Nota d'autore
In questo capitolo ho inserito una scena che si rifa' chiaramente a un'episodio del "Signore degli Anelli".Vediamo quanti di voi scoprono qual'e'.Cmq e facilissimo ;P
Avevamo fatto gli ultimi 300 metri a fari spenti per non far intercettare la Jeep di Tony dagli scagnozzi di Scacco matto.
Durante il tragitto non avevamo potuto fare a meno di osservare il continuo e inesorabile peggioramento delle condizioni della popolazione a causa del black out.
Parecchi disperati si erano riuniti in branchi che ci guardavano con aria stupita al nostro passaggio.Solo lo sfoggio delle nostre armi li fermava dall'assaltarci.
Molti falo' erano accesi ai margini delle strade e su alcuni arrostivano allo spiedo cose che forse era meglio che rimanevano sconosciuti alla nostra coscienza.
Per fortuna eravamo armati di tutto punto.
Erik mi aveva dato prova della sua bravura con le pistole.
Le sue preferite erano le Desert Eagle.
Rocchino ci aveva invitato nel suo giardino.Poi mi aveva chiesto se avevo delle monete.
Io avevo frugato in tasca e avevo tirato fuori un 50 cent, e un euro.
Rocchino mi aveva invitato a lanciarle in aria il piu' alto possibile.
Lo avevo fatto.Mentre le monete proseguivano nella loro parabola aerea avevo sentito due spari in rapida successione.Erano partiti dalle Desert Eagle,le pistole semi-automatiche di Erik.
Ci avevamo messo un po' a recuperare le monete.Con mia grande meraviglia avevano entrambe un buco quasi perfetto al centro.
Senza dubbio la mira e la precisione di Erik con quelle armi eramo indiscusse.
Ero rimasto a bocca aperta per quella prova di abilita',mentre Erik aveva un sorriso da beone stampato sul faccione.
Tony aveva optato per una pistola da assalto che faceva paura,una Socom.
Rock si era munito di due mitragliette Uzi.
Diceva che preferiva la quantita' di fuoco alla qualita'.
Mentre io,consigliato da Don Tommaso, avevo scelto un fucile da assalto ordinario ma letale.AK-47,il famoso Kalasnikov.
Anche se nessuno mi toglieva dalla mente che le nostre migliori armi erano parcheggiate nel cassone della Jeep.I due Dobermann,Thor e Venus che sbavavano silenziosamente pregustando i soffici brandelli di carne che da li a poco avrebbero staccato dagli arti degli scagnozzi di Scacco.
Beh,non volevo essere nei loro panni quando Thor e Venus si sarebbero lanciati all'attacco.
Avevamo fermato la Jeep a una trentina di metri dal tombino che ci avrebbe portato nelle mura del palazzetto dello sport,che era presidiato da una decina di fosche figure che scrutavano con le loro fotocellule ogni movimento sospetto,pronti a fare fuoco su ogni cosa che si avvicinasse troppo.
<< Gabriel,muovi le chiappe.Abbiamo pochi secondi per arrivare al tombino e infilarci nelle fogne.Non vorrei essere scorto dalle sentinelle e diventare un colabrodo per colpa tua.>>Mi esorto' Rock
<<Ok Rock,stavo solo ordinando le idee,anche se ti do' ragione sul fatto di diventare come il formaggio Hemmenthal.Sai,li sotto probabilmente ci aspettano topi grossi come la basilica di San Pietro.Quando vuoi io sono pronto.>>Dissi tenendo stretto il fucile tra le mani.
<<Controlla di aver preso la torcia elettrica,sincerati che il fucile sia carico,se vuoi raccomandati ai tuoi santi protettori e poi datti una mossa.>>
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Solar storm
Science FictionUn mondo apocalittico ferito dalla radioattivita delle centrali nucleari, interi popoli infettati da un misterioso virus che rende ciechi e dalla mancanza di energia elettrica, guerre sanguinarie per accaparrarsi le ultime risorse energetiche e alim...