Chapter 18.

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"Mostrami il culo..."

Il biondo lo guardó tremante.
Si lamentó dimenandosi tra le mani salde del maggiore.
La sua gola si chiuse di puro terrore e dai suoi occhi scesero calde lacrime.

"Andiamo, voltati." lo incitó Tim mettendo una mano sulla sua vita sottile e soffiando quelle parole al suo orecchio.

Quella sera...
"Oh,Ma guarda che bel culo che hai..."
Mani sul suo corpo, respiro pesante.
Isolati.

Lo stomaco del biondo si strinse dolorosamente.
"N-no" mormoró spezzato cercando di liberarsi dalla stretta forte.

Il castano sospiró e si avvicinó al collo del minore spostando le ciocche bionde

"Forza Roger, fammi vedere.
Voglio solo constatare se sei almeno un bel bottom ."

Il batterista pianse ad alta voce continuando a calciare disperatamente.
Non riusciva a sentire nulla, era terrorizzato.

"È davvero un peccato far arrossire questi bellissimi occhi sai?"

Il maggiore trascinó il biondo verso uno specchio tirandolo per un braccio, mentre si lamentava dal dolore.
"Guardati, rosso, sudato, disperato."

Così dicendo Tim graffió la pelle delicata della vita con le sue unghie.
Sembrava amare i lamenti e i singhiozzi del minore.

Sembrava... Ne volesse di piú.

Spostó una mano piú in basso, accarezzando lentamente il fianco.

Roger era disgustato, le mani del maggiore vagavano per il suo corpo e lui... Che non faceva nulla.
Aveva una forte nausea.

Le dita di Tim avanzavano verso il basso, facendo solo gridare piú forte il biondo.
"In realtá, penso che ti piacerebbe...
Sono molto abile con le mani Roggie."

Roggie.
Roggie

Lui era solo il "Roggie" di Brian.
Come poteva rivolgersi in quel modo a lui?

Un dolore lancinante lo colpì al petto, così cercó di lasciarsi cadere sul pavimento.

"Non così infretta, dolcezza, prima ti giri."

La voce graffiante lo fece solo far respirare piú affannosamente e piangere di piú.

Gli ansimi del minore sembravano innervosire Tim.
"Hai rotto le palle.
Faccio io, stai fermo."

Le mani di Tim scivolarono sulla sua cintura.

Circondó i suoi fianchi con le mani , cercando di togliere la sua cintura.

"No!" urló acutamente il batterista con le mani bloccate.
"T-ti p-prego, t-ti prego."

Il castano ghignó e buttó a terra il minore.

"Pregami"gli ordinó.

Un piccolo singhiozzo uscì dalla gola del biondo.

Lo guardava terrorizzato con la mascella tremante.
I suoi occhi erano incredibilmente gonfi.

Il maggiore si avvicinó all'orecchio di Roger e sospiró.
"Pregami o...
Ti scopo quel tuo bellissimo culo."

Il minore rimase bloccato.
Le sue gambe erano molli, le sue braccia non avevano piú forza di difenderlo.

Si era completamente arreso.

 Just Mine [Maylor]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora