Pov Connor
DATA
7 GENNAIO 2039
ORA
11:12:30Dopo un lungo percorso fatto solo da vicoli stretti, percorsi pericolanti e edifici abbandonati alla fine arrivo a un edificio abbandonato. Mi fermo dinanzi ad esso e lo osservo dall'alto in basso: Markus aveva detto che era un posto molto grande, dopotutto serviva spazio per i nuovi abitanti di Jericho. Almeno solo temporaneamente. Ora non avevano più bisogno di nascondersi dopo la vittoria degli androidi, solo che con la morte dei devianti ad un certo punto hanno capito che c'era qualcosa che non andava. Molti ne erano perfino terrorizzati. Era stato tutto tranquillo per un po', fino a quando non sono iniziati gli omicidi. Precisamente agli inizi di Gennaio. Tutto ciò non aveva senso. Dobbiamo trovare una soluzione in fretta. Prima che si aggravi ulteriormente. Avevo necessità di parlarne con lui, per discuterne sul serio. Questo sembra l'unico posto adatto ad ospitarne così tanti, immagino sarebbe stato difficile trovare di meglio. Alla fine, mi sa, che si sono dovuti arrangiare come potevano. Osservo l'area circostante, in giro non c'è quasi nulla se non la discarica poco lontana e un cantiere abbandonato alle mie spalle, da cui sono anche passato per venire qui. Quest'area è desolata da ormai un pezzo, è difficile trovare qualcuno qui in giro. A meno che non sia un androide. Inizio a dirigermi verso l'edificio, e mentre cammino ho come la sensazione che qualcuno mi stia seguendo. Osservando. Mi guardo alle spalle per vedere se vedo qualcuno, ma non c'è nessuno se non io e qualche androide in fondo che sta trasportando un carico di sangue blu e biocomponenti. Ma no, forse mi sto sbagliando, magari è solo un androide mezzo rotto che cammina alla cieca cercando un modo per sopravvivere. Mi viene una tale rabbia se penso a tutti coloro che stanno morendo per colpa sua. Spero di risolvere subito questo caso. Arrivo dritto all'ingresso dal quale mi fanno passare senza problemi. L'interno lo hanno sistemato piuttosto bene, ci sono varie postazioni su cui gli androidi sono seduti e alla mia destra hanno sistemato sangue blu e biocomponenti. Insomma, tutto quello che serve a loro. Solo che ultimamente questi pezzi stanno scarseggiando, a causa dei feriti che aumentano sempre di più. E quando finirà tutto, non ho idea di come faranno. Mentre mi guardo intorno alla ricerca di Markus noto alcuni androidi vicino a un televisore che hanno posizionato in alto al muro, e poco più avanti invece c'è un grande ascensore. Mi avvicino al gruppo per riuscire a sentire cosa sta dicendo - " Alcune voci dicono di aver visto degli androidi trovati appesi vicino a un negozio ormai chiuso da mesi, e alcuni trovati morti dietro a dei vicoli. La situazione si sta facendo seria: è chiaro che c'è qualche complicazione tra alcuni di loro, perché la polizia non ha riscontrato impronte umane su nessun corpo trovato. Quindi devono essere per forza gli androidi i responsabili. La domanda che ora ci poniamo è: perché lo fanno ? Da quando gli androidi sono diventati violenti anche nei propri confronti ? Questo ci ha fatto sorgere molti dubbi su di loro. E poi non è chiaro se stiamo parlando di un solo individuo oppure di un gruppo organizzato. Vi daremo aggiornamenti, non appena ne sapremo di più"- mi allontano giusto un po' dal televisore, mentre sento alcune parole da parte degli androidi -" Chiunque sta uccidendo i nostri deve pagare. Non possiamo stare in silenzio mentre ci uccidono. Dobbiamo fare qualcosa "- e la pagherà infatti, statene certi. Senza ucciderlo, ovviamente. L'unico problema, però, è trovarlo. Non sapendo dov'è Markus decido di chiedere a un androide nei paraggi -" Scusa, sai per caso dov'è Markus ? "- chiedo a un androide di modello femminile e quest'ultima si gira - " È al terzo piano, seguimi. Stavo andando da lui proprio ora" - mi spiega lei. Dopodiché seguo l'androide e insieme entriamo nell'ascensore.
