Is That True?

772 64 38
                                    

Update: ringrazio @kiaraschn che son i suoi commenti mi ha ricordato di dire che una parte di questo capitolo è stato ispirato ad Èlite, la serie TV Netflix. Ho solo aggiunto dei particolari ma l'ho presa da lì. Sorratemi♥️

Quattro giorni dopo

<<Ora tu mi spieghi perché non possiamo vederci un film come tre normali amici.>> disse Wyatt.
<<Wyatt.>> lo chiamò Finn. <<Jack non è tuo amico, lo conosci a malapena. E io mi secco a vedere un film.>> disse Finn.
<<Wyatt sì che sono tuo amico, lascia perdere Finn.>> disse Jack ridendo. Wyatt fece la linguaccia a Finn, che gli rispose con un dito medio.
<<Un paio di giorni fa abbiamo parlato di te.>> disse Finn sedendosi a terra di fronte a Jack e Wyatt che stavano seduti sul suo letto.
<<Ah si? Che avete detto?>> chiese Jack.
<<Abbiamo parlato di quanto tu sia sexy quando lo facciamo.>> rispose Finn.
<<Finn!>> esclamò Jack spalancando gli occhi e sporgendosi leggermente per dare uno schiaffo leggero sul braccio a Finn.
<<Finn, ho sete.>> disse Jack.
<<Bevi suppongo?>> disse Finn e Wyatt ridacchiò.
<<Dove sono i bicchieri?>>
<<Sul tavolo della cucina.>> rispose Finn. Jack si alzò dal letto, uscendo dalla stanza per andare a bere.
<<Non ci credo che gli hai detto che abbiamo parlato di lui a letto.>> rise Wyatt.
<<Sono solo una persona spontanea e sincera.>> rispose Finn facendo spallucce. Finn si alzò, sedendosi accanto a Wyatt.
<<Pensi che Jack tornerà a breve?>> chiese Wyatt.
<<Non credo ci vogliano quattro anni per bere dell'acqua.>> rispose Finn.
<<Posso fare una cosa?>>
<<Certo...>> disse Finn, non sapendo minimamente cosa aspettarsi. Di punto in bianco, si ritrovò con le mani di Wyatt sulle sue guance e le labbra del ragazzo sopra le sue. Si baciarono, fu per poco però.
<<Oleff, che diamine?>> chiese Finn sconvolto.
<<Devo vedere se mi piacciono i ragazzi no?>>
<<È possibile che ti piacciano i ragazzi, ma non che ti piaccia io.>> spiegò il corvino. <<Ti è piaciuto il bacio?>> chiese Finn.
<<Finn, credo di essere bisex. Ne sono sicuro. È stato bello baciarti, cioè piacevole. Ma ovviamente sono innamorato di Jaeden.>> rise Wyatt. Finn lo guardò ridendo. Entrò Jack in stanza, guardandoli ridere.
<<Cosa mi sono perso?>> chiese il moro.
<<Nulla di importante, tranquillo.>> rise Finn. Jack gli schioccò un bacio veloce sulle labbra, sedendosi poi davanti i due.
<<Programmi quindi?>> chiese Jack.
<<Andiamo a prendere un frullato?>> chiese Finn. Jack lo guardò titubante.
<<Amore, non succederà nulla, te lo prometto.>> disse Finn capendo immediatamente lo sguardo di Jack.
<<Che cosa è successo?>>
<<Un coglione voleva semplicemente io gli spaccassi la faccia.>> rispose Finn alzandosi.
<<Vamos!>> disse Wyatt battendo le mani e incitando gli altri.
____________

<<Sono tornato.>> disse Jack entrando in casa. Suo padre gli venne incontro, guardandolo dritto negli occhi.
<<Sali in camera tua, abbiamo un discorsetto da fare.>> disse l'uomo con tono autoritario. Jack fece come gli era stato detto, anche se era abbastanza confuso dalla situazione. Si sedette sul letto, aspettando suo padre. Poco dopo l'uomo spalancò la porta, chiudendola alle sue spalle violentemente.
<<Alzati.>> disse Gavin. Jack posò il telefono sul materasso, alzandosi e mettendosi di fronte al padre. Suo padre lo prese dal colletto della maglia, sbattendolo violentemente sul muro accanto alla porta. Jack battè la testa sulla parete, grugnendo per la botta. Sentì gli occhi leggermente umidi, ma nulla di grave.
<<Perché vanno ancora a dire in giro che ti piacciono i ragazzi?!>> urlò l'uomo in faccia al ragazzo.
<<Sei ancora un invertito?!>> urlò ancora. Jack strinse gli occhi, evitando il contatto visivo con suo padre.
<<È la verità? Dimmelo!>> ancora un altro urlò.
<<No...>> disse Jack col respiro affannato. <<Non so chi ti abbia detto questo, ma è una cavolata...>> continuò Jack. Suo padre portò la sua mano robusta sul collo del ragazzo, stringendo. Jack cominciò a sentire la gola stringere, riuscendo per poco a respirare. Il suo viso diventò rosso, le lacrime più visibili, mentre cercava disperatamente di prendere aria. Cercò di levare la mano di suo padre, ma inutilmente. L'uomo lo lasciò, uscendo velocemente dalla stanza e sbattendo la porta. Jack cominciò a tossire e a riprendere il respiro a fatica. Fece scorrere la sua schiena sul muro, sedendosi a terra. Si portò le ginocchia strette al petto, cominciando a piangere forte.
<<S-sono un c-c-codardo...>> balbettò tra i singhiozzi. Mise la testa all'indietro, poggiandola al muro, respirando profondamente più volte. Un paio di minuti dopo, venne chiamato per la cena. Inventò di non avere fame, sdraiandosi invece sul letto. Prese il cellulare, scrivendo un messaggio a "Finn♥️"

Finn, ho bisogno di parlarti.

Scrisse. Poco dopo ottenne risposta.

Amore è successo qualcosa di grave?

Ho solo bisogno di vederti e parlarti. Ti prego, Finn.
Avresti un paio di minuti da dedicarmi se venissi da te?

Certo. Però puoi solo
accennarmi di cosa si tratta?

Mio padre...

Ti aspetto.

Jack prese velocemente la giacca, mettendosela. Prese il cellulare, uscendo velocemente dalla stanza.
<<Dove vai?>> chiese il padre. La donna invece, lo guardò male.
<<A fare un giro.>> rispose Jack.
<<A quest'ora?>> chiese Angela.
<<Sì.>>
<<Tu non vai da nessuna parte a quest'ora.>> disse il padre alzandosi dalla poltrona.
<<Voglio solo andare a fare un giro.>> si giustificò Jack.
<<Lo so dove stai andando.>> disse Gavin.
<<Tesoro->> disse la madre, cercando di calmare l'uomo che si avvicinava pericolosamente al ragazzo. Jack deglutì rumorosamente, facendo un passo indietro.
<<Fai silenzio, Angela. Stai andando forse da un altro frocio come te? O sbaglio, Jack?>>
<<T-ti sbagli...>> disse Jack cauto.
<<Non credo proprio. Il tuo cellulare dice altro.>> disse l'uomo guardando lo schermo del cellulare di Jack, segnava una chiamata in arrivo da "Finn♥️"
<<È solo una casualità che mi stia chiamando il mio amico.>> disse Jack, spaventato.
<<Non raccontarmi balle.>> disse il padre. <<Esci immediatamente da questa casa, non voglio vederti mai più! Non ho intenzione di avere un invertito in casa mia!>> urlò il padre.
<<Mi stai cacciando via di casa?>> chiese Jack sentendo le lacrime agli occhi.
<<Ti do dieci minuti contati per prendere le tue cose e sparire da questa casa. Muoviti!>>
Jack corse in camera, prendendo un borsone e uno zaino. Mise un bel po' di vestiti dentro, cercando di farne entrare il più possibile. Mise la biancheria intima, il caricatore del cellulare, le cuffie, un paio di cose che gli sarebbero servite a passare un po' di tempo quando avrebbe dovuto dormire in strada, o almeno così pensava. Chiuse le borse, correndo giù dalle scale. Guardò i suoi genitori, con lacrime piene di disprezzo negli occhi. Loro ricambiarono lo sguardo impassibili. Jack uscì velocemente di casa, chiudendosi la porta alle spalle, rivolgendo un ultimo sguardo a quella che non sarebbe più stata la sua casa.

𝙲𝚘𝚗𝚟𝚎𝚛𝚜𝚒𝚘𝚗 𝙲𝚎𝚗𝚝𝚎𝚛 |𝓕𝓪𝓬𝓴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora