Capitolo 28

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La persona di cui mi fido di più, quella su cui posso sempre contare, la persona che ammiro, la persona che amo... mi ha tradita. È come se mi avessero pugnalato trenta volte al cuore. Fa male, mi fa male il petto, mi fa male tutto. È già un'ora che sto piangendo nella mia camera. Non posso credere che sia andato con un'altra mentre eravamo litigati... e ha anche avuto il coraggio... non solo di guardarmi negli occhi, ma anche di portarmi a letto oggi... che schifo. Pensare che con quelle labbra ha baciato anche... quella troia. La cosa peggiore è che mi ha anche mentito. Non voleva nemmeno dirmelo. Ha preferito guardarmi con pietà per tutto questo tempo?
Che stupida a pensare che lui fosse cambiato... mi sono solo illusa. Accecata dall'amore non ho pensato a stare attenta, non ho pensato e basta. Dovevo sapere che la sua vera persona sarebbe uscita fuori. Che schifo che schifo che schifo. Mi fa schifo. In tutti i modi.
Non voglio avere più niente a che fare con lui. Niente.
Per me è morto, non si deve permettere di parlarmi o non so cosa faccio. Questa volta mi ha davvero deluso.
La porta si apre... è Alizon.
"Perché piangi, Evie?" mi chiede preoccupata.
"Non ne voglio parlare" le dico scontrosa.
"Parlarne fa bene, vediamo se ti posso aiutare"
"Ho detto che non ne voglio parlare, o vuoi che te lo ripeta ancora? Ah ma certo... poi non avrai niente di cui parlare a cena"
"Che stai dicendo? Noi siamo amiche" mi dice offesa.
"Voglio stare da sola"
"Questa è anche camera mia" afferma.
"VATTENE SUBITO ALIZON" la minaccio alzando la bacchetta, facendola cadere a terra dallo spavento, per poi strisciare verso la porta e andarsene. Finalmente, non la sostenevo più.
Devo andare a lezione. Non ho la forza. Ho solo voglia di dormire ora, non mi importano le conseguenze, non posso andare a lezione, non ci riesco. Mi addormento piangendo e salto anche la cena.
Sirius' pov
Sono un tale idiota... la persona che non avrei mai voluto ferire, quella che conta più di tutti per me... sta male per colpa mia. E non posso farle una colpa per avermi lasciato... me lo merito. Non ho mai pianto per una ragazza... mai. Non mi importa se mi vedono tutti. Ho perso la persona che amo di più al mondo.
"Sirius? Che succede?" mi chiede James appena mi vede.
"Evie mi ha lasciato"
"Perché?"
"L'ho tradita" gli racconto tutto quello che è successo.
"L'hai fatta grossa amico" mi dice.
"Lo so. James, lei è tutto per me. E io sono un idiota che non cambierà mai. Lei non merita tutto questo"
"Tu non sei così. Hai avuto un momento di debolezza, tutto qua. Voi vi amate, riuscirete a superare anche questa"
"Ha detto che per lei non esisto più"
"Sai che non è così. Domani le parlerai e le chiederai scusa, non è una che porta rancore, ti perdonerà" mi rassicura.
"Già, spero che tu abbia ragione"
Quanto vorrei consolarla in questo momento... il pensiero che lei stia male per colpa mia mi uccide. Ma non posso rischiare di farla stare ancora peggio, le parlerò domani.
Evie's pov
È mattina, per fortuna da noi il sole non arriva, o avrei avuto seri problemi anche con lui. Oggi è una giornata nera. Nerissima. Come il mio viso, pieno di mascara colato. Ho bisogno di una doccia... gelata.
Esco dalla doccia e mi devo vestire. Stranamente ho voglia di cambiare, non mi va più di mettere i pantaloni... metto la gonna e sbottono un po' di più la camicetta. I capelli li lascio mossi e mi trucco come sempre, aggiungo solo la matita sotto agli occhi. Alle nove ho Pozioni, me la prendo con comodo e cammino verso la classe.
Apro la porta e tutti mi fissano.
"Buongiorno, scusate il ritardo" dico fingendo di essere dispiaciuta.
"Signorina Lockwood, le devo parlare, vada fuori" mi dice il professor Lumacorno. E ora ci vuole solo lui, con le sue lezioni di vita sul perché non bisogna arrivare in ritardo.
"Mi dica"
"Evie... sai quanto ti voglio bene. Ma questa storia dei ritardi deve finire, in più ieri hai mancato due lezioni. Che ti sta succedendo?"
"Niente professore, ieri ho avuto un problema"
"Parlamene, forse posso aiutarti"
"Non penso professore, mi scusi per i ritardi, cercherò di svegliarmi presto la prossima volta"
...
"Bene allora... entriamo" dice, dispiaciuto.
Entriamo e mi siedo vicino a Lucius, che siede da solo, lasciandolo stupito.
"Che c'è?" gli chiedo
"Ti sei seduta vicino a me... hai la febbre?"
"Ahahaha non ho la febbre, ma ho novità. Mio padre mi spedirà l'algabranchia domani"
"Sei un angelo, Evie Lockwood"
"Vedremo" gli dico.
"Evie Lockwood... ma chi sei tu?"
"Cosa intendi? Sono sempre io"
"Oggi sei più arrapante del solito. In più... ti stai comportando da Serpeverde... è strano"
"E allora?"
"È bello"
Gli sorrido e inizio a seguire la lezione.
Evito con tutta me stessa gli sguardi dei Malandrini e di Lily.
Sembra che mi stiano chiamando con lo sguardo. Parlerò con loro dopo, ma senza quella feccia di Sirius.
Mentre usciamo dall'aula Lucius mi da a parlare.
"Dopo ci riuniamo in sala comune, vuoi venire?" mi chiede
"Ho da fare, magari un'altra volta" gli rispondo, devo una spiegazione a Lily.
"Ci conto"
Vedo Lily da lontano insieme a Remus e li raggiungo.
"Ciao ragazzi" li saluto sorridente.
"Evie... ti senti bene?" mi chiede Lily.
"Già, tutto okay?" fa lo stesso Remus.
"Si, perché?"
"Sembri diversa" risponde Lily.
"Sono sempre io... vi devo parlare"
Gli racconto tutto e vedo Remus con un'espressione abbastanza sconvolta, così come Lily.
"Come stai ora? Tutto bene?" mi chiede Lily.
"Non lo so come sto... è un po' difficile da dire"
"Vado subito a parlare con Sirius" dice Remus e corre a parlargli.
"Cambio di look?"
"Si... ti piace?"
"Sei bellissima... ma all'improvviso?"
"Stamattina avevo voglia di cambiare"
"Sei sicura di stare bene?"
"Penso di sì... tra poco abbiamo Erbologia. Andiamo fuori" le dico.
"Aspetta... e Lucius? Siete migliori amici ora?"
"Non so, ultimamente mi sta simpatico"
"Simpatico? Ma..."
"Andiamooo" la trascino via.

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