Troppo tardi

557 29 9
                                    

Erano passate due settimane da quando Adele era stata operata dall'appendicite, era successo tutto così all'improvviso e nessuno se lo era aspettato anche perché non aveva avuto sintomi oltre il dolore all addome.

In quelle settimane era rimasta sola con sua madre, Jessy ed Ela erano ritornate a casa a causa della scuola, così anche Marco per lavoro e insieme a loro anche la piccola Lucia che sarebbe rimasta con i nonni fino al ritorno della madre.

Luca, il padre era scomparso. Non si era fatto vivo per due settimane, non rispondeva ai messaggi ne alle chiamate.

Non sapeva nemmeno che aveva rischiato la vita di sua figlia,il dottore aveva detto che era salva per poco , se fosse arrivata un minuto più tardi gli sarebbe costata la vita.

Si ricordava gli occhi di suo padre che la guardavano con disprezzo quel giorno, mentre lei soffriva tra le lacrime tutta rannicchiata sul divano, lui non aveva voluto portarla all'ospedale, aveva preso la macchina ed era partito chissà dove e da quel giorno non si era fatto più vedere.

La stessa cosa valeva per Niccoló, dopo quella sera da ubriaco non lo aveva più visto, parlato, chiamato.. non aveva sentito più nulla su di lui.

Non sapeva se lui ne era al corrente di quel episodio successo, ma comunque cercava di non pensarci anche se spesso involontariamente si trovava la sua immagine scolpita in mente. Cercava di convincere se stessa che era ora di voltare pagina, di lasciare Niccoló nel passato e di ricominciare..ancora una volta

Era strano come in così pochi mesi fossero successe così tante cose che Adele non avrebbe neanche immaginato. Aveva sofferto così tanto e spesso aveva perso le forze, ma ancora una volta proprio le parole di Niccoló le davano forza.. È dal dolore che si può ricominciare... si ripeteva ogni giorno Adele.

I primi freddi e le prime piogge bussavano alle porte, l'inverno era arrivato. Adele amava l'inverno lo aveva sempre paragonato al suo carattere. Pensava che fosse una stagione sottovalutata.

Nello stesso ospedale,c'era anche la ragazza in coma, Adele si era fatta coraggio in quei giorni ed era andata a vederla qualche volta all'inizio per poi finire a passare più tempo accanto a lei che nella sua stanza.

Parlava tutto il giorno con lei, anche se non era sicura lei la potesse sentirla. Stava accanto al suo letto a parlare ore e ore,la ragazza aveva la sua stessa età più o meno. Aveva dei boccoli lunghi, luminosi e biondi. La madre della ragazza gli aveva detto che aveva gli occhi blu. Si chiamava Chiara.Stava tutto il giorno a parlargli delle cose che accadevano attorno, dei primi fiocchi di neve che incominciavano a coprire Roma.

Non sapeva perché ma sentiva un legame strano con quella ragazza,come se l'avesse vista prima, come se la conoscesse da una vita.

La madre di Chiara aveva preferito di stare vicino alla figlia finché lei non guarisse, piuttosto che occuparsi della denuncia, la legge ecc..

Quando sua figlia finalmente avrebbe di nuovo aperto i suoi occhioni blu, avrebbe sistemato il resto, ma lei non sapeva che quella gentilissima ragazza della stanza accanto che la veniva a trovare, che le portava una tazza di caffè ogni mattina, che stava vicino alla sua piccola quando lei aveva bisogno di riposare un po' o magari andare a casa a farsi una doccia.. non sapeva che quella ragazza di qui era ormai abbastanza affezionata fosse proprio la causa della condizione di Chiara.

Adele si sentiva molto in colpa a non dirgli la verità, ma temeva la sua reazione. Si definiva una gran vigliacca.

-Chissà com'è Roma coperta di neve..- disse Adele poggiata sulla finestra guardando di fuori.

- Immagino sia bellissima- disse la donna sistemando le lenzuola di Chiara.

-È già bella così- commentó Adele guardandola con gli occhi illuminati.

Si alzò e si posizionò vicino alla donna dandogli una pacca alla spalla -non essere triste, si sistemerà tutto- disse poi.

-Non c'è la faccio più, fa male vederla ogni giorno in questo stato, mi manca il suo sguardo, la sua voce il suo abbraccio- disse la donna quasi in lacrime poi un velo di rabbia caló nei suoi occhi -Gliela farò pagare a quella persona che le ha fatto questo- disse stringendo i denti, Adele tolse piano la mano dalla sua spalla abbassando gli occhi.

-Ma forse lei non lo ha fatto apposta..- disse Adele.

-Lo so, è stato un incidente ma comunque c'è in mezzo la vita di mia figlia, e se si parla di lei non m'importa più di nessuno- disse sicura la donna.

- Ma se si fosse pentita..-

-Doveva pensarci prima..ora è troppo tardi..



SPAZIO AUTRICE

Buongiorno ragazzi

Ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia.
Scusate se sono passata direttamente così , in questa scena ma non sapevo proprio come continuarla, in ogni modo mi faceva schifo, spero vi piaccia comunque.

Ps. Grazie per le 4K letture♥️

COLPA DELLE FAVOLE 💔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora