Abbiamo un problema con le cacciatrici

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Pov Alita
DATA 13 GENNAIO 2039
ORA 21:20:00









Ugh, la mia testa. Sento un dolore insopportabile proprio in mezzo alla fronte. Ma cos'è successo? Dove mi trovo? Aspetta un momento...Mi alzo di scatto avendo pensato già al peggio, ma mi ci vuole solo qualche minuto prima di rendermi conto che sono in una specie di infermiera. Vedo le persone andare avanti e indietro indaffarate, oltre al fatto che ci sono altri feriti intorno a me. Riconosco le mura dell'edificio, ma oltre a questo...ci sono anche i miei amici intorno a me. Uno messo peggio dell'altro. Ma sembrano ancora vivi, per fortuna. Oh dio, ma a cosa stavo pensando? È colpa mia se è successo questo, sono io la responsabile di tutto questo. Come ho potuto essere così stupida? Come potevo pensare che potessimo affrontarli, erano molti più di noi. Quel ragazzo ,Daniel, o come si chiama....Chissà come sta adesso. Lui sicuramente è messo peggio di tutti qui dentro. Anche se non conosco le condizioni degli altri. Come staranno Agatha, Cam, Leo....E Beverly. Ho il timore che si sia fatta male anche lei. Mi viene da piangere, se ci penso. Ma non voglio farlo. Io credo di stare bene, non sento nulla di particolare. Forse sono stata solo fortunata. Non ho più voglia di fare niente senza avere un piano, uno vero, questa era la mia battaglia e ho finito per coinvolgere anche gli altri. Stupida, stupida Alita. Non è manco il tuo vero nome, questo, ma che ci faccio qui? Perché sono qui, insieme a loro? Avrei causato sicuramente meno problemi se fossi rimasta nella discarica, non mi avrebbe mai dovuta salvare. Probabilmente. Non sapendo cos'altro fare mi alzo e do uno sguardo ai ragazzi feriti stesi sui letti. C'è chi è ancora sveglio ma a malapena riesce a muoversi, chi ancora dorme e poi....Daniel è separato dal resto del gruppo, è chiuso in un'altra stanza con vari monitor e apparecchi per respirare. Perché sembra che stiano provando a rianimarlo? Riesco a sentire lo stesso suono che si sente quando non c'è battito. Devo pregare che riesca a sopravvivere, non posso pensare al fatto che lui possa morire per colpa mia. È solamente colpa mia. Continuo a camminare con la speranza di riuscire a vedere un volto familiare o, comunque, qualcuno che conosco insomma. Poco più avanti vedo Hannah, Megan in compagnia di Erik e...ah già, anche Simon è qui. Ma dov'erano andati oggi? Li ho visti uscire un'ora fa. Anche se non credo proprio che sia la cosa più importante adesso. Vorrei avvicinarmi a loro per parlare ma non ne ho il coraggio. Mi sento così male, non è colpa loro se sono in difficoltà. Il casino l'ho combinato io e non so come rimediare. Sono parecchi agitati, Simon lo vedo piuttosto arrabbiato ma non so per che cosa. Ma non c'è bisogno di sentire lontano da qui per capire. Non riesco a muovermi, giuro, voglio andare da loro ma è come se mi fossi bloccata. Non ho avuto tempo nemmeno per ricordare qualcosa che già è scoppiato il casino. Adesso non so veramente che fare. Dopo un po' Hannah mi nota e lo fa notare anche gli altri, ok adesso si che sono a disagio. È come se avessi finito l'aria er respirare, dannazione. Si avvicinano a me mentre io devo per forza raggiungerli, non posso farmi mostrare come un idiota. Già lo sono, comunque. Simon non ha cambiato espressione, risulta sempre arrabbiato. Bhe, come biasimarlo

°Mi dispiace, è tutta colpa mia

Prima che Simon o chiunque altro possa aprire bocca intervengo io per prima - "Mi dispiace, ragazzi. Sono stata io, è tutta colpa mia" - non avrei mai dovuto. Non dovevo coinvolgerli in quella pazza missione. Perciò, se devi incolpare qualcuno incolpa me, sono responsabile e mi assumo le conseguenze - "Lascia, stare. Tanto non servirebbe a niente" - Simon, perdonami davvero. So che sei arrabbiato, ma almeno prova a capirmi. Non doveva andare a finire così - "Simon" - - "Quello che conta ora è proteggere gli androidi che si trovano qui. E portare tutti gli altri al sicuro. C'è l'avremmo anche fatta, ma poi mi chiamano perché mi dicono che voi" - indica me -"Siete usciti senza permesso per andare a cercare i cyborg. Insomma, siete impazziti?! Potevate morire, o peggio, saresti morta tu" - mi indica nuovamente. Si, lo so questo. Io speravo in uno scenario diverso. Non volevo questo -"E non solo. Ma abbiamo dovuto anche aumentare la sicurezza perché alcuni dei vostri "amici" ci hanno seguito fin qui. Mentre vi portavamo via" - fermi tutti, cosa? No, ti prego non dirai sul serio - "Si, esatto Alita. Gli androidi e le persone cercavo di proteggere ora si sentono come dei topi in trappola perché...non possono più uscire" - non avrei mai avuto la forza di fare quello che fai tu. Voglio dire, guardami. Non sono riuscita a tenerci al sicuro, figuriamoci da sola
-"Fortunatamente, per il momento la barriera e gli scudi reggono,perciò i cyborg non possono salire qui. Ho dovuto disattivare l'ascensore con la speranza che non riescano a salire, ma non posso disattivare l'energia e l'elettricità perché ci sono delle persone che stanno morendo laggiù, e guai a me se dovesse accadergli qualcosa. E poi la vuoi sapere la novità? L'atrio di questo edificio è stato completamente invaso e quando siamo arrivati erano già tutti morti. Cazzo"- continua ad indicare dietro di me urlando allo stesso tempo.Oddio io, io non volevo fare questo... Per sbaglio mi scappa di piangere di fronte a loro, ma non voglio che mi vedano così. Ti prego, non ne posso più - "Quindi? Hai qualcosa da aggiungere?" - continua a chiedere lui ma sinceramente non so cosa dire

Detroit become human: Infinity 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora