"HEY FROCI!"Brian strinse i pugni e serró la mascella.
Non era la prima volta che veniva chiamato in quel modo per strada,
ma quelle parole lo facevano letteralmente trasalire dalla rabbia ogni volta.Inspiró e strinse i denti.
Non era dell'umore adatto per essere civile.Freddie notó immediatamente il volto teso del chitarrista e gli sfioró il braccio velocemente.
"Stai tranquillo Bri, ora se ne vanno." mormoró continuando a camminare.
Il trio continuava a seguirli ridacchiando di tanto in tanto.
Semplicemente insostenibili.
Il riccio si fermó improvvisamente.
Chiuse gli occhi per un attimo e si giró."Che cazzo volete?"
Un castano gli sorrise sfacciatamente.
"Oh, da quanto non scopi Barboncino?
Datti una calmata!"I due al suo fianco ridacchiarono continuando a fumare.
Brian rise nervosamente prima di tirargli un pugno sul naso.
Il ragazzo gridó e posó una mano sul punto dolorante.
Il suo naso stava pulsando e da esso stava uscendo del sangue.
"Finocchio di merda!"Il cantante tiró per un braccio il chitarrista nervoso.
"Andiamo Bri lascia-"Un ghignó li fece voltare.
"Bri eh?
Nomignolo carino, soprattutto quando vai nel profondo"Il riccio spinse piú lontano il maggiore e prese per il colletto della maglietta il castano.
"Torna a casa amico, la mamma ti avrá preparato il latte, non voglio che si raffreddi." ringhió.Il piú basso lo guardó con sguardo tagliente e gli diede uno schiaffo in pieno volto.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Brian tiró un calcio nel suo stomaco, mentre il castano gli graffió uno zigomo."FAGLI IL CULO MIKE!" lo incitava un biondo.
Brian ringhió spingendolo verso un muro.
Lo avrebbe ucciso se non fosse stato per Freddie.Il cantante lo prese per un braccio e lo tiró lontano.
Sapeva che il suo amico odiava essere trattenuto e trattato come un bambino, ma doveva assolutamente fermarlo."Sì! Scappate rifiuti! Andate a prenderlo in culo!"
Il chitarrista trattenne un insulto e camminó velocemente, mostrando al gruppetto alle sue spalle il suo lungo dito medio.
Un giorno, tutto sarebbe cambiato.
"Non è successo nulla, lasciali stare." mormoró il cantante con voce leggermente tremante.
Era molto sensibile all'argomento, e gli insulti lo ferivano ogni volta.
Ma cercava di far finta di nulla e andava avanti.I rifiuti erano loro, non lui.
Senza proferire parola i due entrarono nel locale.
Odorava di fumo e di alcool, la musica era altissima ed era pieno di gente pur essendo ancora mattina.
Lo stomaco del riccio si strinse al ricordo di lui che lasciava Roger e..."Muoviamoci, amico" disse Freddie risvegliando il ragazzo dai suoi pensieri.
I ragazzi si spinsero tra la folla andando verso l'uomo che stava servendo i drink.
Era lo stesso di quella sera."Come va, belli?
Cosa vi posso preparare?" sorrise educatamente.Il riccio appoggió un braccio sul bancone e si fece serio.
"Non siamo qui per questo, dovremmo parlare."
STAI LEGGENDO
Just Mine [Maylor]
Fanfiction1973, Londra. Un avvenimento traumatizza la vita del nuovo batterista dei Queen. In un Pub della sua cittá, viene drogato e abusato. La sua vita stava cadendo a pezzi. Se non fosse stato grazie a Brian, ai suoi baci, alle carezze, alle nottate nello...