Capitolo 17.

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Shawn

21/04/2019



Questa notte non ho chiuso occhio neanche per un secondo , mentre le lenzuola che mi ricoprivano il corpo , odoravano solo di Sierra... Lo so , ho sbagliato tutto con lei , sin dal primo giorno , ma adesso è come se avessi bisogno di rivederla , di parlarle, di sorridere insieme a lei e di chiederle assolutamente scusa... E' come se avessi bisogno del suono della sua risata , mentre le sue mani mi accarezzano il volto, e la piccola cicatrice che mi ritrovo sopra. Ho fatto una cazzata, e oltre al piano andato in frantumi prima di quanto credessi , penso che lei non mi perdonerà per quello che ho fatto ieri. Adesso la immagino sola in aereo verso New York, con il più grande rimorso che potesse immaginare; quello di aver ceduto a me. Sbuffo osservando il soffitto e stringendo con forza le mani in due rigidi pugni. Da quando è entrata a far parte della mia vita , anche se in pochi giorni , qualcosa è cambiato... Il pensiero di Ella che era costantemente in me , adesso sta scemando pian piano , mentre uno strano senso di felicità mi ha attraversato spesso; non mi sono sentito solo , e per la prima volta, mi sono sentito così protetto da potermi fidare di lei ad occhi chiusi... Cosa che invece lei avrebbe fatto meglio a non fare. Oggi speravo di portarla a casa dei miei genitori dandole modo di capire più di me, di come sono cresciuto , e di chi sono realmente lontano dai riflettori , e dai milioni di dollari che costantemente mi circondano. I miei sarebbero stati entusiasti nel vederla e avrebbero fatto carte false affinché potessimo giocare tutti insieme una partita di Risiko . Avremmo riso , scherzando , e divertitici fino a tarda notte, mentre adesso mi tocca ripartire da zero, raccontare a mia mamma tutta la verità, e sentirmi fare la ramanzina per la terza volta da quando tutto questo è iniziato.

Sto cercando di pensare ad altro, ma quando l'ho vista ieri sotto lo stipite della porta del bar, ho visto il suo viso spegnersi quando mi ha guardato insieme a Ginevra, mentre le sue mani erano tremanti e poco sicure. Sono una merda lo so , ma non so cosa mi sia passato ieri per la mente, e come sempre mio sono comportato come mio solito quando voglio sfuggire da situazioni difficili.

Afferro dal comodino vicino , il cellulare colmo di messaggi, chiamate e notifiche dei vari social , e compongo velocemente il numero di mia madre; ho bisogno di lei , ora!

<<Amore buongiorno e buona pasqua>> la sua voce è felice e serena, mentre risponde al secondo squillo.

<<Buona Pasqua anche a te mamma>> dico velocemente sospirando.

<<Dove sei tesoro e quali sono i tuoi piani per oggi?>> chiede troppo entusiasta; ama questa festività.

<<Sono a casa mia a Toronto mamma>> ammetto scoraggiato.

<<Cosaaaa?>> la sento urlare <<Ma che dici Shawn?>>

<<Si mamma, dopo verrò a pranzo a casa>> mi limito a dire senza mostrare alcuna emozione.

<<Che succede Shawn?>> mia madre mi capisce sempre al volo, mentre le lacrime mi riempiono gli occhi. Ma cosa diavolo mi sta accadendo? Perché continuo a pensarla? Lei non deve essere niente per me... O almeno pensavo fosse così.

<<E' complicato>> ammetto facendo un grosso respiro e ritirando le lacrime pronte a rigarmi il volto e a farmi sentire più piccolo di quello che ho dimostrato di essere.

<<Possiamo parlarne dopo tesoro?>> chiede dolcemente; voglio un suo abbraccio il prima possibile, mi manca...

<<Certo mamma , a tra poco allora>> sorrido riattaccando immediatamente il telefono.

Alone! Harry Styles - Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora