Il piede del maggiore peró bloccó la porta."Ah-ah, non così in fretta" disse Tim entrando senza problemi nell'appartamento.
"Possiamo approfittare della mancanza del carissimo Brian per chiaccherare, non pensi?"Roger andó nel panico.
Aveva il nemico in casa."Forza perchè non ci sediamo?" propose.
Il biondo chiuse gli occhi per un momento prima di dirigersi in soggiorno e di sedersi sulla sua poltrona, il piú lontano possibile dal ragazzo.
"Ah che ricordi questa casa!" rise Tim mettendosi a proprio agio sul divano spazioso.
"Ho amato la camera da letto di Brian... Non sai quanto ci siamo divertiti lì dentro!"Il batterista inspiró.
Sta mentendo.
Vuole confonderti...
Va tutto bene
"E-e... D-dov'è?" mormoró."Come?" chiese il maggiore visibilmente confuso.
"H-ho detto, dov'è la camera?"
Il ragazzo fece un sorrisetto beffardo guardandosi le mani.
"Prima stanza a destra, primo piano" borbottó sicuro."N-no" sorrise a sua volta Roger.
"H-hai sbagliato."Il ghigno sul volto di Tim scomparì improvvisamente.
"A-a destra n-non ci sono c-camere.
Si t-trova a s-sinistra, la s-seconda camera a s-sinistra."Il maggiore stava mentendo.
Lui non conosceva quella casa.
Brian non l'aveva mai portato lì.Il biondo lo guardó negli occhi piú sicuro di sè.
Avrebbe tenuto testa a quel ragazzo.
Roger non era un ragazzo stupido."Oh... Piccoli vuoti di memoria" si ricompose il castano acquisendo un'espressione seria.
"Fuori fa molto freddo, che ne dici di fare un tè ad entrambi?" propose."Davanti a qualcosa di caldo si parla meglio.
Qualsiasi va bene."Il minore aggrottó la fronte.
Pur di non vedere Tim, avrebbe fatto di tutto.
Si alzó e andó verso la cucina."Chissá..." pensó "Magari abbiamo del veleno che ci puó tornare utile"
Purtroppo peró, viveva con un animalista, un pacifista e una regina isterica.
Per niente al mondo avrebbe trovato sostanze tossiche.Mise a bollire l'acqua, mettendo la fiamma piú bassa possibile per poter stare in cucina al piú a lungo.
Inizió a pensare a cosa potesse essere allergico il maggiore.
Avevano vissuto per anni insieme, e sapeva che stava male mangiando noci o amarene.Ovviamente, nessuno dei due alimenti era in casa.
Si sedette sul bancone, guardando la pioggia dalla finestra.
Poteva immaginarsi il suo ragazzo con enormi pacchi in mano che passava dall'interno all'esterno, arrabbiatissimo di bagnare la sua riccissima chioma.Sorrise all'idea.
Ad un certo punto peró l'acqua stava uscendo dalla pentola e Roger saltó a terra per spegnere il gas.
Prese due bustine di tè verde e le mise in due tazze prima di sentire un corpo premere contro il suo.
Il suo corpo si immobilizzó.
Con la coda dell'occhio vide Tim guardarlo sorridendo e spostando una mano tra le sue ciocche bionde."N-non farmi d-del male" sussurró in preda al panico.
"Non ti sto facendo niente, tesoro.
Avevi qualcosa tra i capelli" ghignó toccandoli nuovamente.
STAI LEGGENDO
Just Mine [Maylor]
Fanfiction1973, Londra. Un avvenimento traumatizza la vita del nuovo batterista dei Queen. In un Pub della sua cittá, viene drogato e abusato. La sua vita stava cadendo a pezzi. Se non fosse stato grazie a Brian, ai suoi baci, alle carezze, alle nottate nello...