Capitolo 13

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Sirius? Qualcosa non quadra qui.
Si ferma improvvisamente appena mi vede e non parla per tipo cinque secondi. Imbarazzante.
"Sirius, loro sono Jack, Alex e Evie-"
"Lockwood" la interrompe
"Molto piacere signor Lockwood" tende la mano a mio padre e gliela stringe.
"Ciao Alex" si salutano con una stretta di mano.
"Evie.. ciao" mi saluta freddamente... eppure ieri parlavamo normalmente, senza litigare.
"Ciao Black" rispondo
"Sirius accompagnali nelle loro stanze" gli ordina il padre.
Va di sopra senza dire niente, io e Alex lo seguiamo.
"Alex, amico tu dormirai con me, Evie tu avrai una stanza da sola, lì in fondo" mi guarda a stento, come se mi dovesse evitare. Vorrei tanto sapere il motivo.
"Black, posso parlarti?" mi faccio avanti, devo chiarire un po' di cose.
Si avvicina a me e, dopo che mi sono assicurata che Alex fosse in camera, inizio a parlare.
"Dimmi Lockwood" dice
"Non sapevo che questa fosse casa tua-"
"E io non sapevo che voi veniste qui" dice
"Dovrò sopportarti per due settimane allora" continua, con fare scherzoso
"Vorrai dire evitarmi" gli dico
"Evitarti? Di cosa stai parlando? Regulus sta zitto!" grida al fratellino che non fa altro che urlare.
"Mi stai evitando, credevo che fossimo a posto io e te"
"Noi non saremo mai a posto, sappilo" assume un'espressione seria, come quella del padre, e va in camera. Io. Questo. Ragazzo. Continuo. A. Non. Sopportarlo.
Ma chi lo capisce...
Vado in camera e disfo le valigie.
Mi ha fatto arrabbiare, lo credevo mio amico, invece è un idiota.
Mi appoggio un po' sul letto e sento la porta aprirsi, è Regulus.
"Ciao Regulus"
"Tu sei Evie?"
"Si"
"Il pranzo è pronto, scendi" mi dice con la sua vocina un po' carina un po' irritante, dato che la sto sentendo da mezz'ora.
"Okay" scendo subito, perché ho fame, e trovo tutti a tavola, tranne Alex.
"Dov'è Alex?" chiedo confusa
"Dice che non ha fame" risponde mio padre. Ma questa cosa non può essere possibile. Lui ha sempre fame, non salta mai un pasto. È mio fratello, devo scoprire cos'ha... ma non voglio sembrare maleducata alzandomi da tavola, quindi rimango.
Per pranzo c'è la pasta con crema di zucca e salmone arrostito. Tutto molto buono, nessuno parla.
"Allora, tu e Sirius uscite insieme da tanto?" chiede il padre. Quasi sputo l'acqua che avevo in bocca sentendo la sua domanda.
"Noi... non usciamo insieme" rispondo imbarazzata
"Padre, lei è la ragazza di Remus"
...
mio padre fa una faccia... non doveva scoprirlo così. Lui è molto geloso di me, non gli piace che mi frequenti con i ragazzi e Sirius lo sa. L'ha fatto apposta quel cretino.
"La ragazza di Remus?" ripete mio padre rivolto verso di me.
"Papà, ne parliamo dopo, ora non mi sembra il caso" ...guardo Sirius e mi fa un occhiolino, quando vorrei fargli un bel segno, ma purtroppo non posso.
Finiamo di mangiare in silenzio e aiuto Walburga a sparecchiare.
Finito, mio padre mi scocca uno sguardo del tipo "dobbiamo parlare" e usciamo, ci fermiamo fuori la porta e inizio io.
"Papà, non volevo che lo scoprissi così-" inizio
"Evie, non devi spiegarti, sei cresciuta, hai il diritto di decidere per te stessa. Poi, conosco Lupin, suo figlio è un bravissimo ragazzo" finalmente l'ha capito che non sono più una bambina.
"Grazie papà" lo abbraccio e torno dentro, con un sorriso a trentadue denti per sbattere in faccia a Sirius che ha perso questa volta.
1-0 per Evie

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