Sono o non sono una dell'Eden Club?

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Pov Simon (umano)

DATA
10 GENNAIO 2039
ORA
16:14:16















Allora Erik dove sei? Come faccio a trovarti? Come ti rintraccio senza essere scoperto? Devo fare molta attenzione, sennò sono fottuto. Letteralmente. Potrei morirci, per questo. Sarò in grado di farlo senza rischiare la mia vita, e quella degli altri. Mi gioco davvero il posto così. Tutti noi. E io lo so molto bene. Solo che ho un'altro pensiero adesso in testa che mi tormenta. Una cosa che non avevo preso in considerazione da ormai 10 anni. Kamski. Domani io e Jess dobbiamo andare da lui per discutere di Amanda. Sono 10 lunghi fottuti anni che non lo vedo e non lo sento, ha abbandonato completamente tutti. Ho perso anche un anno della mia vita a cercarlo per lui, e nonostante questo non n'è valsa la pena. Ma proprio per niente. Se non avessi incontrato Megan fuori la porta di casa, la quale mi ha dato il coraggio, la lotta di vivere e di andare avanti, non sarei qui dove sono seduto ora. Se solo Jessica sapesse. Non le ho detto tutto quello che è successo 10 anni fa. Ci sono alcune cose che non sa, ovviamente. E dico proprio parecchie, anche sul conto di mio padre. Per chi ha lavorato lui tempo fa, ancor prima della Cyberlife. Anche per quanto riguarda il passato di Hannah ci sono tante cose che lei ne è rimasta all'oscuro. E intendo cose veramente brutte che ha fatto. Ma per Jessica sono cose futili, di nessuna importanza. Tranne che per me. Naturalmente. Avevo smesso di pensare a lui, fino a quando la mia migliore amica non mi ha parlato di Elijah qualche giorno fa. Che dovevamo parlarci. Non so perché ma mi sento ansioso. Da quando ho scoperto dove abitava, alla fine l'ho saputo solo perché era stato reso noto pubblicamente, volevo incontrarlo a tutti i costi. Solo che io non ci sono andato lo stesso. Sono rimasto fermo a fissare la porta di casa, per poi andarmene. Si, probabilmente è stata una cosa da codardi. Quando sicuramente. Dovevo incontrarlo, ma tanto adesso lo farò, giusto? Non ho scelta. Non posso mica dire a Jess di no? Certo, potrei parlarle di lui, penso che lo farò durante il tragitto. Se ci riesco. Sono così arrabbiato, cazzo. Ha abbandonato tutti, me compreso. Non l'avrei mai conosciuto di persona se non fosse stato per mio padre. Gli devo tutto, a lui, la mia vita. Tutto. Per questo sono rimasto deluso quando Elijah mi ha lasciato da solo. Quando ha dato le dimissioni. Voleva che io prendessi il suo posto alla Cyberlife.bMa avevo 16 anni, cazzo, come potevo fare una cosa del genere? Non posso dire che ero troppo giovane per diventarlo, anche perché Kamski ha fondato la Cyberlife alla mia stessa età. Quindi potevo benissimo farlo. Solo che non ero da solo. Non mi sentivo pronto a compiere quel passo così importante da solo. Potrei dire un millione di motivi oltre quello. Nonostante fossi circondato sempre da gente, l'unico a cui tenevo non c'era più, mentre l'altro se n'era andato. Ma questo Jessica non lo sa, solo i miei associati alla CyberTech lo sanno. Loro sono la mia famiglia. Hannah, è stata la prima che ho conosciuto. Che pure lei aveva i suoi problemi anni fa. Ma io l'ho aiutata ad uscirne. Insieme a me è come un secondo capo quindi scegliamo insieme le decisioni importanti. Megan, invece, mi sostituisce in caso io o Hannah non ci siamo. Poi ci sono Agatha, Brian, Beverly e Cole,che sono i miei associati. Gli ultimi due sono fratelli, li ho scelti entrambi perché ho visto il loro talento. E anche  del loro impegno. Come l'ho visto in tutti loro. E tengo a ciascuno di essi - "A che stai pensando, Simon?" - mi chiede Hannah dal telefono, all'interno di un gruppo dove abbiamo chiamato tutto il team per discutere riguardo questa situazione. Lei, più di