Calum Hood
"Okay, eccoci qui" Annuncia Louis, fermando il furgone sul retro della J.P Morgan Chase. Siamo tutti vestiti da poliziotti, abiti ovviamente rubati da non so dove, ho preferito non saperlo, e siamo in un piccolo furgone, identico a quello della guardia civile. Non indossiamo maschere o passamontagna, dato che secondo Louis non servono visto che dopo ci trasferiremo in altri paesi dove la polizia americana non potrà fare nulla, non potendo agire oltre frontiera. Infatti, ci ha raccomandato di fuggire non appena finita la rapina, con la nostra parte di soldi, ed andare il più lontano possibile, in posti in cui nessuno possa trovarci. Io ed Ashton avevamo pensato alla Norvegia o all'Italia, oppure potremmo andare dalla sua famiglia in Australia. Ho già parlato con mio padre, non menzionando la rapina ovviamente, però gli ho detto che mi sarei trasferito in un altro stato, con o senza il suo permesso, sempre per conto dei Bloods. Due agenti si dirigono verso di noi, armati di fucile, in modo da controllare il carico. Louis, con nonchalance, si appoggia al finestrino aperto, guardando i due con un sorriso. Dio, mi sembra di essere nella Casa di Carta.
"Abbiamo le bobine di carta per banconote per la banca, dietro con me ci sono i miei colleghi con le casse" Dice, indicandoci. Uno dei due fa cenno all'altro di andare a controllare, mentre lui resta fermo. L'altro poliziotto apre le ante del furgone, ritrovandosi davanti noi e parecchie casse. Ashton si avvicina ad una di esse, aprendola e mostrando le bobine all'uomo. Una volta accertatosi che sia tutto apposto, ritorna dall'altro ed annuisce. Loro non sanno che, nelle altre casse, ci sono delle armi, e spero non lo scoprano prima del tempo. Prendo un respiro profondo, guardando il mio ragazzo che, per tranquillizzarmi, mi dà un piccolo bacio sulle labbra.
"Andrà tutto bene" Sussurra, afferrando la cassa con le bobine e scendendo dal furgone. Ognuno di noi ne prende una ed in fila, scortati dai poliziotti, entriamo dal retro, dirigendoci verso il caveau. Nel mentre, rivolgo occhiate fugaci a tutti i ragazzi, osservando le loro espressioni. Come fanno a restare tutti cosi impassibili? Arrivati davanti al caveau, Liam si abbassa, poggiando a terra la cassa e facendo finta di allacciarsi le scarpe. Nel mentre, uno dei due uomini digita la combinazione per aprire l'enorme porta, mentre l'altro ci guarda vigile, pronto a sparare a qualsiasi passo falso. A quel punto, entra in scena Niall.
"Scusi" Lo richiama il biondino, attirando la sua attenzione. "So che è inappropriato, ma dovrei andare in bagno" Si inventa ed il poliziotto alza gli occhi al cielo, abbassando il fucile, intenzionato ad indicargli la strada. E, a quella distrazione, Liam tira fuori la pistola dalla cassa, sparandogli dritto alla testa. L'altro non fa in tempo a girarsi che Zayn gli spara un proiettile nel petto, facendolo accasciare a terra, non prima di aver sentito un click da parte della porta del caveau. Faccio una smorfia, sentendomi male per loro, ma mi affretto a poggiare a terra la cassa, tirando fuori anche la mia arma, cosi come tutti.
"Okay, mi raccomando, attenetevi al piano" Dice Louis, recuperando due fucili, cosi come Ashton e Harry. Il mio ragazzo mi guarda, avvicinandosi a me per baciarmi frettolosamente.
"Ci vediamo tra quindici minuti, piccolo" Sussurra ed io annuisco, sorridendo appena. Poi, loro tre, corrono via, dirigendosi al piano superiore, per tenere in ostaggio i presenti nella banca ed impedire ai poliziotti di scendere nel caveau. Zayn e Liam fanno la stessa cosa, facendo però da guardia alla porta dalla quale siamo entrati. Restiamo, quindi, solo io e Niall, con il compito di prendere tutto ciò che è racchiuso li dentro e metterlo nelle casse. Che il countdown abbia inizio.