Una volta sentita la voce chiamare "terzo piano" le porte si aprono e io continuo a seguire lei in mezzo alla massa di androidi che si trova in questa stanza. Noto che in molti sono seduti su dei lettini, altri invece li stanno medicando come possono. Molti androidi stanno morendo, prima era colpa dell'FBI, ora invece è uno di noi. Quando finirà tutto questo ? Ci sarà mai pace ? Quanto devono continuare a vivere nel terrore? Non ne abbiamo avuto abbastanza? Percorriamo un lungo corridoio, dove riesco a vedere solo porte aperte con alcuni androidi all'interno. Due androidi stanno portando un'altro ferito verso la direzione da cui siamo venuti. Troppe morti stanno avvenendo, troppe. Ti viene da pensare che una carneficina del genere non può provenire da una persona sola. Poi, chissà come, non c'è mai nessun testimone. O è solo una coincidenza, oppure questo tizio è un fantasma. Oppure è un gruppo di ribelli per chissà quale motivo continua questa serie di omicidi. Non saprei come definirli, visto le ultime notizie. In principio pensavo che avrebbero lasciato un messaggio, o qualcosa del genere. Ma niente. Quindi queste persone, se non stanno cercando di ottenere niente in cambio, devono essere dei veri psicopatici. Non saprei cos'altro pensare. Mentre penso a questo per sbaglio mi scontro con una bambina che stava correndo dalla parte opposta - "Perdonami, non l'ho fatto apposta" - mi fa lei con voce dispiaciuta. Dall'aspetto sembra una bambina di circa 10 anni, con i capelli castani leggermente mossi e gli occhi dello stesso colore. Gli abiti sembrano un po' trasandati, ma non ci faccio molto caso - "Stai tranquilla. Anzi, sono io che mi devo scusare" - le dico facendole un piccolo sorriso mentre dietro di lei arriva una ragazza con i capelli biondi - "Devi scusarmi. Lei a volte sa essere molto irrequieta" - mi spiega lei col sorriso - "Figurati, non c'è problema" - dico io mentre loro si allontanano - "Forza, andiamo" - nel momento in cui loro se ne vanno io raggiungo la donna che mi sta aspettando poco più avanti. Credo che la bimba mi stesse fissando per un lungo attimo, mentre le vedevo allontanarsi. Alle mie spalle vedo un ragazzo che sta conducendo un ferito all'interno dell'ala medica, per poi farlo sedere su una sedia. Nell'ultimo mese stanno arrivando molti androidi feriti, mi chiedo che gusto ci provano ad ucciderci. Perché lo fanno ? Che motivazioni hanno ? L'androide si ferma poco più avanti dove c'è un'altra porta, più grande rispetto alle altre - "Markus di solito sta sempre qui" - dice lei.
Dopodiché apre la porta lentamente, noto che qui ci sono alcune ma non troppe postazioni per androidi più alcuni che vanno avanti e indietro uscendo anche dalla porta principale. In fondo alla stanza riesco a vederlo, insieme a Josh, Simon e a North. Camminiamo verso di loro, mentre riesco a sentire alcune parole - " Non possiamo aspettare che il responsabile degli omicidi salti fuori da solo. Dobbiamo fare qualcosa" - sento dire da North. Ovviamente, tipico di lei - " No, North noi non dobbiamo fare un bel niente. Non sappiamo nemmeno chi è" - dice Josh cercando di farla ragionare - " È sicuramente un umano, chi altro può essere ?" - chiede sempre lei - " Questo non possiamo saperlo...."- continua sempre lui - "Non c'è altra spiegazione" - esclama lei esasperata. Mi aveva quasi convinto che gli umani le stessero piacendo. Infatti quasi - " Scusate, non possiamo chiedere a Connor al riguardo ? Dopotutto è lui che si occupa di questi casi, magari sa qualcosa" - gli fa notare Simon. Quando li raggiungiamo North è la prima a girarsi, seguita poi da tutti gli altri - " Parli del diavolo" - dice lei mentre l'androide va da Markus - "È arrivato un androide che dice di avere un carico pieno di biocomponenti. È nuovo, non l'ho mai visto. Forse puoi "- viene interrotta da Simon - "Ci penso io" - aggiunge lui mentre lancia un breve sguardo a Markus - "Tranquillo, faccio io" - dice parlando a lui - "Andiamo" - dopodiché esce insieme a lei per poi andare verso la porta. Markus si alza e cammina per la stanza - " Sai qualcosa su questi omicidi ?" - chiede North a me - " Si, so che sono stati fatti da un androide ma ci stiamo ancora indagando. Non conosciamo ancora il responsabile" - spiego a lei mentre vedo quest'ultima abbassare la testa arrabbiata. In questa stanza adesso è calato il silenzio, sono tutti abbastanza sorpresi - " Non riesco a credere che sia uno di noi" - dice Josh - "Sembra impossibile" - lo è, purtroppo, anche se non so ancora bene il perché - " Non lo so, potremmo, potremmo provare a chiedere a qualcuno, se ha visto qualcuno di sospetto" - dice North - "Chi lo sa, magari questa persona si trova esattamente qui, in questo momento" - continua lui - "Dubito che lui sia qui, non penso sia così stupido" - gli fa notare North - " Se fosse qui avrebbe già fatto qualcosa" - dice, stavolta, Markus -" Oppure sta solo aspettando il momento giusto, prima di fare la sua mossa" - ipotizza