We Can't.

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Entrarono velocemente in stanza, chiudendo la porta a chiave. L'uno di fronte all'altro. Finn si fiondò sulle labbra di Jack baciandole. Il moro ricambiò, poggiando le sue mani sulle guance di Finn. Le mani di quest'ultimo scesero sul fondoschiena dell'altro, stringendolo leggermente, cosa che lo fece sussultare.
<<Salta.>> sussurrò Finn quasi come un ordine, che Jack eseguì senza esitare. Finn poggiò delicatamente Jack sul letto continuando a baciarlo. Gli baciò delicatamente il collo, sfiorandoglielo con le labbra nello spazio tra un bacio e l'altro, Jack ansimò.
<<Non possiamo...>> disse Jack sospirando.
<<Non ci vedrà nessuno, Jack.>>
Jack prese Finn per il colletto della camicia portandoselo addosso e ribaltando la situazione, mettendosi a cavalcioni su di lui. Gli baciò la fronte, guardandolo poi negli occhi.
<<Cosa?>> sussurrò Finn.
<<Mi sento felice.>> sorrise Jack. Finn si mise a sedere, con ancora Jack addosso. Gli circondò il corpicino con le braccia, tenendolo stretto. Bussarono alla porta, interrompendo quel momento romantico tra loro due.
<<Oh cazzo...>> disse Finn a bassa voce lasciando Jack ed andando ad aprire.
<<Dimmi Noah.>> disse Finn ad ub ragazzo dai capelli marroni e non ttoppo alto.
<<Mi stanno facendo passare per le stanze, devo comunicare che alle 16 ci sarà una lezione speciale. Mi servono le adesioni voi ci siete?>> chiese Noah.
<<Se non dovessimo venire?>> chiese Jack ancora seduto sul letto.
<<Mi è stato detto che ci saranno punizioni severe, vi conviene venire.>>
<<Oh ma ti pare, mica ci picchiano. Dì che noi non ci siamo.>> rispose Jack.
<<Noi ci siamo eccome, segna pure Noah.>> lo corresse Finn.
<<Okay, alle 16 in aula. Ci vediamo tra un'ora!>> disse Noah, e Finn si chiuse la porta alle spalle.
<<Non ho voglia di andare. Perché hai detto che saremo presenti?>> chiese Jack.
<<Perché è la verità. Noi andiamo, discussione chiusa.>>
<<Ma->>
<<Niente ma, andremo. Non voglio punizioni di nessun tipo.>> lo zittì Finn. Sapeva benissimo cosa poteva succedere. Il corvino andò verso lo specchio lungo posizionato in un angolo della camera, nell'intento di sistemarsi i capelli come meglio poteva. Jack si alzò dal letto, andando verso di lui. Gli poggiò una mano sulla spalla.
<<Finn?>> lo chiamò.
<<Che c'è?>>
<<Cosa siamo noi adesso?>> domandò Jack.
<<Non lo so, ci conosciamo appena. Forse stiamo correndo un po' troppo...>> disse Finn ancora senza guardarlo, continuando invece a guardare la sua figura allo specchio. Jack scostò la mano dalla sua spalla.
<<Sono nel bagno a prepararmi.>> tagliò corto Jack, andandosene di corsa dentro il bagno. Una volta entrato si sedette sul coperchio del water, intento a non fare uscire le lacrime. Per cosa stava piangendo? Dopotutto era più che vero. Si conoscevano da solamente tre giorni, cosa si aspettava? Bussarono alla porta del bagno.
<<Jack? Ti prego apri. Non intendevo dire quello.>> disse Finn dall'altra parte. Si sentì lo schiocco di una serratura, Jack aveva aperto la porta. Aveva gli occhi rossi, anche il naso si era colorato di un rosa intenso.
<<Jack mi dispiace...>> disse Finn cercando di prenderlo per un braccio, ma Jack l'aveva già superato. Finn gli andò dietro e lo prese per un braccio portandoselo addosso.
<<Ascoltami Jack, non è che io non voglia, tutt'altro. Ma non possiamo. Okay? Deve rimanere una cosa tra di noi, e non possiamo, nè dobbiamo definirci fidanzati. Abbiamo una relazione furtiva okay? Ma non siamo nulla.>> spiegò Finn.
<<Tu hai le idee confuse.>> disse Jack cercando di allontanarsi, ma Finn non lo lasciò andare.
<<Tanto confuse.>> ammise Finn. Jack ridacchiò.
<<Adesso lasciami andare.>> disse Jack.
<<Vorresti, mi dispiace ma...no!>> rispose Finn, buttandolo sul letto e cominciando a fargli il solletico. Jack cominciò a ridere a crepapelle, senza fermarsi un solo secondo. Aveva le lacrime agli occhi. Finn tutto d'un tratto smise di fare il solletico a Jack, e si distese nel letto con esso. Si guardarono, ridendo ingenuamente.
<<Sei bellissimo.>> disse Finn, guardando Jack e sordidendo.
<<Anche tu.>> disse Jack, avvicinandosi a Finn e baciandolo castamente. Rimasero abbracciati, e si addormentarono.
_

Finn si svegliò di soprassalto, facendo svegliare anche Jack.
<<Ma che cazzo...>> disse Jack con la voce impastata di sonno.
<<La lezione! Sono le 7 di sera, cazzo!>> urlò Finn.
<<Perché ti agiti così tanto per una stupida lezione?>> domandò Jack.
<<Siamo fottuti, Jack. Fottuti.>>
<<Dovremmo scontare la punizione, e allora?>> chiese Jack ancora non capendo tutta l'agitazione di Finn.
<<Jack, tu non sai che cazzo possono fare qui dentro. Non lo sai.>> disse Finn.
<<Non credo possano picchiarci. Quella sarebbe la cosa peggiore.>> rispose Jack. Finn sospirò, non riuscendo a smettere di pensare a come avrebbe potuto reagire se avessero solamente toccato Jack, avrebbe dato di matto. A lui era successo di essere picchiato, più e più volte. Ma a Jack no. Lui aveva lividi sulla pelle, lesioni evidenti a pelle nuda. Jack no. E non doveva averle. Finn l'avrebbe protetto, perché provava qualcosa per lui e doveva proteggerlo a qualsiasi costo.
<<Finn? È tutto okay?>> lo chiamò Jack.
<<Sì, preparati che dobbiamo andare in mensa per la cena.>> disse Finn. Così fu, si prepararono andando poi in mensa a cenare, non si rivolsero una sola parola. Nessuno osava proferire parola ad un'altra persona, non potevano. C'era un silenzio quasi angosciante dentro quella stanza.
<<C'è qualcuno in questa stanza che nonostante abbia dato l'adesione non sia venuto a lezione...>> disse Oliver entrando in stanza. Finn e Jack si guardarono furtivamente, abbassando poi lo sguardo.
<<Queste persone, che sanno benissimo loro stessi chi sono, dovranno venire alle 10, quindi tra un'ora e mezza nell'ufficio del signor. Abram. Ragazzi, era una lezione importante, come ve la siete potuta perdere?>> disse Oliver facendo il finto dispiaciuto. <<Ah e controlleremo se manca qualcuno all'appello di stasera. A dopo.>> continuò, uscendo poi dalla stanza.
<<Andiamo in camera, adesso.>> disse Finn sottovoce a Jack, alzandosi velocemente dal tavolo. Jack cercò di seguire il passo, andando velocemente dietro Finn. Quest'ultimo fece entrare Jack, chiudendo poi la porta.
<<Cazzo, cazzo, cazzo...>> cominciò Finn. Jack si sedette sul letto, guardando il suo compagno fare avanti e indietro per la stanza. Era confuso, perché mai Finn avrebbe dovuto comportarsi così?

𝙲𝚘𝚗𝚟𝚎𝚛𝚜𝚒𝚘𝚗 𝙲𝚎𝚗𝚝𝚎𝚛 |𝓕𝓪𝓬𝓴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora