Sangue impuro.- Equilibrio spezzato

Capitolo 30.- Una brutta situazione

Andrew ebbe un violento brivido nel riconoscere la voce di Dorth ed emerse faticosamente dal passaggio segreto, oltrepassando l'arazzo lacerato e appoggiandosi al muro: non aveva mai visto il suo amico prigioniero prima, ma si era sempre figurato un uomo forte, anche se indebolito dal tempo e dalla vita nella prigione, magari simile ad Ombra, una sua versione Fata magari. Quello che invece si trovò davanti, sorretto da Griff, era un minuscolo e fragile ammasso di ossa e stracci. Sottili e lunghe ossa per gambe e braccia, sottilissime ossa per le dita affusolate e nodose, orecchie leggermente a punta, un viso altero scavato dal tempo e pieno di rughe grinzose, ginocchia ossute che tremavano e piedi deformati che lo sostenevano appena. Tutti in lui parlava di una resa incondizionata al suo destino e alle avversità che si era trovato suo malgrado ad affrontare: non era certo come Andrew se lo era immaginato.

-Dorth.- si lasciò sfuggire il ragazzo e l'uomo puntò su di lui due occhi che gli fecero accapponare la pelle, di un colore che ricordava vagamente la pergamena; la sua pelle era diafana, pallida e in qualche modo traslucida, come quella di certi cadaveri lasciati troppo a lungo esposti all'aria. Indossava una tunica grigiastra e il suo petto era avvolto in candide bende: Andrew capì immediatamente che erano davvero sue le Ali che Brutus aveva mostrato quella mattina, per questo forse l'uomo sembrava tanto debole. Quella fasciatura poteva essere la ragione per cui era ancora vivo e non morto dissanguato nella cella; accennò quello che forse poteva essere un sorriso, con i lembi della bocca che si incurvavano verso l'alto.-Ciao, mio giovane amico.

Griff parve divertito e spostò lentamente lo sguardo dall'uno dall'altro, soppesando la situazione.- Non mi avevi detto che ti avevano fatto compagnia in questi mesi, vecchio.

-Il Giudice non rivela mai tutti i suoi segreti.- tossì violentemente, piegandosi in due e l'uomo sfigurato lo sostenne, dandogli delle leggere pacche sulla spalla fragile, come una mamma avrebbe potuto fare con un bambino.- Su, su, quella pozione ti ha già fatto bene, vedi?

Andrew faticava a credere che Griff avesse curato l'uomo, ma dopotutto faceva fatica anche a capacitarsi del fatto che Ombra potesse aver torturato qualcuno di tanto fragile e innoffensivo come Dorth.

Brutus si voltò lentamente, senza perdere di vista Portus con la coda dell'occhio.- Il ragazzino ci ha traditi. Ha raccontato ai suoi amichetti della ribellione.

Griff si strinse nelle spalle, agitando una mano come se fosse un fatto di ben poco conto.- Lo avrebbero comunque scoperto presto, non vedo perchè preoccuparsene. Scorpius vieni qui, non scapperanno.-il Rhiel avanzò dal passaggio segreto, spingendo fuori i ragazzi; Portus si mosse con rapidità per andare a mettersi vicino a Violet e Andrew scorse le loro dita sfiorarsi; Scorpius lanciò un'ultima occhiata al gruppetto fermo davanti all'ingresso del passaggio segreto, poi si avvicinò a Griff. andando a prendere il suo posto come sostegno di Dorth. La Fata chiuse stancamente gli occhi ed espirò, mentre il Rhiel lo osservava con curiosità a stento trattenuta: era chiaro che nessuno oltre a Griff sapeva chi fosse quel prigioniero pelle ed ossa. Andrew non capiva perchè qualcuno che stava complottando contro Ombra perdesse tempo a liberare un vecchio prigioniero, ma rimase in silenzio e scoccò un'occhiata a Jaden, che fissava l'uomo a bocca aperta, una sorta di timore reverenziale neli occhi gialli.

-Vediamo un po' cosa abbiamo qui...-Griff si avvicinò lentamente, sollevando la torcia per osservarli; Andrew pensò che avrebbero facilmente potuto tentare la fuga lungo il passaggio segreto ora che Scorpius si era spostato, ma probabilmente sarebbe stato inutile: potevano anche esserci guardie ovunque per quanto ne sapevano. E Brutus li stava tenendo sotto scacco con la sua spada: poteva non essere molto acuto, ma era agile abbastanza da inseguirli e catturarli prima ancora che potessero iniziare a pensare dove nascondersi.