Capitolo 13

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Jocelyn's pov

Io e Cameron non ci rivolgiamo la parola per il resto della serata, neanche quando tornano Nash, Sierra ed Hayes.

Il mio fratellino non si accorge della tensione che c'è nell'aria durante la cena, dato che è troppo impegnato a guardare il suo telefonino.
Ma, dal sorriso che fa, capisco che l'appuntamento è andato bene e non potrei esserne più felice. Si merita una persona che l'apprezzi, che lo ami per quello che è.

Io e Sierra stiamo comodamente sedute sul divano, guardando un film degli anni '80 e ogni tanto indichiamo attori che ci piacciono.

Non ho idea di che cosa stia facendo Cameron, e poco mi interessa.
Okay, non è vero, mi interessa molto, ma sono troppo orgogliosa per dirlo. Dopo tutte le cose orribili che mi ha detto voglio fingere almeno per una sera che non mi importi.

«Jo...» Sierra Sussurra, probabilmente per non farsi sentire. «Cos'è successo prima?»

Scuoto la testa, perché non ho voglia di parlarne. Significherebbe ripetere tutto ciò che Cameron mi ha detto. Significherebbe riviverlo, renderlo più reale.
Alla fine dico solo: «tuo fratello è uno stronzo», che non è del tutto sbagliato.

Mentre sta per dire qualcosa, ma so già dallo sguardo che non mi dirà che ho torno, una presenza maschile entra nella stanza.
Quando giro la testa nella sua direzione, mi rendo conto che è proprio mio marito.

Marito. Fa ancora strano dirlo.

«Jocelyn.» Si schiarisce la voce lui. Mi prendo un attimo per osservarlo mentre lui cerca le parole giuste.
Ha dei pantaloni della tuta grigia ed una maglietta nera attillata, che lascia intravedere i muscoli. I capelli castani sono spettinati e bagnati, segno che è appena uscito dalla doccia.

Trattengo un sorriso: non vuole mai usare il phon, perché dice che gli dà fastidio e gonfia i capelli.

«Possiamo parlare?» La sua voce mi riporta alla realtà, scrutandomi per vedere qualche tipo di mia reazione.

Ma in questo momento non provo assolutamente niente, solo dolore e voglia di farmi piccola piccola per non dovergli parlare.
So che è un comportamento immaturo, ma non ho la testa per essere insultata di nuovo.

Conosco Cameron: anche se parte con l'intento di chiedere scusa è ancora scosso e nervoso, e c'è il 99% delle possibilità che litigheremo di nuovo.

Non voglio dirgli di no, però, e quando sto per dirgli che ho solo cinque minuti, sentiamo bussare al campanello.

Chiudo la bocca e Hayes si precipita a vedere chi è. Intanto dentro di me inizia a salire l'ansia e noto che siamo tutti molto preoccupati.

Mio fratello sorride, scrollando le spalle. «È Jack, lo faccio entrare.»

E mentre io dico: «No!» alzandomi dal divano e gridando, Hayes apre.

Jack crede a quello che si dice e, dal fatto che Brent mi ha chiamato, significa che le sue intenzioni non sono per nulla pacifiche.

Appena entra in salotto ci metto qualche secondo a riconoscerlo. Non sembra lui: ha delle profonde occhiaie, gli occhi rossi ed una barba folta. Da quanto tempo non se la fa?

«Tu!» Urla guardando Cameron e, prima che me ne renda conto, gli ha dato un pugno sul naso.

Sierra si alza dal divano e mi prende per un braccio, facendomi indietreggiare, mentre io chiamo Cameron, anche se non so perché.
Lo distraggo solamente facendo così, ma ci penso soltanto dopo.

Cameron, colto alla sprovvista, non reagisce e Jack lo scaraventa a terra. Sierra chiama i miei fratelli in cerca di aiuto, mentre io scoppio in un pianto isterico.

Jack inizia a dare numerosi pugni sul viso di Cameron e, quando mi faccio avanti, decisa a fermarlo, sento Nash abbracciarmi per stopparmi e Hayes entra nel mio campo visivo.

Prende Jack per un braccio e prova ad allontanarlo da Cameron, ma non ci riesce e si guadagna una gomitata nello stomaco.

Il mio fratellino fa una smorfia di dolore e poi, guardando Nash, gli dice qualcosa che non riesco a sentire.
Ho le orecchie che fischiano e la vista appannata dalle lacrime.

«Basta!» Mi sento gridare ad un certo punto, mentre Nash si allontana da me e va verso Jack. «Basta, lo ucciderai!»

Hayes e Nashy riescono a sollevare Jack, con poca delicatezza lo fanno arretrare di alcuni metri mentre io mi accovaccio di fianco a Cameron.

Ha la faccia gonfia e quasi interamente coperta di sangue e per un momento mi viene la nausea. Sembra un cadavere.

Ma poi i suoi occhi incontrano i miei e, anche se con un po' di difficoltà, sbatte le palpebre.

«Cam...» Riesco a sussurrare, sfiorandogli la guancia. «Perché non hai reagito?»

«È...» Fatica a parlare, così mi avvicino un altro po', in modo che sussurri solo. «È come un... fratello per... me.»

Non posso credere che Jack l'abbia ridotto in questo stato. Hayes e Nash ci hanno messo un paio di minuti per venire, ma quanto lo ha colpito forte per ridurlo in questo stato, in soli cinque minuti?

Mi giro, furiosa e con le lacrime secche sulle guance, verso Jack.
Ha lo sguardo nel vuoto, mentre divincola le braccia per sottrarsi alla presa dei miei fratelli.
Ma Nash e Hay non mollano, guardandolo con astio.

Riporto lo sguardo su Cameron, che chiude gli occhi.
Già era indebolito da questi giorni in prigione, dalla stanchezza e tutto quanto, una rissa con uno dei suoi migliori amici era l'ultima cosa di cui aveva bisogno.

«Chiama un'ambulanza.» Sussurro a Sierra, che annuisce e corre a prendere il telefono.

Io prendo Cameron per le spalle e gli faccio poggiare la testa sulle mie gambe, mentre gli accarezzo i capelli. Sono ancora gocciolanti e profumati.

Oggi doveva essere un bel giorno, mentre invece adesso è una delle giornate peggiori della mia vita. Questo periodo è incubo da cui cerco sempre di svegliarmi, ma puntualmente scopro che è reale.

Sierra ritorna dopo qualche minuto in soggiorno, io ho controllato il respiro di Cameron circa sei volte. Respira e sta bene.

«L'ambulanza sta arrivando.» Annuncia la mia migliore amica e annuisco in risposta.

Hayes e Nash accompagnano Jack a casa, dopo aver litigato per non so quanto. So solo che le cose vanno da male in peggio e che non ho smesso di piangere.

Sierra si viene a sedere di fianco a me e restiamo così per un po', sedute vicino, mentre aspettiamo l'ambulanza con Cameron svenuto difronte a noi.

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Grazie ancora a chi ha votato. Lo apprezzo veramente molto e mi fa davvero piacere.
-sil 💗

Ti odio Cameron Dallas 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora