È mattina. Devo prendere il treno. Esiste la paralisi di sonno? Perché penso di averla ora. Non riesco ad alzarmi, ho così tanto sonno che potrei fare invidia alla bella addormentata.
Faccio un enorme sforzo e mi alzo dal letto, vado in bagno e faccio una doccia. Esco e pettino i miei capelli castani lunghi e mossi, prendo la prima cosa che capita e mi vesto. Metto un maglioncino bianco, un paio di jeans e scendo a fare colazione.
"Buongiorno Evie" mi saluta mio padre, occupato a leggere la Gazzetta del Profeta come ogni giorno.
"Buongiorno" rispondo "Alex è ancora a letto?" domando sconvolta, è tardi, dovrebbe essere già pronto.
" si sì puoi andarlo a svegliare?"
"E va bene" rispondo annoiata.
Vado in camera di mio fratello e non trovo nessuno a letto. Non può essere. Non è a casa, e oggi dobbiamo tornare ad Hogwarts. Mi farà fare tardi quell'imbecille.
"Buu" quel cretino di mio fratello è dietro le mie spalle e mi vuole spaventare, ma purtroppo per lui non sono facilmente impressionabile e lo guardo con indifferenza e superiorità.
"È pronta la colazione cretino"
"Arrivo subito"
Era già pronto, quindi facciamo colazione velocemente e partiamo per King's Cross.
Durante il viaggio passo il tempo a leggere e svegliare mio fratello dai suoi piccoli pisolini, ricevendo insulti da parte sua.
Arriviamo alla stazione e vedo tantissimi ragazzi, che come ogni anno, attraversano il muro del binario 9 3/4 non curandosi dei babbani attorno a loro. Attraverso anch'io e finalmente vedo l'Hogwarts Express, mi era mancato così tanto. Tiro un sospiro di sollievo e prendo il biglietto del treno. Improvvisamente passa davanti a me un gruppo di ragazzi, tra i quali noto uno che ha i capelli biondi e gli occhi azzurri, bellissimo.
Cazzo
Dov'è il biglietto?
Eccolo! Devo solo abbassarmi a prenderlo e potrò partire per Hogwarts. Mi abbasso lentamente... una folata di vento lo fa volare. Oh no no no, una sensazione mista tra il panico e l'ansia mi assale e inizio a correre verso il biglietto. Vola sempre più in alto, quasi non lo vedo più... devo trovarlo subito, a costo della vita.
Mi guardo attorno e finalmente vedo che è andato a finire nel cappuccio di un ragazzo. Alto, con i capelli lunghi e castani. Lo rincorro non perdendolo mai di vista, poi lo fermo subito
Si gira e mi guarda dalla testa ai piedi
"Dimmi Lockwood" dice
"Come conosci il mio nome?"
"Quidditch" dice
"Ah giusto.. certo ehm" balbetto un po' suscitando un suo sguardo confuso
"Hai perso qualcosa per caso?" mi chiede. Wow è perspicace.
"Si, hai qualcosa che mi appartiene" rispondo
"Ah e... hai intenzione di dirmi che cosa?" mi chiede. Perché sono così stupida?
"Il mio biglietto è andato a finire in qualche modo nel tuo cappuccio, potresti ridarmelo?" chiedo gentilmente, come è mio solito fare.
"Ehm... fammici pensare.... no" ma che stronzo
"Come scusa? Mi serve, senza non potrò tornare ad Hogwarts" gli spiego sempre gentilmente, anche se la mia pazienza ha un limite e sento che lo sta per superare
"Vieni a prenderlo" dice e inizia a correre. Inizio a rincorrerlo ma non si ferma mai, sono stanca, mi fanno male le gambe. Mi fermo quando sento il treno partire...cazzo cazzo cazzo il treno sta partendo senza di me. Vedo il ragazzo tornare verso di me. Ci guardiamo preoccupati e decidiamo di correre verso l'ultimo vagone. Mi prende la mano e corriamo più veloce del vento.
"Al mio tre saltiamo okay?" grida
"Che cosa? No" rispondo impaurita
"Ti fidi di me?" mi chiede
"Non ti conosco nemmeno"
"Fidati di me"
Accetto e saltiamo sull'ultimo vagone... entriamo e ci ritroviamo nel mio vagone, quello dei Serpeverde.
STAI LEGGENDO
Dark before Dawn🌅
Teen FictionInizia sempre con "non lo sopporto" per poi scoprire che senza di lui non sono niente.