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Siamo ormai giunti al periodo dell'anno che tutti i bambini aspettano,siamo arrivati al periodo dell'anno dove le strade,i negozi,le case e l'anima si illuminano di tutte quelle lucine a led che ti fermi ad osservare ogni volta che tra le mani hai un thè caldo o una cioccolata calda per sentire meno freddo.
Siamo arrivati nel periodo dell'anno dove le persone iniziano a girare per la città per cercare qualcosa da regalare ai cari e agli amici.
Si,siamo arrivati a Natale.
Mancano soltanto tre giorni al giorno tanto atteso e non vedo l'ora di mangiare tutto quel cibo che preparerà la famiglia di Federica,la fidanzata di Adriano.

In questo momento mi trovavo a girare per le strade di Roma insieme ad Andreas,stavo cercando un regalo per mio cugino.

《Che ne dici di questa?》chiesi al mio amico indicando una felpa 《no,non mi convince molto,che ne dici di fargli un orologio?》ipotizzò lui,non mi sembrava una cattiva idea così insieme andammo alla ricerca del gioiello.

POV'S NICCOLÒ

Da qualche giorno ho finito il mio secondo tour e solo ieri sono tornato a Roma,nella mia bellissima città illuminata da tutte quelle luci colorate.
Oggi finalmente andrò nella mia casa dove Federica e spugna mi aspettano da mesi e non vedo l'ora di rivederli.

Parcheggiai la macchina e subito corrsi verso la porta di casa,la aprii e un ondata di calore mi invase il corpo,insieme ad esso anche il profumo di Federica che tanto amavo e che tanto mi era mancato.
Vidi Federica sul divano,con le gambe coperte da un plaid,un maglioncino nero,i capelli sciolti,gli occhiali da vista e della cioccolata calda tra le mani mentre spugna era accucciato ai suoi piedi come se volesse proteggerla da qualunque cosa: era il quadro perfetto che ritraeva la mia felicità.
《Ciao amore》dissi posando le chiavi e dirigermi da lei con un sorriso a trentadue denti,spugna subito si alzò impedendomi di raggiungere la mia ragazza iniziando a salutarmi addosso.
Spesi un po'di tempo con lui e poi tornai verso la ragazza sul divano,mi porsi in avanti per baciarla e dopo andai a farmi una doccia.

《che mi racconti?》chiesi sedendomi al suo fianco,mi guardò e mi scrutò con i suoi occhi blu 《ieri sono stato da mia mamma e abbiamo deciso che la vigilia la passiamo dai miei mentre natale con la tua famiglia,a capodanno invece stavo pensando di passarlo con i nostri amici》dissi subito senza nemmeno lasciarle il tempo di parlare, sospirò 《niccolò io devo parlarti...》disse senza smettere di guardarmi 《vuoi fare il contrario? No perché non c'è problema》risposi, scosse la testa in modo negativo 《no niccolò,il problema è un altro》disse passandosi le mani sulla faccia struccata e a parer mio bellissima《dimmi allora》la incitai a parlare mentre andavo a prendermi un bicchiere d'acqua in cucina 《io credo sia meglio finirla qui》quelle parole mi bloccarono, l'acqua che stavo versando uscì dal bicchiere e qualcosa dentro di me stava iniziando a non funzionare molto bene,stava iniziando a rompersi.
Posai la bottiglia ormai quasi vuota e mi girai lentamente verso di lei,mi tremavano le gambe 《come scusa?》chiesi,avevo capito benissimo speravo soltanto fosse uno stupido scherzo di cattivo gusto 《Posso assicurati che non smetterò mai di volerti bene e di sperare che tu sia felice. Posso assicurarti che ti auguro il meglio,posso assicurarti che ti penserò spesso e che ripenserò ai nostri momenti felici insieme ma non voglio essere più qui per te,non voglio più farmi in quattro per te e non ricevere nulla in cambio e per quanto le tue chiacchere sul "ci sono per te" fossero belle erano i fatti a mancarmi. Ho notato che devo elemosinare per avere le tue attenzioni,per essere considerata...non giudicarmi egoista se vado via, troppe volte tu non c'eri. Troppe volte eravamo solo io e la speranza che tu capissi. Magari adesso con il tempo capirai che io ero li per te anche quando non lo meritavi. E hai commesso l'errore di darlo per scontato》ogni parola che usciva dalla sua bocca era una pugnalata al petto 《federica cosa stai dicendo?》la voce mi tremava 《niccolò io sono rimasta in queste mura mentre tu giravi l'Italia,ti ho aspettato ogni giorno sperando che magari saresti venuto anche solo per salutarmi,non posso continuare a mantenere una relazione tramite whatsapp》spiegò 《quindi è finita?》chiesi cercando di mantenere le lacrime 《si nico》rispose andando nella nostra stanza iniziando a portarsi via tutte le cose mentre mi guardava con quegli occhi che mi lanciavano ricordi, distolsi lo sguardo.
La accompagnai alla porta 《e spugna?》domandai forse per cercare di averla ancora un altro po'con me 《quando sarai impegnato con il lavoro puoi portarmelo,sai dove abito》disse semplicemente,stava per andarsene ma la fermai 《federica》la richiamai 《si?》disse voltandosi ancora una volta verso di me 《sei la persona che ho amato di più in tutta la mia vita che non è molto visto che ho ventidue anni però lo sarai anche quando ne avrò settanta》dissi guardandola profondamente 《anche tu niccolò》disse prima di andarsene per sempre.
Forse doveva proprio andare così,come se perderci fosse una tappa obbligatoria della nostra vita e magari un giorno, chissà,avremo un nuovo inizio,tutto nostro, più maturo,con un finale diverso e un sacco di felicità in più.

Chiusi la porta alle mie spalle e subito scoppiai in un pianto liberatorio, l'avevo persa,avevo perso la persona che più amavo nella mia vita,avevo perso la mia certezza, l'unica forza che aveva è andata via.
Tutta la notte l'ho passata ad aspettarla nelle lacrime,ho sperato che tutto potesse cambiare anche se tutto era già cambiato.
Ci si affeziona ad una persona,poi se ne va e la tua vita non è più la stessa. Non mi manca solo lei,mi manca il profumo,le parole,i vuoti.
Ogni addio ha un sapore diverso,il suo sa di lacrime,fragole e sogni.

[Federica]

Sei rimasta anche se faceva male,sei andata via anche se mi vuoi ancora e io lo so.
Ti amo,non dimenticarlo mai.

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Dove i sogni non hanno fine.|| A.M/N.M Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora