Capitolo 41.- Il crollo

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 Alysia correva, per lo più seguendo i passi affrettati di Lilieth; alle loro spalle sentiva i colpi violenti che venivano dati alla porta di metallo: non ci sarebbe voluto più di qualche minuto prima che qualcuno la aprisse usando la propria chiave e si gettasse al loro inseguimento.

-Dove stiamo andando?-urlò, ansante, mentre la terra continuava a tremare violentemente e quel rumore simile al rotolare delle pietre giù da una ripida montagna continuava. Lilieth la prese per mano.- Di sopra! Tu cerca di non cadere, ci sono degli scalini!

Alysia se ne rese conto da sola quando il so piede urtò dolorosamente qualcosa di pietra e lanciò un urlo soffocato; alle loro spalle, alla fine del corridoio, un rumore di passi si aggiungeva a quello dei pugni sulla porta: chiaramente le Fate stavano emergendo da tutta la città sotterranea per inseguirli. La ragazza posò la mano sul muro, avvertendo un senso di panico che le era sconosciuto: lei era nata per quello, per combattere, per...

-Lilieth non posso scappare, non vedo dove sto andando!-disse alla fine, prossima alle lacrime. Odiava ammettere di essere in difficoltà, odiava mostrarsi debole o diversa, perchè lei era a tutti gli effetti una guerriera: ma combattere e salire di corsa una scala alla cieca, inseguita da orde di Fate Oscure, erano due cose parecchio diverse. Lilieth imprecò sottovoce, poi si mosse con rapidità felina e sollevò la ragazza tra le braccia, ansimando.-Allora limitati a stare ferma!

E ricominciò a correre; Alysia rimase sorpresa da quanto fosse veloce pur portando il suo peso e sentì uno strano sentimento, simile all'affetto sgorgare in sè. Lilieth era un Impuro, era sbagliato, esattamente come lei: loro erano uguali. Probabilmente non avrebbe mai più trovato nessuno di così simile per tutta la sua vita..era una sensazione strana ed erano pensieri assurdi da fare mentre erano in fuga da morte certa.

-Merda!-il ragazzo si bloccò improvvisamente, mentre alle loro spalle passi affrettati iniziavano a riecheggiare su per la tromba delle scale; le Fate stavano arrivando, avrebbero perso in qualche secondo il vantaggio accumulato.- Cosa succede?

-La rampa di scale è crollata!- Lilieth era senza fiato e il rumore di voce alle loro spalle era sempre più forte; le Fate guadagnavano terreno. Alysia cercò disperatamente di ricordare le lezioni che le erano state impartite sul Palazzo di Epoh, ma nessuno poteva sapere quanto danneggiata fosse la struttura; nessuno sospettava che un'intera stirpe di Fate Oscure vivesse nelle viscere della terra.

-Dobbiamo combattere!-disse la ragazza decisa, ma Lilieth rafforzò la presa sul suo corpo.- No! Sono troppe!

-Hanno quasi tutte perso le ali, non possono essere tanto forti!-ma non ne era poi così sicura: Hen e Myi-Ling, pur senza le loro ali, avevano saputo catturarli e portarli facilmente alla loro padrona; forse c'era una sorta di incantesimo che permetteva loro di sopravvivere?-Stanno arrivando, dobbiamo fare qualcosa.

- Dannazione stai zitta, sto cercando di pensare ai soffioni!-urlò il ragazzo e lei si ammutolì, basita: era del tutto impazzito? Pensare ai soffioni in un momento del genere? La sua anima era stranamente contratta, come se lo sforzo di quello che stava facendo, qualsiasi cosa fosse, lo dilaniasse; ripensò per una frazione di secondo a quello che era successo poco prima nella sala del trono, a come improvvisamente avesse avvertito qualcosa di nuovo nell'anima del ragazzo, come se improvvisamente, per qualche minuto, non fosse stata la sua...ma quella di un altro. Cercò di allontanare il pensiero: non era il momento di concentrarsi su quello, dovevano prima scappare. Improvvisamente avvertì un forte scricchiolio e le braccia del ragazzo, che ancora la reggevano,si tesero mentre lui lanciava un urlo soffocato; quasi nello stesso momento Alysia iniziò a scorgere le prime anime delle Fate Oscure alle sue spalle, grige ed uniformi come una marea e lanciò un urlo di avvertimento.

Sangue impuro.- Equilibrio spezzatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora