I Killed Him

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Calum Hood

Un mese.

È passato un mese esatto da quando sono arrivato qui.

Un mese che non vedo Luke, Michael e mio padre.

E ne manca ancora un altro perché io possa tornare a casa.

Eppure, non sono poi cosi sicuro che mi piacerà non avere più Ashton intorno. Ormai mi sono abituato a vederlo praticamente tutti i giorni ed oserei dire che tra di noi si è instaurata un'amicizia. Wow, amico con il del mio rapitore, chi l'avrebbe mai detto.

"Calum, vieni qui!" Mi sento chiamare dal piano di sotto e, con un sbuffo, spengo la TV e mi alzo controvoglia dal letto, per uscire dalla stanza e scendere le scale. Una volta in salotto, mi ritrovo il riccio pronto per uscire, con un sacchetto tra le mani ed una pistola infilata nei pantaloni. Deglutisco appena, avendo paura di cosa voglia fare.

"Ah bene, sei vestito" Dice, scrutandomi. Io mi mordo il labbro inferiore, nervoso, ma cerco comunque di non farglielo notare.

"Già, cosi potrai evitare di gettare il mio cadavere nudo in una buca" Arriccio il naso, incrociando le braccia al petto ed indicando con la testa la pistola nella sua tasca. Lui alza gli occhi al cielo, guardandomi.

"Non è per te. Comunque, oggi verrai con me, ho una consegna da fare e nessuno dei ragazzi può sorvegliarti" Sgrano gli occhi a quelle parole, non l'ha detto sul serio, giusto? Cioè, dovrei guardarlo mentre ammazza qualcuno, per la seconda volta? Non se ne parla.

"MA SEI SCEMO? NON HO INTENZIONE DI STARMENE FERMO MENTRE TU UCCIDI QUALCUNO!" Esclamo ad alta voce, gesticolando come solo un italiano potrebbe fare. Ashton si sbatte una mano sulla fronte, avvicinandosi per bloccarmi i polsi e farmi smettere di muovere le braccia.

"Non devo uccidere nessuno, è solo per precauzione" Mi dice, a tono basso, come se volesse tranquillizzarmi. Io sospiro, mordendomi il labbro e pensandoci un attimo. Certo, non che io abbia chissà quanta scelta, ma sono psicologicamente pronto a vedere Ashton sotto la veste di criminale? Spoiler: per niente.

"Sei proprio sicuro che non posso rimanere qui?" Azzardo a chiedere, guardandolo speranzoso, ma lui scuote la testa.

"Non posso Cal. Non che io non mi fidi di te, ma se qualcuno dei ragazzi scoprisse che ti ho lasciato solo in casa succederebbe il fin di mondo" Mi spiega, premuroso, ed io annuisco sconfitto, passandomi una mano fra i capelli.

"Andiamo allora" Mormoro e lui mi sorride appena, raggiungendo la porta d'ingresso, dopo aver recuperato le chiavi dell'auto e quelle di casa, ovviamente. Lo seguo contro voglia, salendo in macchina senza fare troppe storie ed allacciando la cintura di sicurezza.

"Cosa devi consegnare?" Chiedo, mentre lui effettua una semplice manovra per uscire dal vialetto. Lancio uno sguardo al sacchetto accanto a me, mordendomi il labbro.

"Eroina, serve ad uno spacciatore" Risponde con tutta tranquillità, come se stesse per andare a vendere caramelle alla fiera di paese. Sospiro, spostando gli occhi verso il finestrino ed osservando le immagini scorrere veloci. Resto in silenzio per tutto il tempo, fin quando Ashton non parcheggia l'auto sul retro di un ristorante giapponese, dove un ragazzo è poggiato con le spalle contro il muro, un cappellino con visiera sistemato sulla testa e le mani nelle tasche. Il ragazzo mi guarda, afferrando il sacchetto.