Josh - " Un motivo in più per fare qualcosa subito" - dice North - "North, ti ho già detto che dobbiamo aspettare" - gli dice Josh - " Così moriremo sempre di più. Più aspettiamo, più gli diamo tempo per prepararsi. E se questa persona sapesse già di questo posto ? Se stesse architettando qualcosa per distruggerci tutti ?" - North, posso capire che sei spaventata. Ma dobbiamo fare come dicono, per evitare di peggiorare la situazione. Essere frettolosi può portare solo a peggiorare le cose, dobbiamo essere cauti in queste situazioni. Proprio perché non sappiamo chi sia che dobbiamo stare attenti su chiunque entri. E intendo proprio tutti -" Non possiamo fare molto, ora"- dice Markus - " Io sto seguendo questo caso, vi prometto che troverò il responsabile" - gli dico - "Lo spero per te. Perché se questo tizio non verrà trovato allora noi saremo spacciati. Non ci sarà più un posto sicuro per noi" - dice North alzandosi poco dopo. Non sembri avere molta fiducia in me, vero ? Bhe, la cosa non mi sorprende. Si è sempre comportata così con me, molto probabilmente per quello che ho fatto a loro in passato. Questo fa riaffiorare alcuni ricordi dell'anno scorso, quando sono venuto a Jericho per trovare Markus. Trovandoli ho messo tutti quanti in pericolo, e se non l'avessi fatto non sarebbe successo niente. Ma in quelle circostanze non avrei potuto fare diversamente. Diciamo che non ero in me. Ultimamente non faccio che pensarci e sfortunatamente non posso farne a meno. Mi sento in colpa per quello che ho fatto, anche se Markus mi dice di non farmene un peso. Mi viene spontaneo farlo. Per colpa mia molti di loro sono morti e se non fosse stato per me Markus non era costretto a far saltare la nave per salvarci tutti. Questo è stato molto utile, ma non c'è l'hanno fatta tutti insieme. Io ho provato a rimediare, a rendermi utile per loro, però credo che lei mi odi comunque. Forse un giorno sarà diverso. Forse - " Riuscirò a trovarlo, fidati di me" - dico a lei cercando di essere il più convinto possibile. Ma soprattutto mostrando sicurezza nel tono della mia voce. Anche se lei non lo sembra altrettanto - " Più tardi farò una riunione generale per parlare con gli altri androidi. Spero che ci sapranno dire qualcosa"- dice Markus poco dopo - " Se c'è qualcuno tra di noi che lo sta proteggendo dubito che parlerà" - gli dice North - " In tal caso lo convincerò. Perché qui si tratta di noi, è questione di vita o di morte" - dice lui a lei - "Ok, vado a chiamare gli androidi. Ci incontriamo tutti di sotto" - dice Josh dopo essersi alzato - "North, vieni con me ?" - chiede lui e lei si alza senza proferire parola. Dopodiché escono anche loro, non prima che North mi ha lanciato un occhiataccia. Adesso siamo rimasti solo io e Markus. Vorrei dire tante cose, ora, solo che non trovo la forza di parlare - " Io mi fido di te, Connor" - dice lui come se mi avesse letto nel pensiero. È bastato solamente uno sguardo - "Tutti ci fidiamo di te. Devi dare solo un po' di tempo a lei per fidarsi" - spiega lui. Mi ha raccontato di quello che le è successo, dell'Eden Club. Così come le due Traci anche lei ha dovuto fare delle scelte. Sbagliate, ma le ha fatte. Ma effettivamente non c'era molto da decidere, o vivevano o morivano. Così come ognuno di noi ha dovuto decidere, o quasi - "Non deve essere stato facile per lei" - dico - " Già, lei non ne parla molto spesso. Ma non preoccuparti, vedrai che col tempo le cose cambieranno"- dice lui. Poco dopo mi arriva un rapporto su un deviante che ha ucciso un uomo al motel, forse è meglio che vada - " Ora devo andare, devo occuparmi di un caso"- gli dico - " Ok, però fa attenzione. Non vorrei avere anche la tua morte sulla coscienza" - dice mettendomi una mano sulla spalla. Annuisco dopodiché esco facendo la stessa strada al contrario per poi tornare di nuovo fuori. All'improvviso sento una stranissima fitta alla testa, mi fermo appoggiando la mano su un lato provocando un gremito da parte mia, più che altro a un lamento. Per quanto riguarda l'audio non sento granché, sento solo un unico suono, come un sibilo. Come quando c'è silenzio e senti quel piccolo suono nelle orecchie, solo che questo è più forte e intenso. La vista è quasi del tutto appannata, riesco a vedere ma è tutto sfocato. Cosa mi sta succedendo? Credo di vedere qualcuno dinanzi a me, ma non riesco a riconoscerne il volto, quindi non posso analizzarlo. Questa situazione sta diventando insopportabile, non so quanto ancora riesco a resistere. Ma cos'altro posso fare ? La pompa del thirium aumenta di velocità secondo dopo secondo, mentre il mio livello di stress aumenta
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Detroit become human: Infinity 2
AdventureIl tempo sembra essere cambiato a Detroit, gli umani hanno cominciato a vedere gli androidi come specie vivente. Sono passati pochi mesi dalla manifestazione pacifica di Markus, e tutto sembra essersi aggiustato. Lara e Jake vivono tranquillamente n...