Calum Hood
"Oh si continua"
"Si cosi, vai"
"ODDIO COSI, TI PREGO NON FERMARTI"
"Calum, siamo in un negozio, controllati"
"COME FACCIO A CONTROLLARMI? SEI COSI BRAVO, DIAMINE"
"CALUM TI STO SOLO VERSANDO IL MILKSHAKE NEL BICCHIERE!"
Il biondo dietro al bancone sbuffa, poggiando il bicchiere di plastica sul bancone, riempito fino all'orlo con il mio milkshake alla vaniglia. Lo prendo immediatamente con una mano, prendendone subito un sorso dalla cannuccia e sentendomi immediatamente meglio. Mi ci voleva proprio, guardare Stranger Things per otto ore di fila mi ha tolto tutte le energie. E mi ha anche disidratato, a dirla tutta.
"Dovresti smetterla con quella roba, fa male"
"Ma tu ci lavori qui dentro!"
"Solo perché ci lavoro non vuol dire che io mangi lo schifo che vendono!" Esclama offeso, incrociando le braccia al petto.
"Sta zitto e dammi un Mc Flurry all'oreo" Borbotto, continuando a bere il mio milkshake. Effettivamente il Mc Donald's non è il posto più adatto dove mangiare, soprattutto se ci vai tutti i giorni come il sottoscritto, ma il loro cibo è buono e costa poco. Al giorno d'oggi i cibi sani sono fin troppo cari, è per questo che la gente mangia per lo più schifezze. Non è colpa nostra, è colpa dei stipendi minimi e dei prezzi troppo alti.
"Cos'hai intenzione di fare oggi?" Mi chiede, passandomi il mio gelato. Prendo l'ultimo sorso di milkshake ed afferro il contenitore, da oggi in cartone perché il signor presidente si è accorto solo ora del riscaldamento globale e della plastica negli oceani, e lo guardo.
"Oltre piangere per la morte di Hopper? Beh, penso che starò un po' in giro, magari vado a trovare mia madre in clinica" Alzo le spalle, portando alla bocca un cucchiaio di gelato. "Tu?"
"Il mio turno finisce alle sette, quindi penso che starò un po' a casa con Michael. Sai, tra il mio lavoro e la sua sessione estiva all'università non riusciamo a stare chissà quanto insieme" Sospira tristemente, mordicchiandosi il labbro.
"Quanti esami gli mancano?"
"Fortunatamente solo due, ma credo che voglia dare Psicologia Dinamica a Settembre, lui e Freud non vanno proprio d'accordo" Ridacchia, lasciando lo scontrino sul bancone. Io afferro il portafoglio dalla tasca, tirando fuori cinque dollari e poggiandoli sul bancone.
"Pensa che dopo potrete finalmente andare in montagna tranquilli e soprattutto da soli" Accenno un sorrisino malizioso, beccandomi uno schiaffetto sulla testa.
"Sta zitto o ti faccio ingoiare un quarto di dollaro, Hood" Alza gli occhi al cielo, poggiando il mio resto sul bancone, che mi affretto a recuperare.
"Ci vediamo stasera? Dominic ha dato una festa in spiaggia" Mi dice ed io annuisco.
"Scrivimi l'indirizzo!" Esclamo, avviandomi verso l'uscita del fast food.
"Vestiti in modo sexy!" Mi urla, facendo girare alcune persone li presenti verso di noi. Io rido e, prima di uscire, mi giro a guardarlo.
