Kiss Me.

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Finn infilò la chiave nella serratura, entrando in casa seguito da Jack.
<<Mamma?>> disse Finn.
<<Bentornato, tesoro. Oh, che ti è successo? Stai sanguinando dal naso e dalle labbra...>> chiese la madre sbucando dalla cucina.
<<Lui è Jack...>> rispose Finn ignorando la domanda. La madre gli si avvicinò all'orecchio.
<<Quel Jack?>> chiese lei all'orecchio del figlio.
<<Sì mamma, quel Jack.>> rise Finn.
<<Piacere mio ragazzo, sono Mary. La madre di Finn.>> disse lei sorridente, porgendogli la mano, che Jack prontamente strinse salutandola.
<<Jack Grazer.>> sorrise lui.
<<Lei sa di noi...>> disse Finn guardando Jack.
<<Oh...>> Jack guardò Mary che gli sorrideva dolcemente.
<<Salite in camera di Finn se volete, vi chiamerò per cena.>>
<<Io non so se posso rimanere->> disse Jack.
<<Ti prego, rimani Jackie...>> lo implorò Finn. Jack gli sorrise. Salirono in camera e si sdraiarono sul letto, l'uno di fronte all'altro.
<<Hai detto a tua madre di noi?>> chiese Jack.
<<Sì, e non dirà nulla.>> rispose Finn, sapeva che era quello il problema. Jack gli stampò un leggero bacio sulle labbra.
<<Sei bellissimo.>> sussurrò Finn. Jack lo guardò negli occhi e sorrise.
_____________

<<Ti avevo detto di tornare alle 8 per cena.>> disse il padre una volta che Jack fosse entrato in casa.
<<Ho avvertito mamma con un messaggio. Finn mi ha invitato a rimanere da lui a cena e->>
<<State assieme o cosa? Non c'è bisogno di fare queste cenette con il padre e la madre di questo.>>
<<"Questo" ha un nome, ed è Finn. Comunque c'era solo sua madre, i suoi sono separati.>
<<Rompere il vincolo del matrimonio, che spreco.>>
<<Avranno avuto dei motivi. Adesso posso andare in camera?>>
<<Vai.>>
Jack salì in camera e prese il cellulare: 4 messaggi da Finn❤️:

Hai dimenticato qui la giacca, vuoi che te la porti?

Dammi un orario in cui te la posso portare.

Così mentre ci vediamo, mi manchi già❤️

Dammi dieci minuti e te la porto.

Jack digitò velocemente il numero di Finn, aspettando che squillasse.
<<Dimmi amore.>> disse Finn.
<<Non venire ti prego.>>
<<È successo qualcosa?>>
<<Mia madre sta già dormendo e c'è solamente mio padre ancora sveglio. Se ti vede ti ammazza.>>
<<Va bene, volevo solamente portarti la giacca e vederti due minuti in più ma...>>
<<Lo so, Finn. Mi dispiace. Facciamo che domani mattina passo io?>> chiese Jack.
<<Vada per domani mattina.>> rispose Finn.
<<Buonanotte, Finnie.>>
<<Notte, Jackie.>>
Jack chiuse la telefonata, sdraiandosi sul letto sorridendo.
___________

