Capitolo 16

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Cameron's pov

Nessuno parla durante la riunione per circa dieci minuti, dopo l'avvertimento di Brent.
Io continuo a stringere la mano a Jocelyn, e lei continua a stare davanti a me come uno scudo.

Mi viene l'improvvisa voglia di girarla e stringerla a me e baciarla, ma so che non è né il momento né il luogo adatto.

Alla fine Brent sospira, come se fosse combattuto. Ci stiamo continuando a guardare tutti in cagnesco.

Nash e Hayes guardano male Matthew e Jack G., mentre gli altri restano nel silenzio più totale, a guardare la scena.
Jocelyn è davanti a me, rigida come una corda di violino.
So che se potesse incenerirebbe con lo sguardo -ed intendo letteralmente- Jack.

«Vi ho riunito qui per un motivo importante.» Brent si schiarisce la voce ed io ho la sensazione che non mi piacerà per niente quello che dirà. È dà un po' che sto ricevendo solo brutte notizie, non dovrei neanche sorprendermi.

«Ma non mi dire.» Jack alza gli occhi al cielo, ma Shawn gli dà una gomitata nelle costole, ammutolendolo.

«Brent, stai mettendo ansia.» Madeline interviene, dicendo quello che stiamo pensando tutto. «Dillo e basta.»

Brent fa un altro respiro pesante. Ispira, espira, ispira, espira, e poi sgancia la bomba.
«Cameron non farà più parte dei Magcon.»

«Che cosa?!» A parlare non sono io, bensì Jocelyn. Io sono immobile, con gli occhi sbarrati, una di quelle statue di marmo perfettamente scolpite.

Niente più Magcon. Perché io?

«È una decisione dura, per me, ragazzi ma-» Brent non può continuare, perché Jocelyn avanza verso di lui velocemente.

Gli sta per saltare addosso, ma Taylor riesce ad afferrarla per la vita in tempo. Nonostante ciò, lei continua a dimenarsi ed urlare contro Brent. «Io ti distruggo! Ti distruggo, tu non puoi fargli questo! Non puoi brutto stronzo!»

Brent fa un passo indietro, ma ha la faccia completamente neutra. Se non lo conoscessi penserei che non se ne frega niente.

«Calmati, Jo.» Nash va vicino a sua sorella, sussurrandole qualcosa all'orecchio. Mia moglie scuote la testa e poi si calma, serrando le labbra e smettendo di dimenarsi. Taylor la lascia all'istante.

«Perché?» Intervengo, parlando per la prima volta da quando Brent mi ha praticamente licenziato. No, leviamo il praticamente.

«È una situazione complicata, Cameron.» Brent ha la voce ridotta in un sussurro. «Ti ho visto crescere, metter su famiglia, diventare un uomo. Sei come un figlio per me, ma i social sono contro di te e questo non fa bene ai Magcon, né a te. Potrai ritornare se e quando il processo andrà bene e quando smetterete di essere gli uni contro gli altri tra di voi.»

Vorrei dirgli che non ho neanche sfiorato Jack, ma le parole non escono dalla bocca. Ha ragione a salvare gli altri, io sono rovinato lo stesso, ma almeno può salvare loro.

Annuisco e, senza dire una parola, esco dalla stanza.
Mi sento soffocare e neppure quando apro la porta ed esco in corridoio mi sento meglio.
Il mio è un malessere interiore, che non se ne andrà per un po'.

«Cameron!» Quando mi giro, trovo Jocelyn correre verso di me. Non mi sono accorto di aver camminato così velocemente, ma quando mi fermo sono già davanti agli ascensori e Jo ha il fiatone.

«Jo.» Dico e suona strano non chiamarla piccola. In genere la chiamo Jo solo quando sto parlando con lei, nel senso che c'è una frase prima o dopo, ma mai per chiamarla.

Ti odio Cameron Dallas 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora