La Questione di Amanda

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Pov Lara




DATA
7 GENNAIO 2039
ORA
13:03:01








Visto che oggi era una bella giornata ho pensato di fare una passeggiata al parco insieme a Luke e a Jake. Mi sembrava il minimo visto che era il suo compleanno oggi, lui all'idea ne è rimasto contentissimo, stessa cosa anche per me e Jake. Qualche ora fa avevo provato a chiamare Jessica per sapere come stava procedendo con il caso. Sinceramente siamo tutti molto preoccupati per gli androidi nell'ultimo periodo, me compresa. Spero che trovino presto il responsabile. Luke per il momento non sa ancora niente e forse è meglio così. È stato coinvolto fin troppo nei mesi precedenti, per la rivoluzione androide, meglio che ne rimane all'oscuro. Lui è sempre stato un ragazzino volenteroso ma anche leale, soprattutto. E tante altre ottime qualità che sono in pochi ad avere in questa città. Però io e Jake ci ricordiamo perfettamente che è solo un bambino. È meglio così, ne abbiamo parlato anche tra di noi. Sicuramente da grande lui sarà una persona fantastica, visto com'è cresciuto finora. Esattamente come Jessica. Sono così fiera di lui, praticamente è come se l'avessi cresciuto io insieme a lei. Ho visto tutto di lui, ogni passo, tutto. E sono felice di continuare questo cammino insieme. Come una famiglia. Solo che stranamente Jessica non mi ha risposto, ma non è così strano se ci penso. È ancora a lavoro cavolo, meglio non disturbarla. La chiamerò più tardi. Io e Jake ci stiamo tenendo per mano mentre camminiamo, Luke è poco più avanti che corre a destra e a sinistra - "Beato lui che corre a quella velocità" - parla lui, io rido a quella frase - "Guarda che non sei così vecchio" - gli faccio notare - "Si, ma è come se lo fossi" - non rispondo e alzo gli occhi al cielo. Vedo Luke fermarsi poco più avanti di fronte a una bambina,la quale è seduta sulla panchina. Ci avviciniamo per vedere meglio, fino a raggiungerli. Dai vestiti di lei non sembra essere in forma, visto che sono un po' trasandati. Però è carina come bambina, hai capelli castani leggermente mossi e gli occhi sono dello stesso colore. Sembra essere da sola, a quanto vedo. O forse no. Vedo qualcuno che si sta avvicinando nella nostra direzione - "Meglio lasciarli in pace" - dico a Luke appoggiando una mano sulla sua spalla. È probabile che non abbiano neanche una casa, ma non posso esserne sicura - "Salve" - dice la ragazza di prima sorridendo - "Salve" - le rispondo io mostrando un sorriso imbarazzato- "L'abbiamo vista qui. Pensavamo fosse da sola" - affermo indicando la bimba - "No, no ci siamo fatte un giro insieme. Stavamo per tornare a casa ora" - ci spiega lei. Ah ok, bene menomale. Chissà a cosa pensavo - "È tua?" - chiedo indicando la bambina. La vedo titubante. Forse ho sbagliato a chiedere, perché cavolo non mi faccio i fatti miei - "Veramente no in realtà. Abbiamo passato dei brutti momenti e siamo arrivate a finire insieme" - ci spiega lei brevemente. Ah, ok mi dispiace. Non lo sapevo, forse avrei dovuto evitare. Ma in fondo come potevo immaginarlo- "Non sentirti in colpa per averlo chiesto. Non sei la prima" - dice accarezzando la bambina stando in piedi, come se mi avesse letto nel pensiero - "Posso capirti, io, noi abbiamo passato delle situazioni un po' bizzarre e assurde 2 mesi fa. Non è stato facile" - dico anche se non so se raccontare tutti i dettagli. In fondo non le conosciamo. Però le comprendo perfettamente, abbiamo vissuto un esperienza orribile anche noi. Non è bello pensarci ma in fondo che possiamo farci? Luke, quasi spesso, era triste soprattutto quando Jake ci ha raccontato della faccenda di Alex. È stata molto dura per lui, non sapevo come farlo felice. Era veramente dispiaciuto. Lo è anche ora molto spesso. Anche io lo sono, ovviamente, non volevo che finisse così. Mi sono sentita davvero in colpa, sapevo che sarebbe dovuta venire con noi fin dall'inizio. Dopo che lei ci aveva aiutato in tutti i modi possibili e immaginabili, non se lo meritava assolutamente. Non dopo quello che le ho fatto. Lui aveva detto che stava aiutando i devianti ma chissà se era vero. Non lo sapremo mai


