Colpa Delle Favole 2 (seconda parte)

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1 Dicembre

Dei piccoli fiocchi di neve gli caddero sul naso. Si abbassò a terra e prese un po' di neve sulla mano, amava quella sensazione, chiuse gli occhi e sospirò con la testa al cielo.

Flashback
- Mamma,Papà! Guardate sta nevicando! - urlava saltellando per la casa la piccola Adele.

- Vedi che bello amore? Vestiti così così puoi andare a giocare fuori!- disse la madre, anche lei contenta e gasata che la neve era scesa di nuovo sulla loro città dopo così tanti anni.

- No,non uscirai. Così ti prendi un raffreddore. Resta dentro al caldo - disse severo il padre.

- Ma dai Luca, lasciala giocare, è la prima volta per lei che vede la neve. Non nevica sempre qui eh - cercò Anna (la madre) di convincerlo.

- Ti prego papà, tutti stanno là a giocare, voglio andarci..- supplicó la piccola indicando con il dito i bimbi che giocavano insieme. Il padre lanciò uno sguardo serio e rigido alla figlia che la fece tacere e abbassare la testa.
La piccola si tolse il giubbino gli stivali e i guanti e triste se ne andò in camera sua.
Si poggió con i gomiti sulla finestra e le mani sotto al mento, guardava i suoi coetanei fare un bel pupazzo di neve, gli vedeva ridere, correre, scivolare, cadere , mentre lei non poteva fare altro che guardare e immaginare di essere lì con loro.
Fine Flashback

Adele si rattristì a quel ricordo, quel giorno avrebbe voluto uscire come tutti, per lei era stata la prima volta che aveva visto la neve, nella sua città non aveva nevicato più da quel giorno, e ora di nuovo a 18 anni Adele aveva sentito quella sensazione di freddo che le gelava le punta delle dita per la prima volta.

Il rumore del grande portone che si apriva risveglió Adele dai suoi ricordi.
Vide le due guarde arrivare..afferrò il suo borsone e tirò un lungo respiro. Il grande portone si aprì lentamente e lei iniziò a camminare ancora incredula che ormai era di nuovo libera.

Se ne uscì felice e sollevata a non aver sprecato otto anno della sua vita in carcere. Ma Anna, la sua mamma, il suo angelo custode gli aveva promesso dal primo giorno che l'avrebbe fatta uscire il più presto, e così fece. Pagò la cauzione dopo quattro mesi e Adele non poteva essere più felice di così.

Sospiró profondamente quando finalmente sentì il portone chiudersi dietro le sue spalle. Ormai quello sarebbe rimasto solo un brutto ricordo. Non era mai troppo tardi per ricominciare da capo.

Vide poco lontano sua madre e la piccola Lucia che la aspettavano a braccia aperte. Accelerò il passo verso di loro, non era più nella pelle di ritrovarsi tra le loro braccia. La famiglia, la sua piccolissima famiglia. Solo loro due, sua madre e sua sorella. Non aveva mai capito prima d'ora l'importanza della famiglia,le uniche persone che ti staranno vicino sempre nonostante tutto. Corse verso di loro lasciando cadere il borsone per terra e le abbracciò più forte che poteva. Aspirò il loro profumo e sorrise. Era finalmente di nuovo con loro.

                     ***

-Sono stanchissima- si lamentò la piccola Lucia assonata.

-Adesso ti porto a dormire- disse la madre posando le valigie in salotto -Adele stai bene?- domandò poi vedendo la figlia un po' persa.

- Sai, quando ero dentro pensai che non avrei mai rivisto più questa casa- disse  Adele guardandosi intorno come se fosse in un castello, e invece era solo a casa sua - Ho davvero temuto do morire là dentro - disse Adele con una risata come per sdrammatizzare quello che aveva appena detto.

- Ho Adele, non ti avrei mai lasciato passare gli anni più belli della tua vita in galera, lo sai - disse la madre velocemente.

- Grazie mamma, davvero te me sarò grata per sempre, per tutto quello che fai per me- disse sorridendo alla madre che ricambió.

-Porto Lucia a dormire, vai a riposare un po' anche tu- disse poi prendendo la piccola in braccio.

Adele annuì, salì le scale piano, si ricordò il giorno che se ne andò, il salotto pieno di persone, non avrebbe mai immaginato quante cose sarebbero successe da quel momento. Salì nel secondo piano ed entrò in camera sua. Quasi quasi non la sentiva più sua quella stanza. Quando lei viveva lì era sempre buio e un po' in disordine.

Adele non era una di quelle ossessionate della perfezione, lei amava il suo piccolo caos, la perfezione gli era sembrata sempre noiosa. Quella stanza ora perfetta e splendente, con le tende spalancate e la luce che entrava, gli ricordava così tanto la stanza a casa di Niccoló. Scosse la testa a quel pensiero, non voleva pensare a lui.

Si alzò d'un tratto e sentì il bisogno di vedere i suoi nonni, così uscì di casa velocemente e prese un taxi.

-Dove la portò signorina?- chiese gentile il vecchio tassista.

-Al cimitero..- disse poggiando la testa sul finestrino.

SPAZIO AUTRICE ❤️

Ciao ragazzi come state? Spero bene ♥️
Rieccomi finalmente così all'improvviso, questo è il primo capitolo del secondo Sequel, ho deciso di continuare su questo libro e non farne un'altro.

Spero tanto che vi piaccia (non avevo idee per il titolo così o lo lascio stare o lo cambio quando mi viene😂) non ho nemmeno fatto la copertina del capitolo ma è stata una decisione del momento non era previsto di continuare oggi la storia ♥️

COLPA DELLE FAVOLE 💔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora