Dove i sogni non hanno fine.|| A.M/N.M

32

Mi svegliai a causa di quella maledetta sveglia che si trovava sopra il mio comodino.
La spensi non molto delicatamente e andai in cucina dove trovai Adriano intento a mangiare uno yogurt.
《Che mangiamo a pranzo?》 chiesi 《io non ci sono》 mi informò subito,lo guardai storto non capendo 《vado agli studi honiro》 disse dopo,sospirai capendo che avrei passato una giornata da sola 《tu vieni?》 mi chiese 《no》 dissi soltanto andando a sedermi sul divano 《per caso tu e Niccolò avete litigato?》 domandò già sapendo la risposta,rimasi zitta 《perchè avete litigato?》 parlò ancora 《ci siamo soltanto persi di vista tutto qui》 mentii,poi finalmente Adriano andò a vestirsi senza rispondere più a ciò che dicevo io.

[Mattia]

Ti ricordi che alle sette ti passo a prendere?

Se proprio devi..

Sì devo

Gne

😘

Spensi lo schermo del telefono e andai a farmi una doccia dopo aver visto l'orario: mancava solo un'ora prima che Mattia venisse a prendermi.

Da più di dieci minuti che sono qui a fissare il mio armadio senza trovare niente di interessante da mettere,sbuffai.
Perché mi stavo facendo problemi per un uscita con Mattia?
Presi un jeans chiaro e una maglia bianca, raccolsi i capelli in una coda disordinata e poi scesi le scale dopo aver preso lo stretto necessario.
Presi l'ascensore e quando aprii il cancello feci un sospiro prima di chiuderlo dietro di me.
Mi diressi all'interno della sua macchina,misi la cintura e guardai avanti senza incontrare mai il suo sguardo che bruciava sul mio corpo.
《Ciao》 disse,lo ignorai 《dove vuoi andare?》 chiese dopo qualche secondo di silenzio 《non mi interessa.》 dissi fredda 《oh..ok》 disse solamente per poi partire verso una meta a me sconosciuta.

Arrivammo al mare,non mi sarei mai aspettata un posto così.
Ci sedemmo sulla spiaggia umida e fissammo ciò che era davanti a noi.
Nonostante lui cercasse di costruire un discorso con me io rimanevo sempre ad un metro e mezzo di distanza.
《Puoi parlarmi almeno?》 sbottò dopo qualche istante però 《sei tu che mi hai costretta ad uscire con te senza il mio consenso》 dissi con il suo stesso tono di voce 《però mi sembra che sei venuta》 disse 《e avevo altra scelta?!》 risposi quasi urlando,non aprì bocca.

POV'S NICCOLÒ

Avevo gli occhi beatamente chiusi quando un qualcosa di abbastanza bagnato e puzzolente decise di toccarmi la faccia.
Storsi il naso schifato e aprii gli occhi 《spugna hai finito de rompe?》 sussurai cercando di non svegliare la ragazza bionda che si trovava dall'altro lato del letto.
A quanto pare il mio amico a quattro zampe non ne aveva proprio intenzione di lasciarci dormire così da iniziare ad abbaiare,lo insultati in tutte le lingue e cercai di farlo stare zitto ma più gli parlavo più lui correva da una parte all'altra della stanza.
《Che sta succedendo?》 chiese Federica quando aprì quegli occhioni blu e vide me con una ciabatta in mano e spugna pronto a saltarmi addosso 《assolutamente niente è spugna che rompe perché vuole uscire》 dissi guardando male il cane che scodinzolava con la lingua di fuori,Federica si mise a ridere e si alzò: fece una carezza a spugna e lasciò un bacio sulla guancia a me per poi sparire in bagno dal quale uscì vestita con gli stessi abiti della sera prima. 《Vieni con noi?》 chiesi 《volentieri》 rispose lei.

Uscimmo di casa e subito ci dirigemmo al parco dove spugna si divertiva a rincorrere le farfalle.
Io e Federica camminavamo uno di fianco all'altro,spugna stava un po'più avanti di noi e il rumore degli uccelli risuonava nelle nostre orecchie.
A distruggere quel quadro perfetto fu il mio telefono, sbuffai e lo tirai fuori dalla mia tasca..
'adriá dimme'
'Nì vieni in studio abbiamo belle notizie'
'n'me dì così che me metti ansia.. dammi qualche indizio'
'uhm fammi pensare..ti dice qualcosa tour?'
'nun fa scherzi'
'so serio Nì'
'adriá aspetta arrivo'.

Misi il telefono in tasca senza nemmeno staccare la chiamata e guardai Federica che mi guardava a sua volta con sguardo interrogativo e curioso 《Federì hanno fatto le date del tour!》 dissi elettrizzato, spalancò gli occhi incredula e felice e subito ci abbracciammo contenti di quello che ci era stato comunicato.

Da quel momento sarebbe iniziato il mio sogno.