Erano ormai sette giorni che andavamo in giro a fare scorte di viveri e medicinali.
Tutti i negozi e i supermercati erano stati svuotati dalla popolazione,che dopo un paio di giorni dal black-out aveva iniziato a capire la gravita' della situazione cercando di correre ai ripari e fare scorta di alimentari e generi di prima necessita'.
Dopo appena tre giorni gli scaffali erano vuoti.
I camion che rifornivano i negozi erano fermi per mancanza di carburante.
Le stazioni di servizio carburante erano state prese d'assalto,ma i distributori non funzionavano senza corrente elettrica.Alcuni facinorosi non si erano persi d'animo, avevano scardinato le grate e avevano calato pompe e secchi direttamente nei pozzetti di stoccaggio del combustibile,svuotandoli in poco tempo.
Erano rimaste pochissime macchine in circolazione e ben presto anche quelle si sarebbero fermate per mancanza di carburante.
Si vedevano per strada i primi segni di degrado.
I cassonetti, che non venivano svuotati da giorni,erano strapieni con l'immondizia che aveva invaso le strade,diventando terra incontrastata di ratti grossi come cinghiali.
Parecchi servizi igienici,specie quelli al pianoterra erano strabordati,cosi come alcuni tombini delle fogne,con il risultato che alcune strade erano impraticabili per i rivoli di liquami e per i rifiuti.
Inoltre parecchie automobili erano state lasciate in mezzo alla carreggiata quando avevano finito il carburante e questo non faceva che accentuare la precarieta' della viabilita' stradale.
Alcune strade erano interdette perfino per chi cercava di muoversi a piedi.
I gruppi di vandali e di sciacalli in questo ambiente prosperavano, anche perche' le forze dell'ordine disertavano.
Anche loro avevano una famiglia a cui badare in un momento difficile come questo.
Si vociferava che lo stato stesse per mandare l'esercito per ristabilire l'ordine,ma per adesso nessun militare si vedeva all'orizzonte.
Tutto questo per la gioia dei saccheggiatori che distruggevano e svuotavano ogni negozio alla loro portata.Se trovavano i proprietari a fare da guardia non si facevano scrupoli,lo malmenavano.Se continuavano a fare resistenza si condannavano a morte.
L'istinto animale e brutale di alcuni individui stava prendendo il sopravvento sui civili inermi e disorientati che ancora speravano che tutto si sarebbe ricomposto in pochi giorni.
Una di queste bande aveva requisito a forza il palazzetto dello sport di Ostia e adesso lo usava come quartier generale per stoccare la merce saccheggiata.
Erano ben armati e si facevano chiamare i "custodi".
Chi voleva cibo o vivande si poteva rivolgere a loro,ma doveva pagare a caro prezzo la merce custodita.
Tra l'altro i custodi non accettavano piu' denaro,volevano essere pagati in oro o in preziosi.A loro dire le banconote in quel contesto anarchico erano solo carta straccia.
Inutile dire che il loro capo era Scacco Matto.
L'acqua usciva dai rubinetti a rivoli sempre piu' esigui,quindi le persone incominciavano a razionarla,ma il problema piu' grave era la mancanza di generi alimentari.
C'era qualcuno che aveva finito di gia' le sue esigue scorte e andava a elemosinare cibo a chi ne aveva ancora.
Per quanto tempo questa situazione poteva andare avanti senza degenerare ancor di piu'?Settimane?Mesi?
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Solar storm
Ficção CientíficaUn mondo apocalittico ferito dalla radioattivita delle centrali nucleari, interi popoli infettati da un misterioso virus che rende ciechi e dalla mancanza di energia elettrica, guerre sanguinarie per accaparrarsi le ultime risorse energetiche e alim...