"Secondo me avete bisogno di parlare, non è normale che litighiate sempre" mi dice Lily, appena siamo sole, in camera sua.
"Non so cosa ci stia succedendo, insomma, ammetto che ultimamente sono un po' apprensiva ma è perché non so cosa stia succedendo a mio fratello, Sirius che viene attaccato da Remus, non mi sono ancora trasformata, non è colpa mia se mi preoccupano troppe cose"
"Mh... io penso che sia tu a voler preoccuparti così tanto. Tuo fratello è lunatico, e su questo non ci piove; Remus ha fatto un incantesimo alla bottiglia della pozione, così gli ricorda di prenderla; Sirius sta benissimo, era solo una botta leggera; domani inizierai ad allenarti, sei più tranquilla ora?"
"Lily... ho chiesto a Malfoy di spiare mio fratello"
"Che cosa?! Ma sei impazzita? Se lo scoprisse non si fiderebbe più di te, lo sai questo?"
"Si si lo so, ma farò in modo che non mi scopra"
"Io rimango sempre più scioccata dai tuoi pensieri contorti"
Mi metto a ridere.
"Non è divertente, Evie. Tu hai problemi di fiducia, e li devi risolvere. Cioè, ti fidi di Malfoy e non dei tuoi amici? Di tuo fratello?"
"Io mi fido di voi, il problema è che non voglio che vi capiti qualcosa di male, quindi vado in paranoia"
"Per Merlino, Evelyn, devi capire che ogni persona bada a se stessa o non ti vivrai bene quest'anno e proprio quest'anno ce lo dobbiamo godere, perché è il nostro ultimo insieme"
"...hai ragione. Stasera uscirò con Sirius e dimenticherò tutte le mie paranoie stupide"
"Finalmente inizi a ragionare, amica"
"Grazie Lily, ti voglio bene, davvero"
"Anch'io stupida"
Ci abbracciamo e lei continua a guardarmi il collo.
"Ma la collana?" mi chiede.
"L'ho persa"
"Non fare questa faccia, ne ho altre come quella... chi pensi che l'abbia data a Sirius?"
"Davvero? Quindi puoi procurarmene una uguale?"
"Si ma... se ne accorgerà che non è quella. La prima collana aveva un piccolo graffio sulla pietra"
"Non si è nemmeno accorto che non la porto, figurati se si accorge che l'ho sostituita"
Alza le spalle e va a prendere la collana in un cassetto vicino al letto.
Eccola, è perfetta. La metto al collo, la ringrazio e vado a prepararmi per l'uscita.
Mentre cammino verso la mia stanza, vengo fermata dal professor Lumacorno.
"Professore, buonasera" lo saluto con un sorriso.
"Ah buonasera Evie... passato una bella estate?"
"Si signore, e lei?"
"Splendida direi"
...
"Deve... dirmi qualcosa, professore?"
"Ah si sì... domani, prima delle lezioni, passa per il mio ufficio, devo parlarti di alcune cose"
"Professore, di che si tratta?"
"Non è sicuro parlare qui, ci vediamo domani" mi saluta in fretta, appena un mucchio di studenti attraversa il corridoio. Che strano... non abbiamo ancora iniziato le lezioni e già sono nei guai.
Ma stasera non ci voglio pensare, stasera mi concentrerò solo su Sirius e me.
Sto per entrare in camera, ma è chiusa a chiave... e io ho dimenticato la chiave dentro... no.
Busso forte, ma nessuno mi risponde. A quest'ora sono tutti in Sala Comune.
"Alohomora" sussurro alla serratura.
La porta è aperta, entro e guardo l'orologio: l'appuntamento è alle otto, sono le sette e mezzo... devo sbrigarmi. Faccio una doccia, lavo i denti e arriccio i capelli in breve tempo. Sono le otto meno un quarto... ce la faccio a vestirmi. Metto un vestito bordeaux di ciniglia, è il mio preferito.Metto l'eyeliner, il mascara e il burro cacao e sono pronta. Sono le otto, ma... non so nemmeno dove andare.
Aveva detto che era nel castello... ma dove? Forse al settimo piano, ultimamente ci va sempre.
Ora salgo le scale, sono quasi nel corridoio che porta alla Sala Comune dei Corvonero.