Ashton Irwin
Tengo il mio fucile saldo nelle mie mani, mentre una pistola è sistemata nella mia cintura ed un coltello è infilato nel mio anfibio. Insieme a Harry e Louis, raggiungo il piano superiore, dove il riccio spara tre colpi al soffitto, abbastanza per attirare l'attenzione dei presenti e spaventarli.
"TUTTI A TERRA E NESSUNO SI FARÀ MALE" Urla il capo dell'operazione, puntando il fucile verso chi, dopo le sue parole, non ha fatto ciò che ha detto. L'allarme inizia a suonare, simbolo che qualcuno dietro ai banconi ha premuto il pulsante di emergenza, e le finestre si sbarrano in automatico, impedendo ogni via d'uscita. Solo la porta principale è ancora aperta, probabilmente si sarà inceppato il sistema, perché come regola anche quella avrebbe dovuto chiudersi. Questo rende tutto più complicato, visto che i poliziotti esterni non ci metteranno molto da arrivare, ma siamo preparati anche a questo. I poliziotti presenti all'interno, invece, si avvicinano a noi, puntandoci le loro armi contro.
"Poggiate le armi a terra e mettete le mani dietro la testa" Urla uno di loro, facendomi sbuffare una risata.
"Scordatelo" Ringhio, puntandogli il fucile contro. Lancio un'occhiata ad una donna a terra, a pochi centimetri da me, e l'afferro per un braccio, portandola davanti a me. È spaventata e sta piangendo, un po' mi fa pena, ma non ho intenzione di farle del male. La sto solo usando come scudo e, se i poliziotti sono davvero intelligenti, non apriranno il fuoco.
"Lascia andare la donna" Mi intima, ma io scuoto la testa, afferrando la pistola dalla mia cintura e puntandola alla testa della donna. Lei piagnucola, stringendo le palpebre. Dieci minuti ancora. È Louis a sparare il primo colpo verso un poliziotto, prendendolo in pieno petto, ed a quel punto la lascio andare, aprendo anch'io il fuoco. Nessuno dei nostri nemici fa in tempo a sparare che vengono uccisi. I presenti urlano, piangono, si nascondono.
"Non vogliamo uccidere nessuno di voi, quindi siate collaborativi" Sputa fuori il riccio, guardando male un uomo che si sta riparando dietro ad uno dei banconi. Alzo gli occhi al cielo, puntando il mio fucile verso la porta in vetro, pronto a far fuoco in caso qualche agente di polizia si avvicini ad essa. In lontananza, sento già le sirene delle loro auto e rivolgo uno sguardo a Louis, deglutendo appena. Lui mi infonde coraggio con il solo sguardo, puntando anche lui il fucile verso la porta, cosi come Harry. Dieci minuti e sarà tutto finito. Nel frattempo, dobbiamo solo tenere a bada la cavalleria, sperando che quei due si sbrighino.
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E BOOM! LA RAPINA È INIZIATA GENTE, ALTRI QUATTRO (+ epilogo) CAPITOLI E STO SCHIFO DI STORIA FINISCE CHE BELLO. Non vedo l'ora di pubblicare la nuova, nonostante faccia sempre e comunque schifo lol. No ok forse fa un po' meno schifo di queste. Forse.
Comunque, si vede che mio fratello mi ha costretta a vedere la Casa Di Carta? (Che io odio tra l'altro) 😂
I cashton si sono separati, secondo voi come andrà a finire questa rapina?
*voce profonda* CHI MORIRÀ E CHI SOPRAVVIVRÀ? Aperte le scommesse gente!
Chi ci prende riceve un biscotto ed un abbraccio al concerto dei 5SOS (che al 90% verrà rimandato ma questo non lo diciamo).
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Al prossimo capitolo xxhannah
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Stockholm Syndrome
Fanfiction[CASHTON] "Mangia" Gli ordino, ma lui scuote la testa. "Cosa mi dice che il cibo non è avvelenato?" Osservazione intelligente, per un ragazzino come lui. Scuoto la testa, ridacchiando leggermente e mi alzo, tagliando un pezzo dalla fetta di carne e...