tutti, nota il mio stato d'animo. Come mi sento e perché. Non che questo sia diverso per gli altri. È come una sorella per me, le voglio molto bene. In realtà noi ci conosciamo da molto più tempo di quello che ho detto a Jessica, ecco un'altra probabile bugia secondo me. Stessa cosa per gli altri. Ormai ci conosciamo da una vita, se non di più - "Sto cercando in lungo e in largo per capire dove possa essere Erik. Ma non trovo niente al momento. Sappiamo che una IA lo può controllare e torturare ma io non so proprio come fare" - dico del tutto perso. E se non riuscissi? Se, per colpa mia, morisse? Per fortuna che domani io e Jess andremo da Kamski per saperne di più e se sa effettivamente un modo per aiutarci. Bhe, per "fortuna"- "Io pure sto cercando. Sto vedendo gli ultimi posti che ha visitato negli ultimi due giorni. Dovrà comprare la roba da qualche parte " - esclama Agatha - "Aggie, quali sono gli ultimi posti che ha visitato?" - chiedo - "Ehm fammi controllare. C'è un armeria vicino al centro di Detroit, andrò io di persona a verificare" - spiega lei. Sappiamo solo che lui è stato in negozi che non fossero troppo lontani dal centro. Abbiamo continuato a cercare in zona e sembra funzionare. Per il momento - "Va bene, Aggie. Facci sapere cosa scopri. Ho mandato in questo momento ad ognuno di voi le foto delle due cacciatrici di taglie, e di Erik. Se le incontrate ignoratele, non fate alcuna mossa falsa. Non sappiamo di che cosa sono capaci " - spiego mentre sto cercando al computer e mandando allo stesso tempo - "Purtroppo per la IA non conosciamo ancora il volto, non sappiamo niente per ora" - e questo mi frustra non poco. Dannazione - "Simon, ti ricordi che c'era quel tipo che creava solo IA e che abitava in mezzo al nulla? Ecco, come si chiama lui, aspetta. Samuel Bateman, massi certo!" - esclama Beverly. È un uomo come Kamski, solo che invece di creare androidi crea  solamente intelligenze artificiali. Aveva avuto dei contatti con Kamski anni fa, moltissimi anni. So che l'anno scorso ha creato un corso online e che il vincitore sarebbe stato due settimane a casa sua. So che ha vinto una ragazza, ma non so chi sia. Non è importante saperlo - "È vero, hai ragione. Ma non sappiamo se è suo. Lo chiamerò per sicurezza" - a questo punto, visto che non abbiamo nessuna pista. Direi di tentare -"Se vuoi lo posso fare io, adesso" - dice Brian - "OK, va bene, grazie" - dico. Almeno ho meno cose a cui pensare, sono davvero fortunato ad avere loro al mio fianco - "Ho delle informazioni riguardo la ricerca che abbiamo fatto ieri sera alla discarica" - parla Megan - "Abbiamo trovato una persona particolare lì, non era un androide. Ma neanche umano. Era strano. L'abbiamo portata qui così puoi verificare" - dice sempre lei - "In che senso è strana? È una IA? " - chiedo - "No, strutturalmente sembra diversa. La sua memoria sembra essere danneggiata ma è ancora viva. Simon, hanno appena chiesto di te al laboratorio 8" - afferma Megan. Ok, come se non avessimo già cose strane a Detroit.
Sono davvero curioso di sapere cos'è, perché se non è un androide, né una IA, né un umano allora cos'è? - "OK, vado allora. Voi continuate la ricerca. Io resto in linea" - dico dopo essermi alzato dalla sedia - "Simon, ho provato a chiamarlo ma scatta la segreteria telefonica. Se per te va bene posso andare a casa sua" - spiega Brian - "Possiamo andarci insieme" - parla Agatha - "Ok, va bene. Ma state attenti. Sebbene sia una persona rispettata da tutti e intelligenti non siate scrupolosi. Tenete sempre gli occhi aperti" - gli dico - "Ricevuto" - affermano loro. Detto questo esco verso la porta, aprendola con una ki-card, la quale emette un bip appena la inserisco nella fessura.

Detroit become human: Infinity 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora