-Questa notte.- annunciò finalmente Icaro, smettendo di affilare la lama e guardando i presenti con occhi grigi e tetri.- Un adepto è stato sorpreso a rubare cibo dalle cucine.
Lilieth sospirò: era un crimine grave per i Rhiel. Il cibo al Cocito non era mai molto e rubarlo equivaleva a mettere a rischio la sopravvivenza dei Mercenari stessi. Lui non lo aveva mai fatto: di notte scappava per pensare, non per fame, anche se le porzioni a cena non erano mai sufficienti. Comunque, sapeva quale era la punizione, pur non avendola mai vista applicare: il taglio della mano.
A quel ragazzino sarebbe stato amputato l'arto, la ferita sarebbe stata cauterizzata e tutto sarebbe tornato come prima. Succedeva spesso e nessuno ci faceva caso.
Un sacco di Rhiel combattevano con un braccio o una gamba soli e molti avevano subito mutilazioni a causa di Icaro e delle punizioni dure dell'allenamento; eppure a Lilieth parve eccessivo arrivare a tanto solo per qualche mela rubata.
Osservò l'Adepto; così magro e lacero dimostrava a mala pena 13 anni, ma forse era più vecchio. Si sentì irritato al pensiero che Icaro avesse tanto potere. Avrebbe potuto fingere di non vedere e passare oltre: con Chelis appresso l'uomo non avrebbe neppure alzato la testa dal suo lavoro. Tutti sapevano che era sempre stato il suo preferito, l'unico Adepto che lo ammirasse e fosse disposto a fare da spia.
Le cose non erano cambiate da allora: qualcuno aveva probabilmente denunciato il ragazzino magro. Icaro aveva ancora potere sulle vite degli Adepti e una schiera di spie. Lo trovò nauseante, così dolorosamente ingiusto che si fermò per osservare la scena.
-Andrew.- continuò Icaro ed il ragazzo a terra sollevò la testa. Nonostante sembrasse terrorizzato e sul punto di crollare, non piangeva e non provò neppure a difendersi dalle accuse. Lilieth dovette ammirare la sua faccia tosta nel non supplicare.- Tendi la mano destra.
Lui esitò, stringendosi al petto il braccio e fissando un po' Icaro un po' i suoi compagni di corso; un paio voltarono le spalle alla scena con aria prossima alla nausea e notarono il gruppetto di Mercenari che li fissavano. Iniziarono a mormorare tra loro e dopo poco tutto il gruppetto lanciava occhiate di vivo interesse ai tre uomini a cavallo.
-Mi sento una Schiava ad un'Asta.- osservò Griff dopo qualche secondo, quasi divertito.- Ci stanno valutando.
Chelis si strinse nelle spalle, ma pareva incantato dalla scena del giovane Adepto che a modo suo teneva testa ad Icaro.- Non ricordo che nessuno lo abbia mai sfidato.
-Forse non sono vissuti per venirtelo a dire.- commentò Lilieth, ma dentro di sè si agitava un sentimento strano, che non riusciva a capire; che lui sapesse, nè Chelis nè Griff avevano mai assaggiato la frusta i Icaro. Erano sempre stati Adepti perfetti e ligi al dovere; per questo non nutrivano il suo stesso odio viscerale per quell'uomo.
Le cicatrici sulla sua schiena parevano bruciare.
Alla fine, dopo un lungo stallo, uno dei ragazzini del gruppo fece un passo avanti, afferrando il compagno per il polso; era più massiccio di lui, anche se di qualche centimetro più basso. Lilieth immaginò fosse uno dei protetti di Icaro, perchè gli altri lo fulminarono con lo sguardo.
-Avanti, finirà presto...-borbottò, obbligando il ragazzino a tendere la spalla con un gesto violento. Era troppo forte e l'latro non potè opporsi; barcollò leggermente e lo fissò con aria disgustata.-Stai fermo...
Icaro passò uno sguardo duro sul resto del gruppetto, come una sorta di avvertimento; notò solo allora i tre Mercenari che lo fissavano e fece un cenno lieve a Chelis, che ricambiò, ma non riconobbe Lilieth. Se lo avesse fatto, avrebbe certamente assunto un'espressione meno vittoriosa; anche se quando ero un bambino lo aveva tiranneggiato come voleva, ora le cose erano cambiate ed il potere del suo Demone era cresciuto...aveva preoccupato anche Natasha il giorno prima.
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Sangue impuro.- Equilibrio spezzato
FantasyLilieth vive all'Inferno. Ci vive da tutta una vita e quello che è gli piace: un Rhiel, un Mercenario, un guerriero; senza famiglia, senza sentimenti, lacerato dalla Guerra tra Luce ed ombra dentro la sua anima tormentata: un mostro dal viso umano...