Capitolo 18

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È mattina.
Sono sul divano.
Con Sirius.
Sta ancora dormendo.
Ha un braccio attorno a me. Per una strana ragione... non voglio spostarmi. Non ho più avuto incubi stanotte, vicino a lui.
Gli prendo la mano e la stringo forte a me. Mi fa sentire protetta... una sensazione strana per me... dato che ho sempre dovuto contare solo su di me nella mia vita. Sono fatta così, me la cavo da sola. Ma ora è diverso... vorrei tanto che si svegliasse, per vedere i suoi occhi.
È come se mi avesse letto nella mente... stringe ancora più forte la sua mano alla mia e mi giro dalla sua parte.
"Buongiorno" mi dice con gli occhi semichiusi e la sua voce roca.
"Buongiorno Black"
"Vorrei che fosse sempre così" mi dice con un mezzo sorriso.
"Togliti quel sorrisetto, ho dormito qui perché avevo gli incubi... stop"
"Evie"
"Si?"
"Perché mi hai tenuto la mano tutto il tempo?"
"Non lo so"
"Mhh" sta per riaddormentarsi... è peggio di me.
"No no no, forza alziamoci, dobbiamo fare colazione" dico e mi alzo.
"Che cosa vuoi?" mi chiede
"In questo momento... mi mancano i pancakes di Hogwarts" dico immaginando quei piccoli paradisi nella mia bocca.
"Aspetta" dice. Lo vedo che cerca nella mia dispensa, nel frigo... posa degli ingredienti sul tavolo.
"Che stai facendo?"
"I pancakes" mi risponde...
"Sai cucinare?" chiedo sbalordita.
"Si, me l'ha insegnato mia madre" risponde.
"Okay, io preparo l'impasto, tu ai fornelli" gli dico.
"Agli ordini... questa casa sembra una sauna..." dice e si toglie la maglia del pigiama... wow certo che... rimango incantata.
"Che c'è Lockwood? Mai visto uno bello come me?" ad essere sincera... no ma non gli darò questa soddisfazione.
"Scommetto che Remus non si è mai spogliato davanti a te" oddio... ancora?
"È così?" non rispondo
"Non avete mai fatto-"
"Non sono cose che ti riguardano Black" rispondo arrabbiata.
"Scusa scusa! Non sapevo fossi vergine" già l'ho detto che non lo sopporto?
"Non lo sono... ora possiamo fare i pancakes e basta per favore?" rispondo secca... è una bugia... non l'ho mai fatto con nessuno.
Sembra deluso... non se lo aspettava.
"Non lo sei?" chiede.
"No"
Mentre preparo l'impasto lui accende i fornelli e inizia a fare i pancakes. È davvero bravo... il modo in cui prende la padella e li fa saltare in aria per poi farli ricadere dall'altra parte... impressionante. Lo guardo attentamente, poi mi siedo sulla sedia vicino al tavolo. Mi raggiunge dopo un po' e lo aspetto per mangiarli.
"Mi passi la cioccolata?" gli chiedo gentilmente, ma lui me la passa come senza voglia.
Continuiamo a mangiare i nostri deliziosi pancakes e improvvisamente fa cadere la forchetta nel piatto, facendo un rumore fastidioso.
"Chi è?" all'improvviso?
"Chi è chi?" gli chiedo confusa
"Quello con cui hai..." continua
"Non lo conosci" la butto lì, vediamo se mi lascia perdere dopo.
"Voglio sapere il nome" alza la voce.
"Nessuno! Nessuno, okay? Ti ho mentito, non sono come una delle tue ragazze con cui lo fai nel bagno della scuola o dietro le tribune..."
"E ti sembra una cosa brutta?" mi chiede come sollevato.
"...non lo so, a te piacciono loro. Facili e esperte" gli dico.
"Qualcuno qui è geloso..?" mi dice.
"Io? Gelosa? Di te? Figuriamoci" mai.
"Va bene, allora non ti dispiace se ne invito una qui stasera?" ma uno più stronzo non me lo potevo trovare?
"Vaffanculo" me ne vado, in bagno. Lui bussa ma ho chiuso a chiave la porta. Sono davvero gelosa? O è solo... una cosa passeggera? So solo che la confusione in me sale... sta creando un disastro nella mia testa. So che devo fare. Un'altra doccia fredda... forse mi aiuterà.
Entro nella doccia... com'è che non mi viene di pensare a niente? La sfortuna proprio.
Esco, prendo l'asciugamano e mi copro... quando sento la porta aprirsi... quel figlio di...mhh è riuscito ad aprire la porta... ma io ho solo un'asciugamano addosso... oddio.
"Vattene, non vedi che non ho vestiti addosso?"
"Mhh" fa un sorrisetto malizioso ed entra in bagno... chiudendo la porta a chiave.
"Apri la porta"
"No, noi ora parliamo. Sono stanco di nascondermi, di nascondere quello che provo per te. Ti sei paragonata a quelle ragazze... ma non assomigli minimamente a loro" cerca di aiutare? Sta facendo il contrario.
"No, non intendo quello... tu sei bellissima, la ragazza più bella che io abbia mai incontrato. Ma quello che ti rende diversa da loro è... Evie tu sei gentile... e buona... quando ti guardo io non riesco a trattenermi... perché sei tu.