-"Ti riferisci alla rivoluzione pacifica degli androidi? Si, è stato davvero un massacro. Fortuna che alla fine ne siamo usciti vincitori" - ah, quindi anche loro sono devianti. Non credo di aver mai visto persone uguali a loro, probabilmente non li conosco tutti. È normale. In fondo stiamo qui solo dal Novembre dell'anno scorso. La ragazza ha lo stesso colore dei miei capelli, raccolti in una coda, e anche lei ha dei vestiti delle stesse condizioni di quelli della bambina. Poverine, chissà cos'hanno passato per arrivare qui dove sono ora. Almeno posso immaginare il loro nascondersi sempre per evitare di essere trovate. Come posso dimenticarlo, dopotutto - "Comunque piacere, io mi chiamo Abigail. Lei invece Luna" - dice indicando la bambina - "Lara, il piccolo è Luke. Lui invece è Jake" - dico presentandoci entrambi. Vedo Abigail fare un piccolo sorriso - "Sembrate davvero una famiglia felice. Vi auguro ogni bene" - ci fa lei - "Grazie" - dico sorridendo raggiante. Da come me lo ha detto si è mostrata quasi triste. A quanto pare le cose non stanno andando bene per loro. E questo mi fa ritornare nuovamente seria. Però mi ha sorriso, tuttavia risultava una felicità nostalgica. Quasi rammarica -"A che scuola va lui?" - chiede ovviamente indicando Luke - "Alla Liberty High. Lo abbiamo iscritto quest'anno qui. Sai, noi non siamo di questa città, abbiamo dovuto viaggiare per essere a questo punto" - forse un giorno racconterò a loro tutto. Forse. Meglio non ora, anche perché c'è anche la bambina e non vorrei che sentisse. Onestamente come posso dimenticare il giorno in cui Luke ha deciso da solo, senza nessuno che gli dicesse nulla, di voler partire per incontrarsi con sua sorella. E in quel preciso istante che sono diventata deviante. A volte penso se non l'avessi fatto. Se invece avessi deciso di non diventare deviante ma di seguire l'ordine e basta. Non solo saremmo rimasti lì e Luke probabilmente mi avrebbe odiata per tutta la vita, ma non saremmo a questo. Non ci sarebbe Jake, non avrebbe avuto una vita migliore. Starebbe ancora in mezzo alla strada, dietro quell'edificio. Non saremo stati qui, dove siamo ora. Si è vero, sono successe delle cose veramente brutte ma in parte non sono assolutamente pentita di quello che ho fatto. Anche se questo mi ha portato a farmi odiare da Jessica. A proposito di lei il nostro rapporto è stabile, per adesso. Anche se molto spesso mi chiama per sapere se sto bene. Ma cosa più importante se sta bene lui. Si, può essere anche che sia preoccupata per me, oppure perché vuole solamente sentirmi. O forse semplicemente perché teme che faccio cazzate. Ma non potrei mai farlo, non più. Ho imparato ad essere più responsabile, a non acconsentire sempre alle richieste di Luke. Ad essere prudente. Devo prima valutare se quella richiesta non sia così pericolosa, e poi potrò decidere. Anche se non dovesse essere d'accordo, perché sicuramente sarà così. È ancora piccolo non può decidere da solo, deve imparare a seguire delle regole precise - "Anche Luna andrà a quella scuola. Pure io l'ho iscritta quest'anno. Chissà, magari finiscono in classe insieme" - dice lei, vedo la bambina sorridere. Anche Luke lo sembra altrettanto - "Si sarebbe bellissimo" - dico io. Almeno così, quando andrà in quella scuola avrà già un amica. Anche se non dovessero finire nella stessa classe se non altro non ci va da solo. E io sarei davvero felice se loro diventassero amici - "Ok, allora noi andiamo. Potremmo vederci in giro, un'altra volta" - dico guardando Luke - "Siii" - lui, naturale, è davvero felice. La piccola potrebbe diventare la sua nuova amica. Ne avrebbe davvero bisogno - "Si, va bene. Perché no? Magari anche davanti a un caffè. Quando vuoi io ci sono" - mi fa lei sorridendomi - "Grazie, a presto" - dopo averle salutate rifacciamo la strada al contrario verso casa. Forse abbiamo fatto davvero bene ad uscire, penso che d'ora in avanti dovremmo farlo più spesso. Specie per Luke. Ancora non riesco a crederci che lui ha dovuto contemplare cose che solo un adulto avrebbe dovuto prevedere. Ma non è rimasto traumatizzato solo lui. Perché continuo a pensarci dopo 2 mesi interi? Dopo un po' avevo smesso ti farlo e abbiamo deciso di andare avanti. Lo abbiamo fatto tutti, no? Ora non so perché è come se si stessero raffiorando dei ricordi a cui non ci volevo più pensare. Cosa che devo continuare a fare, ormai fa sempre parte del passato. Ora come ora non posso restare a casa tutto il tempo a compiangermi. Devo solo pensare al futuro, nostro e quello di Luke

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