20 ottobre 2014 primo mese DT.

272 19 8
                                    

Mi ero svegliato con l'odore di cera nelle narici delle candele che accendevamo di sera nella nostra stanza per risparmiare benzina che serviva per i generatori elettrici,ma anche con un'altro odore molto piu'piacevole,quello della pelle di Francesca che dormiva al mio fianco.La coperta era scivolata dal suo corpo e ora rivelava le sue spalle nude e il suo seno morbido che si alzava leggermente a ogni suo respiro.Dopo la rocambolesca fuga dalla tana di Scacco Matto eravamo arrivati al villino di Microchip stanchi,feriti e scossi dagli eventi appena conclusi.

La figlia di Don Tommaso,Camilla, si era presa cura di Erik e di Rock.Quello messo peggio era Erik che aveva una ferita da arma alla spalla che per alcuni giorni si era infettata facendogli alzare la temperatura corporea di molto.La febbre alta lo faceva delirare,parlava di ragni che gli camminavano sul corpo e di strani esseri, meta' uccelli e meta' uomini.Per fortuna Camilla aveva degli antibiotici in casa che aveva somministrato a Erik.I primi giorni sembro' peggiorare, nel delirio della febbre alta.Era stato tra la vita e la morte per alcuni giorni ed eravamo tutti molto preoccupati.Poi una mattina si era svegliato di soprassalto nel suo letto facendo sobbalzare Camilla.La prima cosa che aveva esclamato era stata:Camilla voglio altra nutella,lo so' che quello che ho rubato dalla tua credenza non era l'ultimo vasetto,mehehe.Camilla lo aveva abbracciato non riuscendo a trattenere le lacrime.Dopo una buona mezz'ora di singhiozzi nella spalla di Erik era corsa a dare la buona notizia a tutti noi,non prima di aver portato a Erik un'altro vasetto di nutella che era comparso magicamente nelle sue mani dopo una visita alla cantina.

Rock se l'era cavata con un paio di bernoccoli e qualche livido al viso.Probabilmente aveva preso anche un colpo alla gamba perche' per alcuni giorni camminava zoppicando.Alla notizia della guarigione del fratello aveva festeggiato facendoci conoscere la sua nuova fidanzata,Samantha.Una ragazza dell'est di corporatura minuta ma bella formosa che si era presentata alla cena a casa di Don Tommaso con piu' trucco che vestiti.Da quello che asseriva Rock l'aveva conosciuta dal fornaio nella strada di fronte al comprensorio prima del disastro della tempesta solare.Diceva che il modo di mettere lo sfilatino nel sacchetto e di consegnarglielo lo aveva colpito in modo particolare.Io sospettavo che Samantha si occupava di ben altri sfilatini ma tenni questa mia riflessione per me.

Quello che stava messo peggio psicologicamente era Tony.La mancanza del suo compagno Gerry si faceva ogni giorno piu' pesante.Sul suo umore sembrava incombere un'ombra nera che diventava sempre piu' grande.Era uno strazio vederlo per ore di vedetta nei pressi del cancello sperando di intravedere tra i relitti umani che giravano senza meta per strada la sagoma di Gerry.Credo che il fatto di non avere notizie riguardo al suo compagno era ancora piu' straziante di saperlo morto.In quel caso lo avrebbe potuto piangere mentre la situazione attuale lo lasciava nella terra di mezzo tra la valle di lacrime e il paradiso.Il suo cane Thor era stato ucciso da Roccia.Lo aveva riportato a casa e l'aveva seppellito nel giardinetto del suo villino.L'unica nota lieta era che Venus era riuscita a sopravvivere ed era proprio di pochi giorni fa la notizia che era gravida.Quindi Thor avrebbe avuto una discendenza.Questo evento gli aveva alzato un po' il morale.Lo avevamo visto sorridere dopo settimane quando ci ha dato la bella notizia.

Per quanto riguardava me e Francesca,dopo la fuga ci eravamo rintanati in casa.Francesca aveva fatto un bagno nella vasca riempita con acqua calda scaldata sui fornelli da campo di Microchip.Io mi ero lavato come potevo nel piccolo bagno della stanza degli ospitiPoi avevo detto che lei poteva stare nella grande stanza da letto dei genitori di Microchip,mentre io sarei stato nella stanza a fianco.Avevamo parlato molto poco per tutta la serata,anche quando ci eravamo seduti a tavola a mangiare della carne in scatola.Lei disse semplicemente:ok. Io pero' leggevo nei suoi occhi parole non dette.Poi mi diressi nella mia stanza e mi distesi nel letto ripensando alla rocambolesca liberazione di Francesca.Lei ritornava sempre nei miei pensieri spezzando il flusso di immagini che riempivano la mia mente.Mi chiesi se non era il caso di bussare alla sua porta per parlargli,poi mi dissi che era meglio lasciare che Francesca si riposasse dopo quello che era stata costretta a subire nella tana di Scacco.Forse domani...

Solar stormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora