Capitolo 7

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Cameron's pov

Dopo un'ora che Jo e Hayes sono arrivati a casa ci rilassiamo più o meno tutti.

Jocelyn è ancora scossa per la morte della signora Morrison, mentre il signor Grier se ne è andato qualche minuto fa.

Hayes resterà qui per un po', almeno finché non si risolve questo problema. Ogni volta che penso al fatto che io e Jo siamo gli unici a conoscere entrambi mi sale l'ansia.
Sono preoccupato per mia moglie e mia figlia.

Scuoto la testa per scacciare il pensiero e mi concentro su quello che stanno facendo gli altri.
Hayes sta facendo zapping tra i canali, Jo sta giocando con Avery di fianco a suo fratello.

Sto per raggiungere mia moglie sul divano, quando qualcuno suona al campanello. Io e Jocelyn ci guardiamo, come per chiederci silenziosamente chi può essere.

Hayes, senza dire niente, mette un braccio intorno le spalle di Jocelyn come per proteggerla ed io sorrido.

Se mi succedesse qualcosa almeno so che Jo ed Avery sono al sicuro con Hayes.

Il cuore mi batte forte quando sto per aprire la porta e mi accorgo che la mia mano, a contatto con il pomello della porta, è sudata.

Faccio un sospiro di sollievo quando vedo i poliziotti. Probabilmente vorranno chiederci qualcosa per la morte della signora Morrison.

«Cameron Dallas?» Chiede uno di loro, senza neanche aspettare che io parlassi.

Sono in quattro. «Sí, sono io.»

Quello più vicino a me si schiarisce la voce prima di parlare. «Sei sotto arresto per omicidio.»

«Che cosa?!» Quello a parlare non sono io, anche se è quello che sto pensando. Arrestato per omicidio? Io sono innocente.

Quando mi giro, trovo Jocelyn dietro di me, con le lacrime agli occhi.

Punta un dito contro il poliziotto che mi sta per arrestare. «Lui è innocente! Non ha fatto niente, non potete arrestarlo!»

«Signorina Dallas.» L'unica donna poliziotto del gruppo prende parola verso mia moglie. Io rimango pietrificato, non riesco né a muovermi né a parlare. «Capiamo che può sentirsi frustata in questo momento ma-»

Jocelyn la interrompe urlando. «Frustata? Io mi sento frustata?! Lei sta arrestando mio marito per degli omicidi che non ha commesso!»

«Le prove nella sua macchina mostrano il contrario.» Il poliziotto infondo mostra una foto.

Riconosco subito l'interno della mia macchina. Ci metto qualche secondo, invece, a riconoscere un'indumento bianco con macchie rosse.

Mi correggo subito: non sono macchie rosse, è sangue. Sono macchie di sangue.

Deglutisco a fatica e sento l'aria mancarmi.

Jocelyn non dice più niente, si limita a guardare con gli occhi sbarrati la foto, completamente pietrificata come me.

«Deve esserci un errore.» Riesco a prendere parola. «Io non ho ucciso nessuno.»

Il poliziotto che mi ha detto che sono sotto arresto scuote la testa e si avvicina.
Mi gira, non tanto civilmente, verso il muro e mi mette le manette ai polsi.

Come se non bastasse Avery inizia a piangere e chiamarmi, con la sua vocina flebile, come se sentisse che sono nei guai.

Ancora girato verso il muro, sento Hayes cercare di calmarla e alla fine la porta in camera sua.

Ti odio Cameron Dallas 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora