Cap 9

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(Herobrine)

Era una calma giornata in cui non era praticamente successo nulla di interessante.

Da quando ho cominciato a lasciar stare Steve mi annoio molto di più...

-SIGNORE CHE CI FA LEI QUA!?- alzai stranito lo sguardo dal libro ormai mio che avevo preso di nascosto dalla libreria dell'eroe non capendo perché urlasse.

Curioso decisi di analizzare l'energia e sbiancai quando capii CHI era arrivato. Vi prego, tutti ma non lui!

Nascosi velocemente il libro sotto al comodino, dopotutto un libro che parla di tutti i mostri presenti nel mondo non è proprio adatto per un bambino che teoricamente non sa neanche leggere, quando la porta si aprì mostrando mio fratello entrare con un enorme sorriso stampato in volto.

-HERO SONO ARRIVATO! - fece entusiasta ma io lo ignorai trovando molto più interessante guardare fuori dalla finestra e fingendo la sua totale inesistenza.

-signore, come le abbiamo già detto non gradisce molto le altre persone. Persino con me spesso e volentieri è ostile- entrò anche Steve cercando di placare mio fratello che però lo ignorò sedendosi di fronte a me, come se tutto l'astio tra di noi non fosse mai esistito. Pensava realmente di riuscire ora che sono in questo stato a rimediare a tutti i suoi sbagli? Solo perché non li ricordo? Bene, SBAGLIA.

-Ma non dire sciocchezze! Sono suo fratello, DEVE volermi bene- fece convinto mentre io mi trattenevo dal lanciargli contro tutto quello che mi capitava, magico e non.

-signore le... le ricordo che eravate in guerra- fece l'eroe preoccupato mentre mio fratello lo ignorava volutamente. Del resto lo ha sempre fatto, non ha mai ascoltato gli altri.

"oww il mio fratellino è così carino, piccolo e adorabile!" per poco non vomitai all'essere così smielato di Notch guardando invece Steve.

"così però potrebbe spaventarlo, perché non capisce che ha bisogno dei suoi spazi!?" mi sorpresi di quanto ancora una volta Steve dimostrava di tenere a me.

-su, Hero! Dì che mi vuoi bene- sbuffai guardando male mio fratello ed alzandomi uscendo dalla stanza con i due che mi guardavano senza capire. Andai in giardino con il mio cucciolo che per "casualità" si chiama Whiter (non immaginate la fatica per far capire a (T/n) e Steve il nome che ho scelto) sedendomi all'ombra di una quercia ad aspettare... ci sta mettendo tropo...

-ma che fa? - chiese stranito mio fratello mentre Steve sospirò

-credo stia aspettando (T/n), si è decisamente affezionato a lei, quanto ad una madre- spiegò sedendosi sulla porta a guardarmi assieme al dio

-già, prima non l'ho vista, dov'è? - chiese curioso

-tempo fa aveva incominciato a costruire una villa al lago ma poi l'ha abbandonata, anche perché dopo il primo attacco era veramente mal messa, così oggi è andata a smontare tutto e riprendersi le sue cose. Mi sono proposto di farlo io ma ha voluto andare lei a tutti i costi- spiegò mentre io cominciai a raccogliere dei fiori, cercando di sembrare il più normale possibile e fare una ghirlanda, non potevo far capire che ricordassi o Notch mi avrebbe potuto far rinchiudere ora che mi sto indebolendo.

Non fu neanche troppo difficile, soprattutto perché Whiter continuava a portarmi fiori aiutandomi a lavorare in pace con i due che mi guardavano curiosi.

-SONO TORNATA! - mi alzai subito a ciò correndo all'entrata ad abbracciare (T/n), non sopportavo più la presenza di mio fratello!

Appena mi prese in braccio le misi la ghirlanda in testa sorridendo e contagiando anche lei, che mi strinse a sé dolcemente baciandomi la fronte.

-bentornata- sorrise Steve raggiungendoci con lei che ricambiò lasciando una carezza a Whiter che contento per il suo ritorno le faceva le feste: anche lui la adorava.

-vedo che come dice Steve è decisamente più affettuoso con te- rise il creatore mentre io lo guardavo male con lei che si fece seria, ma mantenne la calma.

-decisamente- annuì lei guardando poi Steve tornando a sorridere.

-ho un po' fame, che abbiamo per pranzo? - sorrise mentre lui capendo se ne andò in cucina a preparare qualcosa, lasciandoci così in balia di mio fratello sebbene entrambi lo ignorassimo bellamente. Adoravo come lei mi desse corda su tutto!

-e per quanto intende restare? - chiese la mamma mentre prendeva una spazzola per cercare di sistemare il disastro colossale che ho in testa.

-pesavo un mese, così vedo come procede il suo insegnamento- fece allegro lui. Scherza spero! Io non ce lo voglio tutto questo tempo! Non lo voglio proprio a dire il vero.

-non penso sia una buona idea- fece però lei mentre entrambi la guardammo curiosi

-come?- chiese Notch non capendo affatto tale affermazione.

-Hero si sta faticosamente abituando a Steve e a questa vita, se ora avesse un intruso inaspettato andrebbe tutto in malora. Stiamo aspettando persino per mandarlo all'asilo! Non possiamo buttare così tutti i progressi fatti, insomma ha appena smesso di attaccare Steve, non possiamo rischiare ricominci perché si sente minacciato- fece convinta

-oh... non ci avevo pensato- ammise lui riflettendoci su, costretto a darmi ragione.

-e va bene, andrò via stasera... ma esigo che ogni mese mi arrivi una lettera con i suoi progressi! - decretò facendomi sbuffare, ma (T/n) mi strinse a sé pettinandomi con calma, quasi cercasse di trasmettere tale sensazione anche a me, dicendomi che andava tutto bene e non so come, ma ci riuscì.

-si può fare- annuì baciandomi la fronte poi quasi rassegnata

-piccolo mio hai dei capelli più ribelli di te- rise, cosa che feci anche io

-decisamente con te cambia del tutto- fece Notch sorpreso mentre ci guardava

"neanche con la mamma è mai stato così" lo sentii pensare stringendo i pugni, come potevo se era lui il suo preferito!? Io era come se non esistessi...

-lui è dolce di suo ma non lo mostra con chi non si fida- sorrise lei mentre mi prendeva e portava a tavola mentre Steve portava il tutto poco dopo. Non credo di aver mai avuto un pranzo tanto silenzioso, nemmeno quando ero solo...

(T/n)

Oramai era sera e come promesso il creatore se ne andò lasciandoci finalmente soli

-Hero andiamo, è ora di fare il bagno! - urlai ma nulla, del mio piccolo non vi era neanche l'ombra

-Steve hai visto Hero? - lo guardai ma lui per poco non rise indicandomi il soffitto... ebbene sì, il mio demonietto era attaccato al lampadario e non ne voleva sapere di scendere

-okay... come ci è finito lì? - chiesi stranita

-così come ha fatto per poter rubare i biscotti che ho messo sul frigo perché non ci arrivasse... volando- commentò calmo l'eroe facendomi sospirare

-dai Hero non fare cosi, devi fare il bagnetto! - cercai di convincerlo, ma nulla... a momenti diventava un tutt'uno con il lampadario

-neanche per un biscotto? - tentai ma lui negò

-due allora! - riprovai ma nulla

-... un grande abbraccio? - tentai ancora e lui si sporse appena guardandomi mentre io spalancavo le braccia

Sembrò combattuto ma alla fine si lanciò giù mentre io lo prendevo al volo stringendolo a me

-visto che sei un bravo bambino?- risi avviandomi verso il bagno con Steve che rideva

-e tu sei proprio una brava madre (T/n) - 

An Absurd Twist Of FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora