Two More Days.

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4 giorni dopo la punizione

<<Signor. Abram, abbiamo una chiamata per il signorino Wolfhard. Può un attimo allontanarsi dalla lezione?>> chiese Oliver entrando in aula.
<<Ma sì, certo. Assolutamente.>> rispose Abram guardando insospettito Finn, Jack fece lo stesso. Il corvino immaginava fosse sua madre, e non si sbagliava.
<<Tesoro, ho una buona notizia.>> disse la donna dall'altra parte della cornetta.
<<Sarebbe?>>
<<Mancano due giorni, altri due giorni e ti vengo a prendere.>>
<<Sul serio, mamma?!>> domandò Finn contento.
<<Sul serio. Lì come sta andando?>> chiese la madre, Finn fece un attimo di silenzio.
<<Bene, vanno...bene sì.>> disse ripensando a Jack, avevano passato tutti i pomeriggi assieme, senza farsi beccare da nessuno. E in più nom aveva ricevuto punizioni dall'ultima in cui Oliver gli aveva bruciato la clavicola.
<<Perfetto, meglio così! Ci vediamo tra due giorni, solo due giorni.>> disse la madre.
<<Due giorni, ti voglio bene mamma.>> disse Finn riattaccando.
Finn tornò in aula, ma quando vide che un gruppo di ragazzi stava uscendo dall'aula si fermò tornando in stanza. Cercò Jack con lo sguardo, poiché non poteva chiamarlo perché avrebbe dato qualche sospetto. Nessuno cercava ossessivamente il proprio compagno di stanza. Lo trovò un attimo dopo andare verso la stanza e lo seguì. Entrò in stanza subito dopo di lui, guardando Jack come se si aspettasse qualcosa.
<<Hey, Finnie.>> disse Jack portandogli le braccia sopra le spalle in modo che potessero circondare il collo. Finn gli lasciò un bacio sulle labbra, poco dopo chiese l'accesso con la lingua dentro la bocca di Jack, cosa che non gli venne assolutamente negata. Jack gli poggiò la mano sulla guancia, continuando a baciarlo.
<<Chi era al telefono?>> chiese Jack staccandosi dal bacio.
<<Mia madre, voleva sapere se era tutto okay.>> mentì Finn, non aveva ancora intenzione di dire a Jack la verità.
<<Okay, io vado a riposare.>> disse Jack. Finn aspettò una mezz'ora, il tempo giusto perché Jacl si addormentasse. Si sedette alla scrivania, prendendo un foglio e una penna, cominciando a scrivere:

Hey Jack, ho passato una settimana e mezzo con te, la migliore. Siamo stati assieme, ti ho mostrato i miei difetti, il mio comportamento. Sei diventato così tanto in così poco tempo. Avrei voluto passare più tempo con te, ma sono dovuto andare. Mia madre è venuta a prendermi, e lo sapevo da più di quattro giorni che sarei dovuto uscire dal centro. Ma non te l'ho detto, e lo rimpiango. Mentre scrivo questa lettera in realtà sono ancora in tempo per dirtelo. Ma ci staresti peggio. Mi dispiace, è durato così poco. Non sono sicuro ci lasceremo per sempre, ma non sono nemmeno sicuro di vederti lì fuori. Avrei preferito rimanere in centro con te magari, ma sarebbe stata una cosa che avrebbe avuto "pro e contro" come in tutto. In realtà non ti ho mai raccontato il vero motivo del perché ho ricevuto tante di quelle punizioni lì dentro. Quando sono arrivato in struttura mi hanno portato di forza due uomini alti mentre mi dimenavo piangendo, non volevo entrare. Non era giusto, non volevo cambiare. Ero così e mi andava bene. Colpa di quel bastardo di mio padre, mi ha voluto lui lì dentro. Già il fatto che non volessi entrare per loro era tutto un fatto di "avere il diavolo dentro". Che cazzata è mai questa? Mi han fin da subito messo sopra il naso. Ho provato a rubare il mio cellulare e chiedere aiuto a qualcuno, ho provato a scappare, ho provato a ribellarmi in un certo senso. Le punizioni in fondo me le sono meritate no? Mi dispiace così tanto, Jack. Ci vedremo fuori da quell'inferno di struttura se avremo fortuna. Ti amo, ricordalo. Mi hai insegnato che alla fine sono così come sono, sono nato così. E se a volte ho avuto rimorsi su questo, quando ero con te non ne avevo nemmeno uno.

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<<Ben svegliato.>> sorrise Finn quando vide Jack stirarsi sul letto.
<<Vieni qui?>> chiese Jack, Finn annuì andando a stendersi accanto a lui.
<<Sei bellissimo appena sveglio.>> ridacchiò Finn.
<<Bella cazzata.>> rispose Jack.
<<Sono serio.>> esclamò Finn portando le sue labbra su quelle di Jack, in un bacio passionale. Jack si alzò mettendosi a cavalcioni su Finn e strusciandosi contro il suo bacino. Finn cominciò ad eccitarsi a quei gesti, levò la maglia di Jack e poi la sua. Fece scorrere le sue mani sulla schiena nuda di Jack, per poi portarle al suo culo stringendolo, facendolo gemere sulle sue labbra.
<<Finn...>> sospirò Jack.
<<Cosa?>> chiese Finn tra un bacio e l'altro.
<<Mi sto eccitando...>> disse Jack in imbarazzo. Il corvino fece un ghigno, invertendo le situazioni mettendosi lui sopra e Jack sotto. Portò la sua mano sulla zip dei jeans del moro, abbassandola.
<<Posso?>> chiese il consenso Finn. Jack annuì, completamente preso dal piacere. Alzò il bacino, aiutando Finn a levargli i pantaloni. Finn lo osservò, mancava solo un indumento per ammirare il magnifico corpo nudo di Jack. Voleva vederlo scoperto, senza nulla e ammirarlo nella sua bellezza. Guardò Jack negli occhi, come per chiedere approvazione, il moro a annuì ancora. Finn gli levò i boxer, guardandolo sotto di lui. Era bellissimo. Anche Finn si levò tutti i vestiti, rimanendo nudo. Jack ribaltò la situazione, tornando a mettersi a cavalcioni sul bacino di Finn. Fece scontrare le loro ormai dolorose erezioni, facendo gemere entrambi.
<<Voglio farlo con te, Finn.>> disse Jack baciandolo.
<<Ne sei sicuro?>> chiese Finn.
<<Sicurissimo.>> ormai il moro non ne poteva più, voleva sentirsi bene, con Finn. Quest'ultimo fece tornare Jack sotto di lui, portandogli tre dita alla bocca.
<<Bagnale.>> ordinò Finn. Jack le mise in bocca, sentendosi estremamente eccitato da quel gesto. Una volta inumidite, Finn entrò prima un dito nella cavità di Jack, che strinse le lenzuola per il dolore, che però poteva essere sopportabile. Il moro sentì una scarica di piacere, chiedendo a Finn di mettere un altro dito. Così fece, mise il secondo e dopo un po' il terzo, cosa che per un momento fece quasi urlare Jack dal dolore, ma subito dopo veniva sostituito dal piacere.
<<Sei ancora sicuro?>> chiese Finn un ultima volta.
<<Sì, voglio farlo con te.>> disse Jack, sentendosi eccitato e sicuro allo stesso tempo.

𝙲𝚘𝚗𝚟𝚎𝚛𝚜𝚒𝚘𝚗 𝙲𝚎𝚗𝚝𝚎𝚛 |𝓕𝓪𝓬𝓴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora