Capitolo 32

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Jocelyn's pov

Due giorni dopo mi dimettono dall'ospedale. Principalmente mi hanno tenuto solo perché ero debole e traumatizzata, ma già dalla prima notte passata in ospedale mi sento molto meglio.

Oggi verranno a casa tutti quanti per festeggiare il mio "ritorno" e anche l'imprigionamento di Liam e Mahogany. Oggi sono usciti i risultati dal tribunale e sono stati dichiarati colpevoli. Sinceramente sono contenta che paghino per quello che hanno fatto.

«Hey.» Cam, con Avery in braccio, si allunga per lasciarmi un bacio sulla guancia. Gli sorrido.

Ho pianto di gioia quando ho visto Avery, stamattina. L'ho stretta per una mezz'ora abbondante e non ho smesso di piangere finché Cameron non mi ha abbracciato e consolato.

Dopo oggi mi sentirò al sicuro, spero, e la vicenda di Liam sarà completamente chiusa. Un po' perché oggi è stato arrestato e un po' perché oggi ho intenzione di dire a tutti la verità.

Ogni volta che ci provavo in ospedale tutti mi dicevano che ne avremo parlato dopo, e che in quel momento dovevo riposare. La cosa mi ha irritato un po', ma infondo sapevo che avevano ragione.

Mentre oggi niente mi fermerà di dire a tutti cosa mi è successo.

«Eccoli.» Dice Sierra, che era seduta sul divano, quando gli altri bussano. Ci saranno tutti, compresi i miei genitori e quelli di Cam.

«Sei nervosa?» Mi chiede quest'ultimo, prendendomi la mano e tracciando sul mio palmo, con il pollice, dei cerchi regolari.

Scuoto la testa. «No.» Dico poi. «Infondo devo solo dire la verità.»

Cam è al corrente del fatto che oggi voglio parlarne con gli altri. A lui ho già anticipato qualcosa, ma non ho mai detto, ad esempio, sull'assassinio di Jack.

Quando andiamo in salotto abbraccio ogni singola persona, persino il padre di Cameron.
Fino a tre giorni fa ero convinta che non avrei mai più visto nessuno di loro, ed è rassicurante sapere che li vedrò tutti i giorni per ancora tanto tempo.

«Grazie di essere venuti.» Sorrido a tutti, soffermandomi un po' di più su Madeline, che abbraccio una seconda volta.

«Come ti senti?» Chiede intanto Taylor, aggiustandosi la sua bandana, tanto per cambiare. Oggi è di un colore strano, un misto tra il verde e l'azzurro. Un verde acqua scuro, più o meno.

«Bene.» Accenno un sorriso. «Perché non ci sediamo tutti e chiariamo alcuni fatti?»

«Solo se tu sei pronta.» Interviene Matthew con tono dolce e premuroso. «Se non te la senti non c'è nessun problema, Jo.»

Faccio segno di no con la testa. «Sono pronta e voglio farlo. Voglio levarmi questo peso e lasciare alle spalle questa storia.»

Mio padre mi stringe una spalla. «Siamo così orgogliosi di te, Jocelyn.»

Poggio la mano sulla sua e la stringo leggermente, poi andiamo sul serio tutti in soggiorno. I bambini sono nella stanza affianco, in modo da poter parlare senza pianti in sottofondo.

Io, Maddy, Sierra, Gina e mia madre ci sediamo sul divano. Mio padre e Dan sulle poltrone, Matthew sul poggia piedi, Jack sul bracciolo della poltrona e così fa anche Cameron, solo del bracciolo del divano, quindi me lo trovo praticamente di fianco. Gli altri si mettono a gambe crociate a terra.

Per qualche minuto nella stanza c'è solo il silenzio assoluto, ed io mi concentro sulle risate dei bambini nella stanza accanto. Colin è abbastanza grande e probabilmente sta facendo ridere sua sorella e mia figlia.

Poi mi schiarisco la voce, mi ripeto di essere coraggiosa, e finalmente inizio a parlare. «Sappiamo tutti come e quando mi hanno rapita. Okay, forse esattamente come voi non lo sapete. Sono entrata qui con Mahogany e lei mi ha chiesto un bicchier d'acqua, così glielo sono andata a prendere. Intanto lei ha aperto la porta a Liam, con cui era d'accordo.»

Faccio un respiro profondo. «Mi hanno messo un sacco in testa e mi hanno fatto svenire. Quando mi sono risvegliata ero in una stanza ed ero bloccata al muro con una catena. Mahogany è entrata quasi subito, mentre Liam dopo un po'. All'inizio non ho spicciato parola, poi ha iniziato a minacciarvi.»

Mi scappano alcune lacrime dagli occhi e Cameron allunga la mano per stringere la mia. «Ha detto che se non facevo come voleva lui avrebbe fatto male a Avery.» Stringo più forte la mano, chiudendo per un attimo gli occhi. «È poi ha nominato Jack.»

«Jack J.?» Esclama sorpreso Hayes, rizzando la schiena.

Io annuisco e continuo, con un macigno nel petto. Questa è la parte più dolorosa della storia. «Il piano originale di Liam era di rapirmi il giorno del mio matrimonio.» Mi giro verso Cameron, per vedere la sua reazione: questo non glielo avevo detto.

Cam ha schiena rigida come una corda di violino, e lo sguardo preoccupato. Mi prendo un momento per baciargli la mano, come per dire che è tutto apposto. Che io sono qui, con lui.

«Ma,» continuo con un sospiro. «Jack l'ha visto. Gli ha detto di starmi lontano, perché sapeva il male che mi aveva fatto. E Liam aveva paura che ci dicesse che era a New York, così l'ha ucciso.»

Sto piangendo e noto che anche l'altro Jack e altre persone hanno le guance bagnate. L'assassinio di Jack non è servito a nulla. Non c'era un motivo, se non che lui fosse troppo buono.

Ma ho la sensazione che devo continuare, così lo faccio. «Voleva incastrare Cameron, perché secondo lui sarebbe stato più facile rapirmi. Mahogany invece era sua cugina. L'ha aiutato per tutto. Era lei che mi scortava in bagno e che mi dava il cibo.»

«Se la vedo-» Maddy inizia ad alzarsi le maniche della maglietta con fare teatrale, ma smette quando Sierra le dà una gomitata nelle costole.

Sorrido a entrambe. «Liam non mi ha fatto niente, o almeno fino all'ultimo giorno. Mahogany aveva lasciato il cellulare acceso e la polizia ci aveva rintracciato.»

Dallo sguardo che mi rivolgono Nash, Hayes e Sierra, capisco che già lo sapevano. Cam annuisce, confermando tutto.

Stringo ancora più forte la sua mano. «Quando Liam ha capito che la polizia stava arrivando è corso nella stanza dove ero rinchiusa. Prima però aveva detto a Mahogany che ce ne saremmo andati e... e l'ha accoltellata. Fortunatamente era buio e non ho visto molto.»

I bambini hanno smesso di ridere nell'altra stanza e quando mi fermo per prendere fiato c'è solo silenzio. «Ha provato a... ha provato a... appena Mahogany é uscita.»

Non ce la faccio a dire la parola. È peggio della morte, sarei stata per sempre infedele a Cameron.

«Hey.» Sussurra di nuovo lui, dandomi un bacio sulla tempia. «È finita, sei al sicuro. Non pensarci più, okay?».

«Okay.» Bisbiglio, facendomi abbracciare da lui.

Se non sono casa le sue braccia, allora non ho idea di che cosa è.

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-sil 💗

Ti odio Cameron Dallas 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora