Brian intrecció le dita tra i capelli biondi abbassando la bocca sul collo bianco del ragazzo.
Poteva sentire gli ansimi del minore ed il corpo che vibrava sotto il suo."Oh Bri... Bri..." mormoró il batterista buttando la testa indietro e sentendo umidi baci sul suo basso ventre.
Il riccio accarezzó dolcemente i fianchi stretti, strofinando con i pollici le sporgenti ossa del bacino.
"Come va, piccolo?" domandó con voce roca il maggiore guardandolo dal basso.
"È... È c-così verde..."
Il chitarrista sorrise.
"Lascia che abbassi questi" sussurró togliendo lentamente i jeans scuri del ragazzo.Roger non rispose, completamente immerso nel suo piacere.
Alzó addirittura i fianchi per aiutarlo.Brian poteva dire di star guandando il paradiso.
Gli occhi blu erano immersi nella lussuria e il labbro inferiore del batterista era morso dolcemente dai denti appuntiti.
I capelli biondi erano disordinati ma incredibilmente perfetti."Potrebbe arrivare q-qualcuno, b-basta Brian..."
"Sh... Nessuno, amore, nessuno" rispose il ragazzo accarezzando per un attimo il viso del minore.
Il biondo sembrava diffidente, erano sul divano del soggiorno.
Poteva sentirsi quasi ansioso, ma quando le labbra morbide tornarono sulla sua pelle, quelle incertezze svanirono.
Era tutto così lento e dolce, tranquillo e bellissimo.Il riccio non poteva non notare la sensibilitá del batterista ad ogni suo tocco, il leggero tremolio quando posava anche un semplice bacio sulla guancia del ragazzo.
Il chitarrista fece passare le lunghe dita sulle gambe nude, sentendo un leggero piagnucolio provenire dal minore.
Ad un certo punto la porta si aprì e il bassista si affacció.
Velocemente Brian, buttó una coperta sul corpo del biondo e si sedette sul divano.
Roger borbottó qualcosa sottovoce imbarazzato e nudo sotto il tessuto morbido.
"Sono tornato! Ho portato dei cupcake! Cosa sta succedendo qui-" John salutó avvicinandosi ai due coinquilini.
"Oh Rog, ti senti poco bene?"
Il batterista arrossì non trovando per qualche secondo le parole.
"B-beh... I-io... M-mi ero addormentato qui...""Capisco, mi dispiace di averti svegliato sai-" il minore guardó il pavimento.
Pantaloni.
"Oh e... Questi... Cosa ci fanno qui?" chiese a disagio il bassista guardando entrambi.
Il biondo non emettè fiato sperando disperatamente che Brian si inventasse qualcosa.
"Oh, nulla, dovevo mettere in lavatrice dei vestiti e mi saranno caduti per la strada..." si giustificó il maggiore raccogliendoli.
"Bene, arrivo tra poco... Intanto puoi mettere l'acqua per il tè Bri?"
"Nessun problema Deaky"
Il ragazzo lasció la stanza e Roger si coprì il viso totalmente arrossito.
"Sapevo che era una cattiva idea, lo sapevo, lo sapevo..."Il maggiore ridacchió accarezzandogli le ciocche bionde.
"Non ci ha visti, non è successo nulla amore""Si! F-forse avrá pensato che noi..."
Il riccio scosse la testa.
"Piccolo e timido Roggie, rilassati.
Vado a preparare il tè,mh?"Il ragazzo annuì per poi emettere un suono disapprovatorio.
"N-non puoi lasciarmi qui"
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Just Mine [Maylor]
Fanfiction1973, Londra. Un avvenimento traumatizza la vita del nuovo batterista dei Queen. In un Pub della sua cittá, viene drogato e abusato. La sua vita stava cadendo a pezzi. Se non fosse stato grazie a Brian, ai suoi baci, alle carezze, alle nottate nello...