Calum Hood
Apro lentamente gli occhi, mettendoci un po' a mettere a fuoco il luogo in cui mi trovo. Sono in una camera da letto e a giudicare dai poster di donne mezze nude o appartiene ad una lesbica o ad un uomo fin troppo arrapato. Le pareti sono di un blu spento ed è arredata con mobili per la maggior parte rovinati. C'è una porta accanto al letto e probabilmente conduce al bagno. Sospiro, piagnucolando a causa del mal di testa.
"Madonna mi sento come se mi fossi drogato e poi avessi sbattuto la testa contro il muro svariate volte" Borbotto tra me e me, provando ad alzarmi, ma qualcosa mi tiene per il polso. Mi giro, notando solo ora che sono legato ad un fottuto termosifone da un paio di manette.
"Ma che cazzo?!" Sbotto ad alta voce, iniziando a dimenare il polso nella speranza di liberarmi, ma l'unica cosa che ottengo sono dei graffi sul dorso della mano. Fanculo. Che diamine ci faccio qui? Sono stati quei due tizi del vicolo? Oh ma che domande mi faccio, è ovvio che siano stati loro! Non credo che qualcuno mi sia passato accanto ed abbia detto Bello questo ragazzo, ora lo porto a casa mia. Oddio, un paio di volte è capitato, ma non è mai finita con me legato ad un termosifone. Al massimo sono stato legato al letto e le manette erano sicuramente più carine di queste. Dei passi provenienti dall'esterno mi fanno ammutolire e, qualche secondo dopo, la porta viene aperta. Alzo lo sguardo, notando due ragazzi entrare nella stanza, che subito puntano i loro occhi su di me. Uno dei due sembra pakistano, data la carnagione scura e la fisionomia del suo viso. La sua barba è incolta ed i suoi capelli sono sparati in tutte le direzioni. Numerosi tatuaggi coprono le sue braccia, quasi come se volessero nascondere la sua pelle. L'altro invece ha i capelli biondi tirati all'indietro da, almeno all'apparenza, quintali di gel, ha le braccia conserte ed i suoi occhi verdi mi scrutano con attenzione. È lui, è il ragazzo del vicolo. Riconosco i suoi occhi.
"Ben svegliato, principessina" Ridacchia il ragazzo in questione, facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Che ci faccio qui? E soprattutto, perché mi avete legato proprio al termosifone? È perché mi trovate hot quanto lui o semplicemente avete poca fantasia?" Chiedo, guardandoli entrambi. Il moro sembra quasi scioccato dalle mie parole, mentre l'altro ridacchia, ma non dice nulla. Dopo qualche secondo di totale silenzio, parlo nuovamente, senza neanche pensarci.
"Okay, sono contento di starti simpatico Shaggy, ma vorrei sapere cosa sta succedendo" Sbuffo, provando ad incrociare le braccia al petto, ma le manette me lo impediscono.
"Shaggy? Chi è Shaggy?" Il pakistano mi guarda confuso ed io vorrei tanto sbattere la testa al muro. Perché nessuno capisce mai le mie battute?!
"Il tuo amico qui sembra Shaggy di Scooby Doo, tu invece assomigli al kebabbaro di fronte casa mia, sarà forse tuo parente?" Non riesco a dire altro, che la mano del biondo finisce sul mio collo, stringendo la mia gola cosi forte da non riuscire più a farmi respirare.
"Mettiamo le cose in chiaro cinesino. Qui comandiamo noi, dovresti avere paura, non parlare a vanvera" Mi ringhia contro, lasciandomi andare subito dopo. Gemo appena per il dolore, massaggiandomi il collo con la mano libera. La gola mi brucia come se le avessero appena dato fuoco.
"Prima cosa, non sono cinese, ma neozelandese. Seconda cosa, di chi dovrei avere paura? Di voi due, che sembrate usciti da una serie tv siciliana scadente?" Chiedo in modo ironico, guardandoli male. Okay, forse fare l'insolente con due persone che hanno ucciso un uomo con la stessa facilità con cui si uccide una zanzara sotto i miei occhi non è l'idea migliore del mondo, ma allo stesso tempo non voglio dargli soddisfazione, non voglio farli sentire come se avessero il controllo su di me.
"Ascoltami bene, ragazzino" Il ragazzo dagli occhi verdi tira fuori una pistola dalla tasca posteriore dei pantaloni, facendomi sussultare. Si abbassa su di me, puntandola sotto il mio mento.
"Tu hai visto troppo, sai troppo e quindi il nostro compito sarebbe eliminarti, cosi da non avere problemi, ma credo che una persona come te ci farebbe comodo. Infondo, sei il figlio di David, no?" Sgrano gli occhi nel sentire il nome di mio padre e stringo i denti, guardandolo male.
"Come fai a saperlo?"
"Credo che tutti sappiano chi è il figlio del capo della polizia, corri parecchi rischi a stare accanto a tuo padre. Ma alla fine non hai nessun altro, dico bene? Tua madre è in riabilitazione e tua sorella.." La frase viene lasciata a metà, interrotta da una sua risatina. Stringo i pugni, senza però interrompere il contatto visivo.
"Non nominarla, lei ha fatto le sue scelte e non ha più nulla a che vedere con noi" Dico, alzando di qualche tono la voce, a causa della rabbia. Lui spinge la mia testa contro il muro, usando la pistola che regge con una mano.
"Fatto sta che tu rimarrai qui per un po', tuo padre verrà a cercarti e credo che grazie alla tua presenza noi potremo trarne parecchi vantaggi" Ghigna, rimettendosi dritto. Lo guardo con odio, non riuscendo a credere che una persona sia capace di fare tutto ciò.
"State lontani da mio padre" Dico con tono minaccioso, ma ciò non fa altro che divertirli ancora di più.
"Oh piccolo, piuttosto dovresti dire a tuo padre di stare lontano da noi, non credo sia una buona idea mettersi contro i Bloods di New York" E con quelle parole, mi lasciano nuovamente solo nella stanza. Sentire quel nome mi ha messo paura, molta di più di quanta ne avevo prima. Mio padre è sulle tracce dei capi di questa banda da anni, ma non si sa come riescono sempre a farla franca. New York è dominata principalmente da bande di strada, le quali sono coinvolte in rapine, traffici di droga e omicidi. I Bloods sono i più famosi, nessuno è mai riuscito a fermarli. La sede principale, se così possiamo chiamarla, della banda si trova a Los Angeles, qui c'è solo una piccola parte di un gruppo ancora più grande. Molto spesso ho sentito parlare di rapine, omicidi e atti vandalici compiuti da questa gang, so quanto sono pericolosi, ma allo stesso tempo voglio restare il più calmo possibile.
Hanno detto che vogliono tenermi con loro, no?°
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Hello (Kitty) everyone!
Non so voi, ma io amo Calum. Solo lui può fare l'idiota con due criminali! Qui vediamo l'entrata ufficiale di Ashton, insieme ad un altro personaggio che non bisogna dare per scontato 😉
Cosa avrà in mente Calum?
Ed Ashton, con quel "potremmo trarne parecchi vantaggi"?
Ah, piccolo fact:
I Bloods sono esistiti/esistono davvero! Erano/sono una delle bande più famose della periferia di New York 🥰Ci vediamo al prossimo capitolo💖
~hannah
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Stockholm Syndrome
Fanfiction[CASHTON] "Mangia" Gli ordino, ma lui scuote la testa. "Cosa mi dice che il cibo non è avvelenato?" Osservazione intelligente, per un ragazzino come lui. Scuoto la testa, ridacchiando leggermente e mi alzo, tagliando un pezzo dalla fetta di carne e...