"Aspettami qui, non ci metto niente" Mi dice, prendendo poi la pistola che prima era nascosta dalla maglietta e me la porge, con un sorrisino. Io lo guardo confuso, non capendo.

"Cosi hai la certezza che non ucciderò nessuno" Mormora ed io sorrido, prendendo l'oggetto tra le mani, con delicatezza. Apprezzo il fatto che la lasci a me cosi da essere sicuro che non sto per assistere ad un secondo omicidio.

"Sta attento, è carica" Mi avverte ed io annuisco, osservandolo mentre esce dalla macchina.

Ashton Irwin

Esco dall'auto, lasciando Calum da solo e raggiungo Harvey, lo spacciatore a cui i Bloods fanno da rifornitori. Sono mesi che compra da noi, ma questa è la prima consegna che effettuo io, di solito se ne occupa Zayn. Louis dice che tra di noi lui è il più intimidatorio, quindi le persone non ci pensano due volte a fare ciò che dice lui.

"Bloods?" Chiede, sfilando le mani dalle tasche dei jeans. Io annuisco, porgendogli il sacchetto contenente l'eroina. Lui lo apre, per assicurarsi che ci sia ogni singolo milligrammo richiesto e poi mi porge un rotolo di banconote, che io inizio immediatamente a contare, per assicurarmi che non mi stia imbrogliando.

"Sono solo duecento dollari, ce ne devi cinquecento" Dico, alzando gli occhi su di lui. Il ragazzo emette una risatina, scuotendo appena la testa e tira fuori una pistola, puntandomela dritto alla testa. Deglutisco, alzando le mani. Sono disarmato e con un'arma puntata sulla fronte, con Calum in auto che non può fare un bel niente, dato che verrebbe ucciso anche lui se ci provasse. Merda, merda, merda.

"Pensavo che potresti farmi risparmiare qualcosa, questa volta, no?" Ghigna lui, facendomi stringere i denti. Sarebbero soldi persi, che dovrei metterci io. Non se ne parla.

"Scordatelo" Sputo acidamente, sussultando appena quando lo sento rimuovere la sicura. Vuole sul serio spararmi questo stronzo?

"Vediamo se dici la stessa cosa con una pallottola nel cervello"

Uno sparo.

Il rumore di uno sparo rimbomba nel vicolo stretto in cui siamo, facendomi sgranare gli occhi.

Ma non proviene dalla sua pistola.

Il ragazzo di fronte a me si immobilizza, mentre una grossa macchia rossa si espande sulla sua maglia, all'altezza del cuore. Cade a terra, ai miei piedi, lasciandosi scivolare dalle dita la droga e l'arma tra le sue mani, mentre io mi giro. Calum è in piedi, dietro di me, con la mia pistola tra le mani tremanti ed un'espressione scioccata, forse non pensava di essere davvero capace di una cosa del genere.

"Calum.." Lo richiamo, ma non riesco a dire altro, perché il moro mi corre incontro, abbracciandomi di scatto. Ricambio immediatamente, stringendolo mentre lo sento far cadere l'oggetto a terra.

"L'ho ucciso" Mormora contro il mio petto, mentre io gli lascio un bacio sulla fronte. Ha ucciso uno sconosciuto per non farmi ammazzare, nonostante i Bloods gli abbiano tolto praticamente tutto. Mi ha difeso e non so bene come sentirmi a riguardo.

"Ho ucciso una persona" Sussurra ancora, lasciandosi scappare un singhiozzo. A quel punto, lo stringo più forte, cercando invano di tranquillizzarlo. 
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HELLO PEOPLE!!
Capitolo un tantino sad per il nostro Calum. Vi sareste mai aspettato che uccidesse qualcuno per Ashton? Secondo voi cosa succederà?
Ormai siamo a metà storia!
E non pensate che non ci sarà altro drama o sadness, Stockholm Syndrome sará anche trash, ma queste due cose non mancano🤪
Alla prossima!

hannah

Stockholm SyndromeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora