Capitolo 11.- Storie di Schiavitù

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-Come mai Lilieth è diventato tuo amico?- Alysia vide l'anima di Zefira contrarsi alle sue parole, come se fossero dolorose e insieme ridicole; Alysia poteva immaginare come suonavano alle sue orecchie, ma non poteva evitare di chiedersi cosa potesse portare il ragazzo ad essere quasi gentile nei confronti della Schiava. Forse lei non se ne rendeva neppure conto, ma l'anima di Lilieth assumeva delle sfumature molto meno temporalesche quando Zefira era nei dintorni e Alysia lo trovava un fenomeno affascinante.-Non è mio amico. Cosa ti salta in testa? È un Rhiel e quindi un padrone a cui devo rispetto.

La giovane si strinse nelle spalle.-Io sono una Fata.- disse candidamente.- Vedo la sua anima e mi sembra che cambi quando siete insieme.

Le due ragazze sedevano sul pavimento di legno della casa di Chelis, su una coperta morbida stesa davanti al caminetto; c'era un profumo di fumo e fiori che Alysia trovava opprimente, ma non che non era spiacevole. Ardeva una fiamma allegra e i ciocchi scoppiettavano, tanto vivacemente che qualche scintilla sfiorava anche la pelle delicata di Alysia; la ragazza aveva gli occhi chiusi e sbocconcellava il pezzo di pane che Zefira gli aveva dato come cena, su ordine di Lilieth, anche se certamente avrebbe comunque fatto sì che la giovane mangiasse qualcosa.

-Probabilmente ti sbagli, Alysia; davvero, non siamo amici. Non potremmo esserlo neppure volendo: lui mi è superiore.-mormorò piano lei dopo un momento di silenzio; era rimasta sorpresa del ritorno di Lilieth insieme con la Schiava, ma non aveva fatto commenti, nè domande, limitandosi ad annuire quando lui le aveva detto di darle del cibo. Era esattamente il tipo di Schiava sottomessa che volevano i Mercenari e l'idea faceva infuriare Alysia: avrebbe dovuto ribellarsi in qualche modo, non piegarsi e spezzarsi al volere altrui.

-C'è una qualche legge che vieta ai Rhiel di essere vostri amici?-chiese la ragazza, rimuginando istinti ribelli che andavano dalla fuga armata solo di un coltello da caccia all'assassinio di Ombra per prendere il potere e il controllo sul regno del Cocito; anche se erano solo stupide fantasie irrealizzabili, la facevano sentire più forte.

-No, anzi; insomma, a volte i Rhiel possono avere la stessa Schiava per decenni, alcuni hanno una Pupilla, ossia una Schiava prediletta rispetto alle altre e se lo desiderano possono sposarla, con il permesso di Ombra...Ma Lilieth non ha mai avuto bisogno di una Schiava, o di un'amica.-si zittì e parve improvvisamente triste.

-Però qualcosa c'è.- mormorò vagamente la ragazza, osservando l'anima di Zefira, così delicata ed evanescente.- Sembra che in qualche modo sia affezionato a te.

Zefira diede in una risata triste; Alysia la sentì muoversi e avvertì il suono metallico dell'attizzatoio che smuoveva le braci roventi nel caminetto; Alysia iniziò a sentirsi stanca e si chiese se avrebbe potuto dormire sulla coperta morbida con Zefira: stava bene in quell'angolino caldo davanti al fuoco. Dopo un attimo di silenzio,la Schiava parlò piano, con voce incerta.- Lui è diverso. Non è un normale Rhiel.

-Lo so.- si lasciò sfuggire l'Impura, ma poi si morse la lingua: non poteva rivelare il suo segreto. Quelli come loro erano raminghi ovunque, anche all'Inferno, e Lilieth non aveva una rete di Ribelli pronti a battersi per farlo accettare nel resto del Mondo.- Lo vedo, insomma. Vedo la sua anima.

Zefira esitò.- Io non posso leggergli dentro, ma riesco a vedere che in lui c'è qualcosa di diverso. Sono solo un'Umana ed ero una bambina quando... Vivevo in un bel posto, dove eravamo così vicini alle stesse che sembrava di poterle toccare solo alzando la mano e... insomma, forse eravamo fin troppo vicini al Paradiso, perchè nei nostri boschi vivevano un sacco di esseri strani e i Folletti mi hanno presa mentre raccoglievo delle more...e sono finita ad Edom. È lì che Chelis mi ha comprata...e con lui c'era Lilieth, anche allora.

Sangue impuro.- Equilibrio spezzatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora