcela《Devo seguire le regole ed impedire a tutti i casi umani di contagiarmi.》spengo il fuoco prima di riempirmi il piatto di brodo di pollo.
Il mio futuro è più importante ed il pensiero di dover arrivare lì mi fa tirare avanti nei momenti più duri e nei tempi più difficili. Il mio sogno è la mia unica ancora di salvezza, è ciò che mi dà la forza di andare contro tutto e tutti fino allo stremo.
Le persone non servono. Ho bisogno solo delle mie forze, della famiglia e di Olivia.
Dopo aver pranzato mi dedico allo studio, cercando di eliminare il pensiero di Charlie dalla mente senza mai riuscirci completamente.
Mi ha dato buca senza il minimo preavviso! Poteva inventarsi una scusa stupida per non venirmi a prendere o anche schiaffarmi in faccia la realtà. In fondo non era obbligato ad accompagnarmi.
《Che nervoso.》mormoro chiudendo il libro di matematica con un tonfo secco dopo quasi tre ore passate sui libri《Concentrati Jess.》mi passo entrambe le mani sul viso.
Prendo il telefono tra le mani per controllare le notifiche: ho due messaggi da Olivia che mi chiede se va tutto bene come dico, tre notifiche di Instagram e due messaggi da Charlie.
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Walk With Me
Novela JuvenilJessica Decker è la figlia perfetta: brava a scuola, ubbidiente, con grandi piani per la testa e che segue gli schemi. Insomma, la figlia che ogni genitore vorrebbe avere. Ma dentro di lei Jessica vorrebbe essere diversa e avere un'altra vita. La s...