Jack suonò il campanello di Casa Wolfhard, poco dopo arrivò Finn ad aprirgli.
<<Buongiorno, piccolo.>> disse Finn prendendogli il viso tra le mani e dandogli un bacio a stampo.
<<Buongiorno anche a te.>>
<<Già fatto colazione?>> chiese Finn facendo entrare in casa il più piccolo.
<<No.>>
<<Pancakes? Mamma è via per delle commissioni perciò mi tocca cucinare.>>
<<Vada per i pancakes.>> disse Jack sedendosi al bancone.
<<Allora, direi di passare questo sabato assieme no?>> domandò Finn mettendo un po' di impasto dentro la padella.
<<Mi dispiace, ma non posso Finn. Oggi devo andare con i miei a casa dei miei zii.>> rispose Jack guardandolo.
<<Ti prego, Jackie. Ci divertiamo.>> disse Finn voltandosi verso di lui e facendo una faccia maliziosa.
<<Non possiamo solo farlo, Finn.>> ridacchiò Jack.
<<Ma io voglio sempre farlo con il mio ragazzo.>> disse Finn avvicinandosi a lui e accarezzandogli il viso.
<<Anche io. Però vedi di controllare i pancakes, se vengono bruciati te li appiccico in faccia!>> disse Jack spingendolo giocosamente.
<<Guastafeste.>> disse Finn alzando gli occhi al cielo. Poco dopo Finn poggiò davanti a Jack un pianto con due pancakes e dello sciroppo alla fragola sopra. Si sedette accanto a lui, mangiando la sua porzione.
<<Prova a chiamare i tuoi e a dirgli che sei da un'amica.>> disse Finn tirando un altro morso.
<<Non posso, Finn. Mio padre è già incazzato per ieri sera.>>
<<Quando gli dirai la verità?>> domandò Finn.
<<Quando i miei non saranno più omofobi.>> disse Jack. <<Cioè mai.>> continuò la frase.
<<Non essere così pessimista, sei comunque il loro figlio. Ti accetteranno.>>
<<La fai facile tu, i tuoi ti accettano.>>
<<Solo mia madre. Per mio padre non è mai stata una notizia così bella. È stato lui a volermi mandare in quella merda di centro.>> spiegò il corvino. <<Ma lo ringrazio, sennò non avrei incontrato te.>> sorrise Finn.
<<Non avresti nemmeno dei lividi alla schiena però.>>
<<Non ricordarmelo.>> disse Finn.
<<Sei bravo a fare i pancakes.>> disse Jack cambiando discorso.
<<Oh e so fare molto altro. So cucinare la pasta, le torte, so fare i biscotti con le gocce al cioccolato, so preparare il pollo al forno e->> disse Finn.
<<Sì ma tiratela di meno che non mi sembra tu sia uno chef a cinque stelle.>> disse Jack interrompendolo e poi scoppiando a ridere.
<<Lo sai dove te le metto le stelle?>> disse Finn ridendo. Jack cominciò a correre per la casa con Finn che lo rincorreva. Ad un certo punto Jack si chiuse nel bagno, mentre Finn sbatteva il pugno sulla porta per entrare.
<<Dai stronzo!>> urlò Finn.
<<Promettimi che se esco non mi fai nulla!>>
<<Promesso.>> rispose Finn.
Si sentì uno schiocco della serratura, e poi Jack uscì trovandosi Finn davanti. Quest'ultimo si fiondò sulle labbra del moro, cominciando a baciarlo e Jack si alzò sulle punte per baciarlo meglio. Il corvino mise le mani sul sedere del più piccolo, sussurrando un debole "salta." prendendolo in braccio. Lo mise con la schiena al muro, mentre lo teneva tra il suo bacino e la parete.
<<Sei così bello...>> sussurrò Finn sulle sue labbra.
<<E tu così dannatamente sexy.>> rispose Jack guardandolo negli occhi.
<<Non hai detto che non volevi scopare?>> chiese Finn.
<<Ho detto che non potevamo farlo sempre, non che io non volessi.>> rispose Jack ghignando. Finn lo lasciò, facendolo mettere in piedi.
<<Vedi di trovare una serata libera pr me.>> disse Finn guardandolo.
<<Puo darsi, se mi va, se non ho nulla da fare...>> disse Jack prendendolo in giro.
<<Oh certo, hai chiaramente di meglio da fare no? Tipo scoparti qualcun'altro.>>
<<Stai zitto e baciami, stronzo.>> ridacchiò Jack.

𝙲𝚘𝚗𝚟𝚎𝚛𝚜𝚒𝚘𝚗 𝙲𝚎𝚗𝚝𝚎𝚛 |𝓕𝓪𝓬𝓴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora