Era passata una settimana dal loro ingresso al parco Eden.
Pilone,Gerry,Microchip e Tess,con i loro fidi Hurricane e Golia,erano rimasti al parco sotto consiglio di Davide che fino ad allora gli aveva sconsigliato di rimettersi in viaggio verso Ostia visto che i predoni e i saccheggiatori impazzavano per le strade di Pomezia.Molto meglio restare nel sicuro porto felice del parco Eden.All'inizio Pilone si era opposto.Voleva partire subito per tornare alla sicurezza della casa di Microchip.Davide lo aveva portato tramite una scaletta di ferro nel sedile piu' alto della ruota panoramica ferma che ora veniva utilizzata dalle vedette,poi gli aveva passato un binocolo invitandolo a dare un'occhiata alla zona circostante.Quel che aveva visto Pilone non gli era piaciuto per niente.
C'erano posti di blocco improvvisati un po' ovunque.Bloccavano la strada con veicolo fermi, cassonetti della spazzatura,mobili presi dalle case saccheggiate,pneumatici,alberi abbattutti e tutto quello che trovavano nelle discariche a cielo aperto che erano un po' ovunque ormai.C'erano talmante tanti ratti grassi in giro che si sollazzavno trai rifiuti che per passare da un posto all'altro gli dovevi chiedere il permesso se non volevi essere assalito e fare la fine di un capretto finito in una vasca di Barracuda affamati.Pilone ne aveva visto uno cosi grosso e grasso che oramai invece di camminare sulle zampetti strisciava pancia a terra come un militare in addestramento che passa sotto il filo spinato.
I posti di blocco servivano a fermare le pochissime macchine che ancora circolavano e si avventuravano per le strade insicure.
Proprio mentre osservava con il binocolo aveva visto avvicinarsi a un posto di blocco una vecchia fiat uno,che chissa' come funzionava ancora.Il conducente fiutando il pericolo aveva cercato di forzare il blocco ma era rimasto incastrato tra le lamiere e i trochi d'albero di altre vetture messi li' dai predoni.Era uscito dalla macchina impugnando una pistola.Prima che alzasse il braccio per puntare la pistola, il suo cranio era esploso,crivellato da una marea di colpi partiti dalle ignobili figure appostate dietro al posto di blocco che sembravano non aspettare altro.
Poi uno dei predoni si era avvicinato furtivo all'auto,non prima di aver dato un calcio alle costole al cadavere a terra che giaceva in una grossa pozza di sangue.Dopo un po' aveva sorriso e aveva fatto cenno agli altri di avvicinarsi.Avevano estratto dalla macchina una bambina che poteva avere si e' no l'eta' di Tess e sua madre che gridava disperata ai predoni di lasciare la sua bambina.Quelli con un perfido sorriso sulle labbra avevano legato la bambina e l'avevano portata via con un vecchio camioncino.Poi avevano rivolto le loro attenzioni alla madre che si era accasciata quasi svenuta alla vista del cadavere di suo marito.Un tipo grande e grosso,con una bandana in testa,che doveva essere il capobranco di quella cloaca di umanita', gli aveva dato un forte ceffone,facendola rinveniretra le lacrime.Poi l'aveva presa per il bacino e si era caricato il suo corpo sulle spalle con aria lasciva.La donna non aveva neanche la forza di graffiarlo alla schiena o dargli dei pugni,nei suoi occhi c'era solo rassegnazione e speranza che tutto sarebbe finito presto,magari con la sua morte.Il bestione la porto' dietro a dei cespugli poi gli strappo' gli abiti di dosso e la violento' ripetutamente.Quando fu soddisfatto chiamo' gli altri facendo segni inequivocabili di servirsi a piacimento della povera donna per placare i loro istinti animali.
Pilone sconvolto dalla scena voleva uscire per soccorrerla e per ammazzare quei bastardi.Davide gli mise una mano sulla spalla dicendogli che non potevano fare nulla per salvare lei e la sua bambina.Avrebbero solo messo in pericolo l'intera comunita' del parco.
Pilone aveva scansato la sua mano inorridito dalla calma con cui aveva condannato mamma e figlia.Tremava dalla rabbia di sapere che da solo,o anche con l'aiuto di Gerry, non avava chance contro quel piccolo esercito di demoni cagati fuori dall'inferno.
Scese velocemente la scaletta metallica,rischiando di cadere piu' di una volta.Poi raggiunse una piccola collinetta alberata nel parco e si lascio' cadere ai piedi di un tronco,mentre lacrime di frustrazione gli scendevano lente sulla guancia.
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Solar storm
Science FictionUn mondo apocalittico ferito dalla radioattivita delle centrali nucleari, interi popoli infettati da un misterioso virus che rende ciechi e dalla mancanza di energia elettrica, guerre sanguinarie per accaparrarsi le ultime risorse energetiche e alim...