Capitolo 12

550 25 6
                                    

Eravamo in una piazzetta sul bordo del Gran Canyon quando apparae dal nulla un uomo vestito di tiro con tanto di papillon ed un accento di baffi.

L'uomo col fare elegante si afficinava.

E poi eccola: la puzza. Io riesco a sentirla. Puzza di mostro.

-Butch.

Dico, senza toegliere lo sguardo da quell'uomo, a patto che lo sia.

-si?

-guarda.

-c-chi è?

-non lo so, ma puzza di mostro.

Dico io.

-bene allora, tu vai dai ragazzi, allontanati un poco.. E se le cose vanno male chiama Blackjack e Sauron e andate via.

-no Butch. Resto nei paraggi, qualsiasi cosa conosci il mio segnale?

-si l'ho sentito, quella melodia di quattro note fischiettate no?

-esatto, quella, mi nascondo dietro questo accumulo di roccie, non esitare a fischiare se ti serve anche solo una piccola mano intesi?

-va bene, ora vai, si sta avvicinando.

Tornai dai ragazzi.

-ragazzi seguitemi e non date nell'occhio.

Senza esistare, mi seguirono e ci nascondemmo.

Eravamo cosi vicini al Grand Canyon che potevo affacciarmi e vederne il fondo.

Questa vicinanza daltronde mi preoccupó.

Una cosa che giocó a mio favore era la vicinanza con un corso d'acqua, lí vicino.

-cosa succede?

Disse Jason.

-puzza di mostro.

-puzza di m-mostro? Che intendi per mostro?

-sentite, cercheró di spiegarvelo molto velocemente ma al campo vi sara tutto piu chiaro, avete presente i dei greci?

Riflettei un attimo ed aggiunsi

-e... e... Romani? Ecco, delle volte hanno dei figli con i mortali, tipo Eracle o Achille, li conoscete?

Annuirono, intanto sentii Butch parlare con l'uomo dietro le roccie.

-ecco, voi siete come loro, semidei, meta mortali meta dei, eroi. Ed al mondo esistono i mostri, di qualsiasi genere, anche i ciclopi, i giganti, i titani, i dei. Tutto vero, e fanno parte della voatra vita. Il campo è l'unico posto sicuro.

Iniziarono a bisbigliare tra di loro e a farmi mille domande.

-basta! Silenzio ora! Butch è con un mostro e dovró aiutarlo.

Sfoderai il pugnale.

-avete per caso delle armi con voi?

Fecero cenno di no.

Mi misi a sorvegliare Butch, è un buon amico non vorrei che gli accada nulla.

E poi eccolo: l'uomo abbandona le sue sembianze umane, ecco cos'è, una manticora.

Mezzo porcospino, mezzo granchio, mezzo un po di tutto, molto pericoloso.

-sentite, restate qui. non muovetevi e non fate rumore intesi?

Annuirono ed io andai da Butch con il pugnale sfoderato, lui era armato di una lancia.

La manticora inizió a lanciarci le spine da porcospino versione gigante ma le schivammo.

Passó un eternitá di colpi schivati da entrambe le parti quando la manticora si avvicinó di piu a noi.

Vidi i tre mezzosangue che lentamente uscivano dal nascondiglio per vedere meglio il combattimento quindi senza farmi notare cercai di avvicinarmi a loro per dirgli di nascondersi quando il mostro venne verso di me ignorando i colpi di Butch e con una delle sue enormi chele mi spinse talmente forte che finii nel baratro del Grand Canyon.

Butch e le reclute urlarono.

Riuscii ad aggrapparmi ad un ramoscello che spuntava, ma lo sapevo che si sarebbe spezzato di li a poco.

Vidi Jason e l'altro ragazzo che si affacciarono per vedere dove mi ero cacciata e sentii i colpi di lancia di Butch contro la bestia.

Eccolo, il ramoscello che si spezza.

Jason urlo

-NOOO!

E con mio orrore si buttó anche lui, ma voleva suicidarsi o cosa? Comunque sia nella caduta ero ancora a mezz aria che chiusi gli occhi, avevo paura, stavo per morire.

Mi fermai. Ero arrivata a terra, lo sapevo, ma emero ancora viva..? Tenevo gli occhi chiusi per paura di cosa potevo vedere aprendo gli occhi.

Lentamente e disordinatamente iniziai a salire.

Salire?

Stavo salendo, verso l'alto!

Non ce la feci aprii gli occhi e mi scappo un urlo di paura ma anche di sorpresa.

Ero nelle braccia di Jason, e... e... Volavamo!?

Lui sembrava sbigottito quanto me.

No, doveva per forza aver perso la memoria, un semidio romano mi avrebbe decisamente lasciato morire, da quel momento capii di potermi realmente fidare di lui.

Quando arrivammo sulla terraferma non c'era traccia della manticora.

-tu.. Tu.. Mi hai salvato o mio dio tu! Un semidio romano che salva una semidea greca da morte certa?!

-strano... Davvero...

Commento Butch,

-quanto alla manticora, l'ho disintegrata.

Aggiunse.

Di li ad un ora eravamo al campo ed era sera. Mi inventai qualcosa per giustificare la presenza di Jason.

Alla cena, parlai dei semidei nuovi, si presentarono e vennero riconosciuti, tranne Jason, io sapevo che era figlio di Giove grazie al tatuaggio... Ma nessun altro sapeva del tatuaggio comunque si dichiaró figlio di Zeus fingendo di essere greco.

La ragazza, figlia di Afrodite, (ora capisco perché provavo una strana senzazione quando parlava, era la lingua ammaliatrice) si chiama Piper.

Quanto al ragazzo è figlio di Ares ed il suo nome è Frank, non è cinese, i suoi nonni lo erano, ma lui è canadese.

li presentai a Nico e Leo.

-Piacere io sono Leo Valdez figlio di Efesto.

Porse la mano a Frank

-V-valdez?.. Mm.. Piacere. Frank Zhang.

Vidi nei loro occhi uno sguardo di sfida le cose erano due: o si conoscevano, o gia non andavano tanto d'accordo.

La sera li accompagnai alle loro corti e fece notte.

la Maledizione di Annabeth JacksonΨDove le storie prendono vita. Scoprilo ora