La smetti di resistermi? Sai che non puoi." si avvicina... questa volta mi lascio trasportare, lo bacio per prima. E questa volta... non mi freno. Mi appoggia dolcemente al muro mentre continua a baciarmi. Scende e arriva al collo... suscitando un gemito da parte mia... non sono mai stata toccata e baciata così. Mi guarda come per chiedermi se può togliermi l'asciugamano... sono pronta? È con lui che lo voglio fare?.....
Al diavolo, me la tolgo io. Mi guarda, incantato... non mi fa per niente sentire a disagio.
"Evie..."
"Mh?"
"Sei la cosa più bella dell'essere vivo"
Mi prende in braccio e mi porta in camera. Continua a lasciarmi baci sulla guancia e sul collo, mentre mi poggia lentamente sul letto.
Sono completamente nuda... e non mi importa.
Si mette su di me. Ci baciamo ancora quando ad un certo punto si ferma.
"Sei sicura di tutto questo? Farà male" mi dice.
"Io ti voglio" gli confesso... si toglie i pantaloni... e anche il resto.
Mi prende le mani e mi accompagna sotto le coperte... poi si mette nuovamente sopra di me...
"Sei pronta?" mi chiede
Annuisco e lo bacio...
Ecco che lui entra in me... piano... come se non volesse rompermi.
Fa male... ma lo posso sopportare... è un male piacevole... non riesco nemmeno ad esprimere a parola come mi fa sentire...
Infine, esce dal mio corpo e si butta sul letto.
Viene verso di me e mi prende la mano per poi portarla sul suo petto. Riesco a sentire il suo cuore battere all'impazzata... è come il mio sta battendo ora... allo stesso ritmo. Ci addormentiamo.
Mezz'ora dopo ci svegliamo... è ancora mattina.
Apro gli occhi... i suoi sono già aperti e mi fissano.
"Sei sveglia"
Mi alzo e gli prendo il viso con una mano... accarezzandolo dolcemente.
"Sei bellissimo" gli dico.
"Tu sei stupenda"
Sorrido.
"Grazie" dico
"Per cosa?"
"Per avermi fatta sentire così"
"Grazie a te, sei stata bravissima"
"Mi ringrazi per essere stata brava?" chiedo confusa.
Si alza e mette il suo viso a un centimetro dal mio.
"Ti ringrazio perché finalmente, dopo tanto tempo, mi hai reso felice" l'ho reso felice... non immagina quanto lui abbia reso felice me.
Lo bacio, le sue labbra hanno un sapore così buono...
"Dovrei andare a farmi una doccia..." dico tra un bacio e un altro... penso che mi sia già uscito il sangue.
"Vai... io ti aspetto qui, non mi muovo"
Mi alzo a malincuore dal letto e vado in bagno a lavarmi... come immaginavo, mi è uscito il sangue... ma è poco. Esco dalla doccia, metto l'intimo e corro da lui.
Ma dov'è? Sul letto non c'è. Aveva detto di non muoversi.
Le lenzuola fortunatamente non sono sporche... ma comunque lui non c'è.
"Black?" lo chiamo... ma niente.
"Black se è uno scherzo non è divertente.."
Sento dei passi strani... metto subito una maglia e un paio di jeans... potrebbe non essere lui.
Mi giro e... menomale... è lui.
"Dov'eri? Mi hai fatto preoccupare"
"Ero andato a prenderti questo" in mano ha una piccola scatolina.
"Che cos'è?" chiedo
"Apri"
"Okay" lo prendo e mi metto sul letto. Fa lo stesso anche lui.
Lo apro e dentro trovo una collana... bellissima. Ha un piccolo rubino rosso, il mio colore preferito. Ma come faceva a saperlo?
"Rubino? Come facevi a-"
"Lily mi ha detto che rosso è il tuo colore preferito" ....quindi Lily sapeva tutto?
"È bellissimo... grazie" mi fiondo su di lui e lo bacio, sulle labbra, sulla guancia, dappertutto.
"Vacci piano Lockwood, abbiamo tutto il tempo" gli sorrido e gli do un ultimo bacio, prima di staccarmi e porgergli la collana, così che me la metta.
Alzo i capelli e delicatamente me la mette.
"È ancora più bella quando la indossi" mi dice
Lo bacio. Non riesco a smettere, è grave?
"Ti amo" ...l'ho detto davvero... non l'ho mai detto a nessuno per davvero.
"Davvero?" mi chiede sbalordito.
"Davvero"
"Ti amo anch'io Lockwood" mi dice...
Forse in qualche parte del mondo, c'è davvero spazio per noi.
Sorrido... ma il pensiero che stiamo tradendo un amico... mi ricomincia a tormentare.
"Che cosa c'è?" mi chiede.
"Come reagirà Remus? Quando glielo diremo... come faremo? Gli si spezzerà il cuore"
"Lo so... ma... pensa a cosa vuoi tu. Tu che cosa vuoi Evie?" mi chiede. Mi coglie di sorpresa... io... io voglio lui, voglio sentirmi ogni giorno come mi sono sentita oggi.
"Cosa voglio io?" ...
"Voglio stare con te. Io voglio viverti. Ma Rem-" mi interrompe
"Remus capirà. È un ragazzo saggio, non si metterà in mezzo alla tua felicità" mi dice accarezzandomi i capelli.
"I tuoi capelli sono come una cascata di paradiso" continua a toccarmeli.
"Tu sei il mio paradiso" gli dico io.
Mi guarda negli occhi e mi bacia... adoro quando fa così.

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