LEVI POVSono le 24:00, la riunione è appena finita e mentre tutti si stanno ritirando nelle loro stanze, richiamo l'attenzione di Erwin, spiegando il motivo della mia preoccupazione.
Lui dal canto suo mi fa capire che finché non possedendo delle prove concrete non possiamo agire in alcun modo, possiamo solo stare attenti e prevenuti sulle situazioni come con la sistemazione dei mocciosi nelle stanze.
Saluto Erwin e mi dirigo alla reception per farmi consegnare una copia della chiave, nel mentre che la mia mente è sommersa dai pensieri di frustrazione. Cavolo non poter fare niente mi manda fuori di testa!
Mentre il ragazzo mi sta per consegnare la chiave percepisco un forte rumore, come se qualcosa fosse andato in frantumi.
I miei occhi si sgranano intuendo da dove probabilmente arriva quel brutto suono.
Spaventato, afferro subito le chiave e inizio a correre verso la mia stanza.
Entro ma lei non è c'è, mi guardo intorno ma niente. Dove sei mocciosa? Sento dei lamenti provenire dal bagno.
La chiamo, ripendogli più volte di aprire la porta notando che è chiusa a chiave ma non risponde.
Ad un certo punto non resisto più, ho perso la pazienza e con forza sfondo la porta.
Sangue, Sangue e ancora sangue, oltre a uno specchio rotto e alla mocciosa seduta per terra, questo è quello che vedo. Che cosa hai fatto???
La scena mi paralizza sul posto, ma allo stesso tempo sono tremendamente arrabbiato con lei, soprattutto quando noto un frammento dello specchio tra le sue mani. Perché?
LEVI: MOCCIOSA MA COSA TI È SALTATO IN MENTE!
Mi avvicino, ma non sembra essersi accorta di me, sembra svenuta anche se in realtà e ancora cosciente mentre io sono sempre più spaventato.
La abbraccio forte cercando di non piangere e togliendole dalle mani quel pezzo di specchio, buttandolo con cattiveria non so dove.
Mi attivo prendendo ago, filo e disinfettante, dal mio Medikit.
inizio a mettere i punti prima che perda troppo sangue! Il silenzio creatosi è snervante!
Appena finisco le fascio le braccia e successivamente la prendo in braccio portandola su una sedia vicino al letto, privandola dei vestiti sporchi di sangue per metterle una mia maglietta pulita.
La trasporto sul letto guardandola con un'espressione triste ma finalmente pacata, e mentre lei dorme io torno in bagno per pulire lo schifo lasciato sul pavimento, o almeno questo era la mia idea iniziale, visto che una volta varcata la soglia vengo bombardato da tanti pensieri riguardati anche il mio passato, crollando in un pianto silenzioso e disperato.
Perché di nuovo? Com'è potuto accadere???
Dai amico, sei arrivato in tempo, l'hai salvata, è tutto apposto!
E se ci ritenta? E se io non sarò presente? Come quella volta!
TESTA DI CAVOLO! NON È COLPA TUA,
Si invece, perché potevo salvarlo, anzi dovevo salvarlo e non l'ho fatto!
OH PIETÀ! BASTA! REAGISCI, LASCIA IL PASSATO, PENSA AL PRESENTE, NON LASCIARE PIÙ LA MOCCIOSA E ANDRÀ TUTTO BENE!
Mi convinco della situazione mentre mi rialzo regolarizzando i respiri e iniziando a pulire.
T\N POV
STAI LEGGENDO
COMPAGNI DI STANZA {LevixReader} [IN CORSO]
FanficT\N T\C ha 18 anni, è una studentessa molto timida, per questo non ha molti amici, a parte alcune persone fidate che frequentano la sua stessa scuola ovvero il liceo "Mitras" tra i quali c'è Eren, il suo migliore amico. Infine è una ragazza apparent...