"Sarei sexy anche vestito da pomodoro gigante, Hemmings" Scoppio a ridere, uscendo definitivamente ed imboccando la strada opposta a dove abito, quella che porta alla clinica dove è rinchiusa mia madre. Butto via nel primo cassonetto che vedo il contenitore vuoto del mio Mc Flurry, afferrando poi il cellulare. Nessuna notifica, come sempre. Sospiro, svoltando in un vicolo sulla destra. È la scorciatoia che prendo di solito per non passare di fianco alla stazione di polizia e non farmi cosi beccare da mio padre. Lui è un agente e non voglio che sappia che vado a trovare la mamma, non gli farebbe piacere. Vuole che stia il più lontano possibile da lei, perché a detta sua è solo una pazza pericolosa, ma non sa che lei mi capisce più di chiunque altro, più di lui. Solo perché si drogava non vuol dire che sia fuori di testa. È in riabilitazione da mesi ormai ed è completamente pulita, se continua cosi potrebbe anche essere rilasciata entro la fine dell'anno. Sbuffo, infastidito dalla terribile puzza che c'è qui, ma continuo a camminare, accelerando appena il passo per uscirne il prima possibile. Cosi facendo, riesco ogni volta a raggiungere il retro della clinica senza farmi vedere da nessuno. Delle voci in lontananza però mi bloccano e, istintivamente, mi nascondo dietro ad un cassonetto, accovacciandomi. Ci sono tre uomini, avvolti dalla penombra. Uno di loro sta tenendo un altro fermo contro il muro, mentre il terzo ha qualcosa che sembra una pistola in mano e l'ha puntata contro la testa dell'uomo bloccato. Sgrano gli occhi, sentendomi male per non poter fare nulla. Sono in due ed armati, mi ucciderebbero ed io vorrei almeno finire la terza stagione di Santa Clarita Diet prima di morire. Uno di loro urla qualcosa, che però non riesco a capire, prima che il suo compagno spari alla testa di quell'uomo, facendomi urlare. Mi tappo immediatamente la bocca nel momento in cui mi rendo conto di cosa ho fatto e guardo i due, che ovviamente si sono voltati verso la mia direzione.
"Dio, cosa ti ho fatto di male per meritarmi questo?!" Sbotto, iniziando a correre via, nella direzione opposta alla loro. Perché diamine ho urlato? Cosa c'è di sbagliato nella mia testa? E soprattutto loro dovevano scegliere proprio la mia scorciatoia per uccidere un uomo?!
Vaffanculo a me e a loro. Sono un coglione, una testa di cazzo e probabilmente adesso verrò ucciso come una maiale al macel- BAM. Faccia e asfalto.
Fottuto sasso del cazzo, proprio qui dovevi stare?!
Emetto un gemito di dolore, sentendo del sangue scorrere lungo la mia fronte, mentre faccio pressione sulle braccia per rialzarmi. La caviglia mi fa male, ma non posso fermarmi, quelli li sicuramente mi stanno alle calcagna e-
Boom.
Qualcosa mi colpisce alla testa, facendomi cadere di nuovo. Prima di svenire però, riesco a vedere il viso di uno dei miei aggressori.
Ed il mio cuore per poco non smette di battere.
I suoi occhi sono verdi.
Cosi verdi che non sembrano neanche reali.
Cosi verdi che è impossibile che appartengano ad un assassino.
Cosi verdi che li sento penetrare nella mia anima, soprattutto quando si poggiano su di me, che probabilmente avrò una faccia da rincoglionito mezzo addormentato.
Cosi verdi che, per un attimo, sento il mio dolore sparire.
Ah no, non sono i suoi occhi, è il colpo alla testa, che mi fa svenire.°
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Hello (Kitty) everyone!
Eccomi tornata con una nuova storia, come potete vedere con una trama completamente diversa dalle altre.
Ci tengo a dirvi che non sarà la solita storia seria e piena di colpi di scena, anzi sarà leggermente trash, ma penso si sia capito dall'inizio del capitolo lmao.
Cosa pensate che succederà a Calum?
Secondo voi chi sono i due criminali? (O meglio, chi pensate che sia il secondo criminale dato che il primo l'avete capito tutti?)
Qualcuno si accorgerà della sua scomparsa?Ci vediamo al prossimo capitolo💖
~hannah
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Stockholm Syndrome
Fanfiction[CASHTON] "Mangia" Gli ordino, ma lui scuote la testa. "Cosa mi dice che il cibo non è avvelenato?" Osservazione intelligente, per un ragazzino come lui. Scuoto la testa, ridacchiando leggermente e mi alzo, tagliando un pezzo dalla fetta di carne e...