Ma... vengo fermata da un movimento strano del muro... sarà sicuramente Sir Nicolas... a lui piace attraversare i muri.
Ma non sembra lui... sembra più una... porta?
Si sta come formando... ma dove porta? No ora sono troppo curiosa. Devo scoprire cosa c'è lì dentro. Apro la porta e... c'è una stanza grandissima con la grata a terra, delle mezze colonne sospese per aria e un camino in fondo alla stanza. È bellissima. Incantevole direi.
"Cos'è questa stanza?" chiedo alla stanza... sperando che compaia qualche scritta.
"Questa... è la stanza delle necessità. Appare solo davanti a chi ne necessita davvero, tu ci sei passata davanti solo una volta... di solito ce ne vogliono tre" è qui. È Sirius.
"Ti stavo cercando... quindi ciò di cui ho davvero bisogno..." dico
"Sono io" risponde, finendo la mia frase.
Corro verso di lui e lo abbraccio, stringendolo forte.
"Scusa" gli sussurro all'orecchio.
"Scusami tu, sono stato paranoico"
"No no... sono io la paranoica, è solo che ci sono alcune cose che mi preoccupano e-"
Mi interrompo da sola.
"Sai cosa? Lasciamo perdere tutto, stasera ci siamo solo io e te" finisco.
"Mi sembra molto allettante... ah, questa volta non ho preparato la cena, non ho portato un tavolo, c'è solo un letto. Ora la decisione sta a te, vuoi che mangiamo o che ci mangiamo?"
"La decisione sta ad entrambe, ma penso che non ci siano dubbi sulla seconda, giusto?" rispondo.
"Ehm... " alza la testa come per pensare.
"...giusto" dice abbassandola.
"Stasera... sei incantevole" mi dice, facendomi arrossire.
"La ringrazio, signor Black"
Mi prende le mani e mi porta sul letto, ma per qualche motivo, quando mi siedo a cavalcioni su di lui non gli salto addosso.
"Che cos'hai?" mi chiede mentre mi accarezza le gambe.
"Voglio che siamo onesti l'un l'altra, quindi d'ora in poi ti voglio dire tutto quello che mi succede. Devi sapere che io mi fido di te"
"Che devi dirmi?" mi chiede baciandomi le mani.
"Allora... ultimamente sono un po' preoccupata. Oltre alla trasformazione, non so che mi stia succedendo, non riesco mai a parlarti. Stamattina sono andata da Malfoy" assume un'espressione contrariata.
"Prima che tu pensi male... ci sono andata perché chiedergli di spiare mio fratello. Lo so che è sbagliato, ma è troppo strano e voglio sapere cosa abbia... è la ragione principale per cui sono nelle nuvole ultimamente. Poi... dobbiamo risolvere questa questione della gelosia, non possiamo continuare così. Abbiamo bisogno di fidarci l'un l'altra"
"Io... ho solo paura di perderti, Lockwood" mi confessa, assumendo uno sguardo colpevole.
"Anch'io, non immagini quanto, ma ho bisogno che tu non dubiti mai di me, me lo puoi promettere questo?"
"Te lo prometto"
"Ti amo, lo sai vero?" gli dico, guardandolo negli occhi.
"Mai quanto me" mi risponde, con sfida.
"Ah si? Dimostramelo" gli inizio a baciare il collo e lui butta la testa indietro... significa che gli piace. Lo spingo a stendersi e sbottono il bottone del vestito dietro la schiena, per poi ritrovarmi a seno nudo. Sirius, con le sue mani delicate me lo toglie e sono nuda, dato che non avevo messo l'intimo. Gli sbottono la camicia e gli inizio a baciare gli addominali, poi mi sposto un po' più in giù e gli sbottono la cintura, insieme alla cerniera del suo jeans e gli abbasso anche i boxer. Lui cerca di alzarsi, ma io lo fermo e lo spingo di nuovo sul letto, provocando una reazione dove non batte il sole. Per tutta la durata del rapporto, mi trovo io sopra di lui e la cosa non gli dispiace, anzi, lo fa eccitare ancora di più e inoltre... mi piace tantissimo.
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Dark before Dawn🌅
Ficção AdolescenteInizia sempre con "non lo sopporto" per poi scoprire che senza di lui non sono niente.